22 Dec 2012
Vi siete mai chiesti se GitHub avrebbe mai rilasciato qualche dato sulle collaborazioni attraverso il suo network di sviluppo? Magari non ve ne frega una mazza. Però a me è successo di chiederlo a me stesso - dato che mi piace starmene lì a leggere come cresce il panorama open source quando ho un po' di tempo libero.

Non saranno dati eccessivamente interessanti, ma sicuramente buttargli un occhio non fa male, anche per leggere l'evoluzione di una piattaforma che secondo me ha fatto la storia e che sicuramente nel 2012 è stata uno dei servizi (nonché delle compagnie) imprescindibili per chi scrive codice, per chi investe in software, e perché no, visti gli speech di alto livello dei fondatori, a cui per alcuni dei quali ho avuto anche il piacere di assistere personalmente, anche riguardo i ricercatori e la ricerca nel campo del software, e degli algoritmi.
GitHub fa un sacco di cose interessanti: sul blog ufficiale trovate "The Octoverse in 2012". Leggetevelo tutto, merita. Anche la parte sulle emoji.
Image courtesy of GitHub - The Octoverse in 2012
17 Dec 2012
Lo sapevamo da quando è stato presentato: il Nexus 4 non sarebbe stato facile da trovare. Meno che mai però alcuni immaginavano quello che era già stato predetto da quelli che io personalmente ho classificato in parte come "hater" di LG, che tuttavia stavolta hanno avuto ragione: stando a quello che dice Google, le forniture sono scarse da parte della casa madre, e processare gli ordini per i Nexus 4 sta prendendo molto più tempo del previsto.

Su Facebook e in giro per il web tutto, ho cominciato a vedere i primi segni di cedimento dalla community, lasciando spazio a chi sostiene cose malevole per LG: "Voglio sapere quanti acquirenti perderà Google con questo scivolone". E però io allora non mi spiego come mai, a sentire tutte queste colpe di LG, la voglia di acquistare un Nexus 4 (che avevo già documentato ampiamente parlando del rinnovo della gamma Nexus) non è passata per niente, anzi. Nonostante le critiche infatti, quello che mi è sembrato imputato della cattiva "user experience" è stato più che altro il cattivo (cattivissimo) sistema di distribuzione di cui sia Google che LG fanno parte. Questo non toglie nulla alle mie ragioni per l'acquisto, e cioè che il Nexus 4:
- È il dev phone
- È AOSP: supporto della community perfetto
- È facilmente riparabile nonostante lo schermo saldato
- È nel complesso un ottimo telefono
- Costa poco
Tra il costo, e tutti i benefici sopra elencati, a me sembra che un Nexus 4 valga comunque l'acquisto, e ci si possa permettere per un gioiellino del genere di non infastidirsi troppo per colpa di ritardi nella spedizione. Ciò detto, comunque, non reputo superflue le scuse di Google, che ha fatto benissimo se non bene a porsi in questo modo, dando agli utenti ancora una volta l'impressione che "a Google importa".
Photo coutesy of abuakel
14 Dec 2012
In questi giorni mi sono passate per le mani un sacco di email: una tra quelle che mi hanno colpito maggiormente è proprio quella di "addio" del kernel Linux all'architettura 386. Uno tra i supporti più antichi all'interno del kernel, tanto che tutte le distribuzioni "cardine" fino a non molto tempo fa continuavano a voler supportare con ottimizzazioni varie ed eventuali anche un'architettura antica come questa.

Beh, lungi da me piangere una modernizzazione dell'infrastruttura. Come da mail, questo comporta una riduzione della complessità e anche qualche miglioramento in quanto a performance (meno righe di codice, bla bla bla), quindi non posso che esserne contento. La nostalgia risale al fatto che io abbia ricordato come anni e anni fa scaricavo distribuzioni -i386, anche se una delle ultime che scaricai fu Arch Linux che, in avanti rispetto ad altri, ottimizzava già per i686. Che bella cosa.
Riporto integralmente il commit message di Linus Torvalds:
Merge branch 'x86-nuke386-for-linus' of git://git./linux/kernel/git/tip/tip
Pull "Nuke 386-DX/SX support" from Ingo Molnar:
"This tree removes ancient-386-CPUs support and thus zaps quite a bit
of complexity:
24 files changed, 56 insertions(+), 425 deletions(-)
... which complexity has plagued us with extra work whenever we wanted
to change SMP primitives, for years.
Unfortunately there's a nostalgic cost: your old original 386 DX33
system from early 1991 won't be able to boot modern Linux kernels
anymore. Sniff."
I'm not sentimental. Good riddance.
* 'x86-nuke386-for-linus' of git://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/tip/tip:
x86, 386 removal: Document Nx586 as a 386 and thus unsupported
x86, cleanups: Simplify sync_core() in the case of no CPUID
x86, 386 removal: Remove CONFIG_X86_POPAD_OK
x86, 386 removal: Remove CONFIG_X86_WP_WORKS_OK
x86, 386 removal: Remove CONFIG_INVLPG
x86, 386 removal: Remove CONFIG_BSWAP
x86, 386 removal: Remove CONFIG_XADD
x86, 386 removal: Remove CONFIG_CMPXCHG
x86, 386 removal: Remove CONFIG_M386 from Kconfig
:')
L'immagine non c'entra niente, è Python, ma mi piaceva molto.
Image courtesy of nyuhuhuu
12 Dec 2012
Ebbene: adesso questo blog è basato su WordPress 3.5.
Era da tantissimo che non facevo un post così corto solo per brevi aggiornamenti tecnici; su HTML.it è uscito una settimana fa un articolo (bozza corretta dal sottoscritto) che illustra le novità di WordPress 3.5 nel dettaglio; la cosa più bella sembra essere la nuova media library, che finalmente è stata portata al "next level" dopo essere stata per un bel po' nel mirino degli sviluppatori, fino alle ultime release.

È Natale, quindi vi metto una zucca di Halloween a forma di W di WordPress. Non c'entra niente, ma era un secolo che desideravo infilare questa immagine in un post. Godetevi questo capolavoro di open source.
Photo courtesy of Eric M. Martin
07 Dec 2012
Sono disponibili le slide del mio talk al Linux Day 2012, dove mi sono un po' allargato rispetto al solito Linux, e ho parlato più diffusamente di imprese che vogliono fare open source, dando loro 5 parole chiave per iniziare a farlo davvero senza che poi rimangano in qualche modo scottate. Ho spaziato, per ogni punto, illustrando (poco) brevemente alcuni casi di studio di successo come Android, o Ubuntu, o Red Hat - ma anche progetti comunitari come GIMP e Nessus.
Per ognuno di questi ho evidenziato alcuni pregi, ma anche i difetti che potrebbero portare il contributore a scoraggiarsi, e venire meno per quanto riguarda la forza lavoro del progetto stesso.
I 5 punti sono, in sostanza:
- Un team dedicato - per raccogliere i feedback, gestire la comunità e coordinare il progetto, anche in maniera poco invasiva se necessario più spazio per la community;
- Git - oggi tante delle librerie che sono nate quasi per scherzo come progetti open senza Git non ci sarebbero. Utilizzare Git e conoscerne le meccaniche tecniche e psicologiche è utile ad un'azienda per racimolare contributi preziosi al proprio software. Fosse anche solo una pull request;
- Agile - per coordinare una comunità ampia è necessario un workflow definito ma che lasci libere le menti di partorire la loro idea. Con l'approccio agile si ottengono dei benefici in questi sensi;
- Community - perché senza comunità, e senza un elevato livello di attenzione verso questa, non puoi dire di essere veramente qualcuno che ha a cuore l'open source e la openness del proprio prodotto;
- Standard - seguire gli standard è un obbligo per chi fa open source: non è possibile che chiunque mette mano ad un software debba dover imparare notazioni nuove o astruse, o legacy.
Una volta seguite alla lettera queste 5 parole chiave, e avendo creato una situazione win-win per l'azienda e la community, il consiglio: don't fuck around, and kick asses through OSS. Imperativo categorico, direi.