02 Jan 2013
Questa mattina, appena rientrati al lavoro, dopo le feste, godendoci ancora quella quiete del rimbecillimento post-capodanno di tanti dei colleghi (e anche un po' il nostro).
Io: Boss, è da qualche mese che i commenti vanno in spam senza motivo
Boss: Beh vedi la lista delle parole proibite. [Segue la lista completa delle parole proibite]
Io: No ma veramente è diverso, tutti i commenti vanno in spam indipendentemente da questo
Boss: Aspetta che do un'occhiata.
Boss: ...
Boss: abbiamo dei tecnici molto simpatici, avevano tolto la API key di Akismet.
Testo che tutto funzioni
Io: Ti voglio bene :D
Boss: Anch'io :D
E direi che questa immagine può andare a quel cane che ha tolto la API key di Akismet costringendomi a un lavoraccio per la scrematura dei commenti manuale.

Buon inizio di 2013 a tutti i miei lettori e a tutti i contributor di progetti open source. Che la Forza sia con voi.
31 Dec 2012
È arrivato il momento di mettersi davanti alla tastiera e tirare fuori un piccolo elenco delle migliori scemenze che io abbia sentito a proposito di Linux nel 2012: un modo per chiudere l'anno con un rodimento di fegato mica male, considerata l'alta intellettualità del tema in gioco e delle parole immesse in questo flusso di coscienza.

Ma andiamo dunque a scavare nel passato e a stilare questa piccola classifica, non necessariamente in ordine di castroneria:
- Linux è roba da nerd (un evergreen)
- L'uso di Linux in azienda consente di azzerare i costi di licenza (va bene tutto, ma azzerare mi sembra un tantinello esagerato! :D)
- Arch Linux è una distribuzione inaffidabile (dato che, come tutti sanno, il software lo gestisci tu, e tutto è colpa della distro. Hahah.)
- LibreOffice, specialmente il Writer (!), non è all'altezza di Office. La gestione delle equazioni fa schifo! (Ok, ora, non sono un grande estimatore di LibreOffice, ma il Writer è superbo, e ha una gestione delle equazioni implementabile come plugin bestiale :D)
- Systemd è pessimo, non porta alcun miglioramento, complica quello che già c'è. La standardizzazione su più distro? Ma non serve a niente, ovvio! (vienilo a dire a me che con systemd sto una Pasqua, è meraviglioso - finalmente configuro Arch e Fedora allo stesso modo)
Bonus! Vi allego un paio di facts direttamente dal mondo open source in generale:
- L'open source rappresenta una falla di sicurezza perché se tutti vedono il mio codice allora possono vedere anche come bucarmi i software (genio, niente da dire)
- L'open source è una cosa pessima per l'ambito commerciale perché mi rubano il codice e le idee (ovviamente parlando di applicazioni cretine da 2 euro)
- A che cosa serve l'open source, alla gente non interessa smanettare!!1! (detto come sempre da qualcuno che confonde configurabilità, flessibilità, e codice aperto)
Detto questo, buon inizio di 2013 a tutti. Speriamo che per Linux sia ancora meglio di questo fulgido 2012.
Image courtesy of Acid Pix
User contributions
Nemmeno un'ora dalla pubblicazione, che cominciano già ad arrivare i primi contributi "di terze parti" a quanto scritto sopra. Li elenco qui sotto, perché meritano:
- Linux non è standard [Giorgio Zarrelli]
- Linux è un OS che va bene solo per questioni didattiche (beh dai, siamo già un pezzo avanti) [Mauro Fava]
- Linux è gratis se il tuo tempo è senza valore (infatti notoriamente altre soluzioni richiedono un effort pari a zero. WTF?) [Matteo Cavalieri]
- Android è un sistema proprietario di Google (WAT: http://source.android.com/) [Andrea Lazzarotto]
- L'open source è illegale [Antonio Fraticelli]
- L'open source è da comunisti [Davide Angelini]
30 Dec 2012
Come ho già scritto diversi mesi fa nella mia recensione di KDE 4.9, trovo l'ultima versione di KDE veramente un bel giocattolo, e nonostante una parentesi da GNOME-er durata anche parecchie settimane, sono ormai mesi e mesi che KDE mi serve molto bene come ambiente desktop, dandomi qualsiasi tool per essere produttivo in ogni situazione. Il vero problema che ho sempre riscontrato in KDE, tuttavia, è stato sin da quando ho cominicato a usarlo il non fornirmi un comportamento soddisfacente "on the fly" con i monitor. Dover sempre aprire il gestore della configurazione anche solo per attaccare un monitor esterno è una cosa incredibilmente fastidiosa - credetemi - soprattutto se come me si usa un PC soltanto (togliendo i server e i giocattoli che costellano la mia stanza), facendo poi la spola tra una stanza e l'altra, con la necessità di attaccare e staccare un monitor esterno un numero di volte veramente elevato.

Giorni fa però facendo un giro sul blog di Alex Fiestas (prima) e su quello di Progdan (poi - alias Dan Vràtil, già famoso per altre collaborazioni di prestigio) mi sono imbattuto in questo simpatico tentativo di ridare vita a un comportamento civile per KDE riguardo l'hotplugging di monitor esterni. Il video ufficiale che segue dimostra più o meno quello che voglio dire:
Come vedete, il buon Alex si diletta a cambiare al volo le sue configurazioni mostrando anche che al successivo "riattacco" del monitor, questo viene riconosciuto e riportato esattamente alle impostazioni con cui lo avevamo staccato. Non male, non male davvero: queste sono le cose di cui Linux ha veramente bisogno, le piccolezze che hanno bisogno di essere rifinite. Mi spiace solo che abbiamo dovuto attendere la fine del 2012 per un tool simile in KDE - il cui nome è KScreen - anche se sono lieto che il contributo venga da due sviluppatori appositamente contattati da un duo di compagnie d'eccezione: Blue Systems, ormai patron di KDE, e Red Hat, che invece versa più dal lato GNOME, e per la quale quindi questo è un contributo che sostanzialmente vale doppio.
Finalmente.
Image courtesy of Martin
27 Dec 2012
Oggi stavo leggendo un po' di news, e a un certo punto sono finito su un articoletto piccolino di Dave Winer, scritto più o meno una settimana fa, il quale descrive l'esperienza d'uso con il suo nuovo iMac - e soprattutto non ne descrive tanto le gioie (scontate) quanto le "piccole" cose che Apple ha cambiato in Mac OS Lion, e che l'hanno reso decisamente iroso. Traduco direttamente dal pezzo:
Hanno fottutamente cambiato il modo in cui funzionano le fottute scrollbar. Questo sarebbe un glitch. Ma la cosa ridicola è che ci sono cose che non si possono fare con le nuove scrollbar, che si potevano fare con quelle vecchie. Io sono un utente del computer professionale [e professionista NdT]. Sarebbe come se la Fender spostasse i fret su una Telecaster. O la manopola che controlla il tono di una delle corde. Forse posso aggiustare le cose componendo i miei brani con una chiave diversa, ma dimmi, che cazzo stavi pensando quando hai fatto questo, Apple??

Ora, a prescindere dai toni per nulla concilianti, e dal paragone con la composizione musicale che al sottoscritto garba parecchio, credo che ci sia da riflettere su queste frasi di Winer, e sui tool che usiamo per la nostra produzione quotidiana. Un newbie può pensarla in maniera diversa, ma sicuramente Dave Winer è quel tipo di utente a cui uno possa andare a dire "ehi amico, se non ti sta bene questo comportamento, perché non ti scrivi una patch?"
È una soluzione estrema, ma penso che la possibilità del patching e della modifica del software acquistato insieme a una macchina - o installato come sistema operativo, o installato sul sistema operativo, sia un valore sacrosanto, che non dobbiamo dimenticare solo perché qualcuno ci ha regalato insieme a quel software un'interfaccia un po' più figa di quella di altri sistemi operativi.
Photo courtesy of harald walker
26 Dec 2012
Proprio oggi mi serviva mettere a copiare dei file da un server remoto al mio muletto di casa, così ho scartabellato un po' greppando l'internet alla ricerca di un client FTP da terminale con una GUI recente. Dopo un po', greppa che ti greppa, ho ricordato che Midnight Commander ha una simpatica interfaccia ncurses e supporta sia FTP che SFTP (cioè FTP over SSH) integrandone le funzionalità. Mi sono ripassato quindi un po' di manualistica sull'interfaccia di Midnight Commander, che per un novellino può essere leggermente complicata, quindi ho cominciato subito a cercare.
Per connetterci via FTP ad un host remoto dobbiamo andare nel menù del pannello di destra o di sinistra (accedendo alla menubar con F9), a piacere, e dobbiamo selezionare "Connessione FTP". Successivamente, dobbiamo dare in pasto a Midnight Commander le nostre credenziali nel formato seguente:
ftp://user@indirizzo-ip:porta
E aspettare, dando conferma, che ci venga chiesta la password. Per copiare file multipli basta premere CTRL-t dentro una directory per cominciare a selezionare il materiale che vogliamo copiare. Una volta terminata la sezione, dal menù File scegliamo Copia - la cui location sarà di default la directory esplorata dall'altro pannello.

Una volta finito il tutto, voilà: diamo un Ok, e immediatamente il processo di FTP o SFTP comincerà a copiare i file mostrandoci l'avanzamento tramite una progressbar. Consiglio particolarmente l'uso di Midnight Commander per copiare file da una macchina all'altra usando la CLI, in combinazione con GNU screen, che ci consente di fare "detach" e chiudere la consolle senza che il processo di Midnight Commander si interrompa. In questo modo potremo lasciare che le due macchine remote (come nel mio caso) sbrighino i propri compiti mentre noi in locale - ad esempio - mandiamo in sospensione il nostro PC, e ce ne andiamo a farci una bella mangiata dal kebabbaro qua di fianco.