Arch Linux e l'ultimo aggiornamento: note sparse
Qualche decina di minuti fa, preso da un irrefrenabile impulso per le cose pericolosamente fighe a mezzanotte e mezza con un occhio aperto e uno chiuso, mi sono preso il portatile e carezzandolo amorevolmente ho aggiornato Arch Linux, eseguendo l'update di cui si vociferava in giro che accorpa un sacco di roba (al momento non ho ricordi precisi, ho sonno) tra cui le varie /usr/bin, /usr/sbin, /vattelapesca/soreta/sbin, in un'unica directory.
Visto che è una roba strana e pericolosa, e che a me come al solito è andata parecchio liscia, lascio qualche nota sparsa ai "bambini meno fortunati di me", come li chiamava mia nonna, perché è sempre bene indicare la via ai nuovi adepti (dato che altrove gli archer vengono tacciati di essere una setta, e dato che probabilmente lo siamo: la setta dei Tafazzi).
- Occhio a quello che fate: questo aggiornamento vi può spaccare il sistema e se non sapete quello che state facendo con ogni singolo comando della procedura, lo dico per voi, cambiate spassionatamente distro oppure passate direttamente a Windows che fate prima;
- Occhio ai pacchetti che lasciano roba dentro le directory di cui fare il merge: potete controllare di non avere nemmeno un capello fuori posto con dei check specifici elencati nella news di riferimento;
- Se l'aggiornamento non vuole proseguire non è perché avete un computer capriccioso: non forzate assolutamente l'upgrade o rischiate di trovarvi davanti alla faccia un fermacarte, nel mio caso con un ottimo monitor da 15" e una ottima tastiera a isola. Ma se non aggiustate poi con parecchie bestemmie, rimane un fermacarte. Anche se è vero che, se forzate l'upgrade in circostanze simili, forse dovreste pensare a una conseguenza come quella del punto 1 (si, lo so, non li sto numerando ma tanto fate voi).
Adesso vado a letto ché c'ho sonno e voglio leggermi un po' dei libri di Martin. Mi raccomando, non spaccate il PC, voglio continuare a credere nella bontà del genere umano.
Sinceramente, a titolo del tutto personale, vorrei sperare di non ritrovarmi ugualmente domani con un fermacarte in mano: Arch Linux mi piace, ma questi aggiornamenti un po' buttati così (premesso che ho voglia di gestirli, comunque) certe volte fanno girare las pelotas, e non poco.
Photo courtesy of Richard Alexander Caraballo