Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Apple che ti cambia il pavimento sotto i piedi

Oggi stavo leggendo un po' di news, e a un certo punto sono finito su un articoletto piccolino di Dave Winer, scritto più o meno una settimana fa, il quale descrive l'esperienza d'uso con il suo nuovo iMac - e soprattutto non ne descrive tanto le gioie (scontate) quanto le "piccole" cose che Apple ha cambiato in Mac OS Lion, e che l'hanno reso decisamente iroso. Traduco direttamente dal pezzo:

Hanno fottutamente cambiato il modo in cui funzionano le fottute scrollbar. Questo sarebbe un glitch. Ma la cosa ridicola è che ci sono cose che non si possono fare con le nuove scrollbar, che si potevano fare con quelle vecchie. Io sono un utente del computer professionale [e professionista NdT]. Sarebbe come se la Fender spostasse i fret su una Telecaster. O la manopola che controlla il tono di una delle corde. Forse posso aggiustare le cose componendo i miei brani con una chiave diversa, ma dimmi, che cazzo stavi pensando quando hai fatto questo, Apple??

Macbook

Ora, a prescindere dai toni per nulla concilianti, e dal paragone con la composizione musicale che al sottoscritto garba parecchio, credo che ci sia da riflettere su queste frasi di Winer, e sui tool che usiamo per la nostra produzione quotidiana. Un newbie può pensarla in maniera diversa, ma sicuramente Dave Winer è quel tipo di utente a cui uno possa andare a dire "ehi amico, se non ti sta bene questo comportamento, perché non ti scrivi una patch?"

È una soluzione estrema, ma penso che la possibilità del patching e della modifica del software acquistato insieme a una macchina - o installato come sistema operativo, o installato sul sistema operativo, sia un valore sacrosanto, che non dobbiamo dimenticare solo perché qualcuno ci ha regalato insieme a quel software un'interfaccia un po' più figa di quella di altri sistemi operativi.

Photo courtesy of harald walker

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