Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

RomaJS – machine learning e roba coatta

RomaJS

Il pollo per la cena cuoce, e io me ne sto sbracato sul divano a pensare a un’idea illuminante per le slide del mio talk di domani a Codemotion, presso il corner di unconference organizzato da CodeInvaders. Siccome però allo stato attuale non mi va di fare una mazza, vi racconto un po’ di ieri sera.

Ieri sera infatti è stata la prima volta che presenziavo al raduno mensile di RomaJS, community nella quale ho ritrovato molti amici e conosciuto tante altre persone simpatiche che avevo già incrociato – a riprova che si, a Roma alla fine siamo sempre gli stessi :-D

Devo dire che non ero mai stato agli eventi precedenti e se fossero tutti come quelli di ieri sera il livello medio sarebbe altissimo: dopo un’introduzione di Claudio Mantuano alle Classes di ES6, che sono un modo fico e più “convenzionale” di far capire la catena prototipale ai profani, Piero Savastano ha narrato addirittura in inglese cosa sia il machine learning, e come utilizzare librerie di machine learning con NodeJS; non solo: ha anche spiegato i punti di forza di Javascript quando si parla di questa tematica, e dato che il binomio fa alzare un sopracciglio, ha chiaramente circoscritto le aree di applicazione di quanto detto e consigliato anche soluzioni più appropriate.

Dopodiché, hamburgerozzo per tutti. Il quale, chiaramente, è stato condito da discussioni oscillanti tra la connotazione tecnica e la pazzia più totale:

Il Perl minificato è più leggibile di quello normale!

Insomma, che dire: sono sicuro di esserci anche la prossima volta :-) E anche voi, se siete romani, mettete il like alla pagina Facebook per essere aggiornati. In ogni caso, ogni terzo mercoledì del mese andate in Enlabs verso le sette.

Photo courtesy of Luca Lanziani

Chiedere aiuto alle persone

Lego Samurai

Ovvero, yet another post about la gente che ti chiede le cose. Capita, infatti, che le persone sentano che “sei un programmatore” e allora “per favore mi sistemi la stampante”; senza dilungarci troppo su eventuali cose che uno potrebbe fare per levarsi la gente di dosso quando si reitera una situazione simile, voglio marcare giusto un paio di linee guida per chi viene a chiedere di questi favori.

Se arrivate a sentire l’esigenza di chiederci delle cose simili, come se non fosse abbastanza quello che siamo costretti a fare per lavoro, cercate di soddisfare almeno una tra le seguenti circostanze. Chiedendoci se possiamo sistemare qualcosa, presentatevi:

  • Con una pizza in mano, dimodoché possiamo godere del vostro sacrificio di beni materiali al nostro stomaco;
  • Con la carta di credito bene in vista, in modo che possiamo capire la chiara intenzione di contraccambiare;
  • Senza mutande, ove compatibile con i gusti della controparte in oggetto;
  • Aprendo il discorso con “stavo guardando la tua wishlist di Amazon ma il mio PC fa le bizze”.

Chiaramente sentitevi liberi di personalizzare leggermente questi metodi di approccio, che suonano senza dubbio meglio dei soliti.

The secret lives of Tumblr teens

Non penso di aver mai visto un’inchiesta fatta così bene su qualcosa riguardante l’Internet (dato che pure negli USA, e che tutto il mondo è paese…). In particolare, tutto ciò offre uno spaccato su Tumblr meraviglioso, un’analisi fatta da un occhio esterno che però si è “infiltrato” nella community così a fondo da rimanerne affascinato, invischiato.

My friends (don’t have tumblr): have u seen this meme lol, it was on the ‘best of tumblr’ facebook page, tumblr is so funny

Me, a tumblr gremlin: haha yeah lol, think i’ve seen that one before lol

Me (what I really mean): you fools. I am plugged into the mainframe, wired to the primary source. Of course have seen that meme, and all 5000 of it’s variants, 3 and a half months ago. I have seen the rise and fall of that meme, the boom and bust, the drama, the pain, the shitposting, oh god, the shitposting. I have seen this meme in it’s rawest, freshest, unpasturised, most primal state. Do not insult me with these rank, stale puddles, that sit at the very base of the meme trickle down economy.

Questa cosa qui sopra mi ha fatto cappottare decisamente; chiunque sia su Reddit o su 4chan e infine su Tumblr ha avuto sicuramente una reazione come questa.

Devo ancora finire di leggere l’articolo - penso lo farò stasera; tuttavia, reputo geniale l’impaginazione, il contenuto, e anche tutto il contorno che fa molto spetteguless condomoniale.

John McAfee, l'intervista più "badass" del mondo

“Let’s put the gun back,” I tell him. I’d come here to try to understand why the government of Belize was accusing him of assembling a private army and entering the drug trade. It seemed implausible that a wildly successful tech entrepreneur would disappear into the Central American jungle and become a narco-trafficker. Now I’m not so sure.

Rileggevo alcune dichiarazioni, oggi, relative a fantomatiche lotte tra società plurimiliardarie e tentacoli della legge di nazioni un po’ troppo tranchant nell’approccio alla privacy dei cittadini. Mi è tornato in mente questo articolo meraviglioso da leggere tutto d’un fiato che dimostra soprattutto quanto, se Elon Musk è accostabile alla figura reale di un Tony Stark da fumetto, il personaggio di John McAfee sia di fatto palesemente accostabile a Walter White (protagonista della serie Breaking Bad).

Atom: introducing block decorations

Quello di Atom è un percorso secondo me abbastanza travagliato per un sacco di motivi, primo tra tutti il fatto che comunque Sublime Text per questioni prestazionali senza alcun aggiornamento da parte degli sviluppatori è comunque performante e fluido quanto basta per farlo sentire in difetto.

Quello che tuttavia avevo sempre sottovalutato è quanto l’editor in sé non sia ristretto quanto Sublime anzi: oltre ad essere completamente open, è anche molto “hackable”. Pensavo fosse un payoff, e invece:

However, poking with Atom internals is clearly suboptimal, as they could change at any time and break all the packages that rely on them. (In fact, at the time of writing, we are actively working towards redesigning the whole display layer). Today we’re happy to announce a new experimental primitive for Atom 1.6.0-beta that is going to change this: block decorations. […] While maintaining the ease of use of decorations, this new API opens up a number of new scenarios such as inline diffs, code evaluation, image previews, etc.

Detta in gergo, questa è una figata spaziale, per una serie di motivi, ed il primo è che rende a prova di bomba l’interazione con componenti anche core di Atom.

Devo dire che non mi pento affatto di aver esteso di recente l’uso di Atom a più macchine tra le mie; addirittura penso sempre di più all’adozione totale :-) Ovviamente fatto salvo il buon Vim.

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