07 Oct 2010
Non capisco perchè Facebook ultimamente dopo tanto decollare in features abbia deciso di implementare Places in una maniera così becera: come molti utenti sapranno, il servizio di geolocalizzazione di Facebook è stato aperto anche all'Italia, ed io lo sto usando da qualche giorno con relativa soddisfazione. Perchè relativa? Aehm, innanzi tutto a molti dei miei amici non piace, lo hanno disattivato, oppure usano altro per geolocalizzarsi, esattamente come me: mi pare dunque che l'utilizzo di Places oltre che irrisorio sia un po' "di ripiego" rispetto ad altri servizi come FourSquare.
Incominciamo dunque a confrontare il maestro con l'allievo, e vediamo perchè l'allievo per ora è semplicemente immaturo.
Niente Mayor?
Auhm, una cosa che ho avuto modo di constatare: niente Mayor. La delusione si è fatta profonda in me, dal momento che la competizione con amici o anche perfetti sconosciuti per il dominio di posti prestigiosi o che significano qualcosa per l'utente è essenzialmente uno dei (pochi?) motivi per cui FourSquare è divertente: la grossa mancanza di componenti che rendano divertente l'utilizzo di Places lo rende una sorta di abbellimento più che una nuova caratteristica chiave.
Niente badge?
E pure niente badge, tiè. Come sopra, la competizione per ottenere badge rari da vita ad un utilizzo onanistico e competitivo di FourSquare che pur portando a checkin farlocchi nella maggior parte dei casi, comunque consente all'utente un maggior coinvolgimento nell'utilizzo della piattaforma; in poche parole, su Facebook Places il checkin è semplicemente una scrittina sulla bacheca con tanto di localizzazione (puntualmente sbagliata) su Bing Maps. Piccolo inserto, non è possibile scegliere dove piazzare il posto dove si fa checkin in caso di creazione: dobbiamo affidarci alla localizzazione via GPS o IP.
Bimbiminkia, escono dalle fottute pareti.
Ecco, questa è veramente una piaga. Io per (s)fortuna non ho molti amici che usano Places, ma immaginiamo uno scenario dove i bimbiminkia imparano ad accedere a touch.facebook.com, e a creare posti, e a fare checkin, e ommioddio il sangue dal naso, devo smetterla. Ecco, immaginiamo, o proviamo a farlo, uno scenario del genere, dopodichè pensiamo al fenomeno dei falsi checkin su FourSquare. Viene naturale, secondo me, pensare ai checkin dei bimbiminkia totalmente snaturati della loro essenza, esattamente come la funzione Link stuprata dai maledetti decerebrati con piccole immaginine totalmente decontestualizzate e testi in grassetto blu di un'idiozia allarmante. Ecco, pensate Places così, e provate nel frattempo a fermare l'emorragia dalle narici.
Insomma FourSquare è meglio?
Non esattamente, ma comunque è più divertente, è dedicato solo alla geolocalizzazione, che per quanto possa sembrare semplice in realtà è un tema complicato e Facebook mostra di sottovalutarlo, inoltre anche con una userbase più ridotta è ormai il leader di tali servizi.
23 Sep 2010
È quello che ti succede, ad andare in giro per Roma con quel cyaltrone di Piplos: scoprire strani segni del destino al passaggio della coppia, specialmente davanti a certe macchine.

È inutile, quando passo io Windows trema.
P.S.: Tutto ciò avverrà anche alle macchine di TinyPic, quell'ignobile sito che mi ha cancellato un boato di immagini. Li odio.
18 Sep 2010
In questi ultimi giorni ho potuto godere della nuova interfaccia di Twitter, dato che mi è stata data la possibilità di provarla sul mio account, e la conclusione è che sono soddisfatto. Molte volte è importante partire da una conclusione, positiva o negativa che si, per poi analizzarne le cause: è quello che faremo insieme anche adesso. :P
Usabilità++
Usabilità è la parola chiave, il primo aspetto che voglio mettere a fuoco in questa mia breve recensione dei nuovi aspetti che arricchiscono #NewTwitter, così chiamato per via giustappunto dell'hashtag ufficiale: adesso clickando su ogni singolo post della timeline si aprirà una slide laterale, contestuale, che ci mostrerà dei dati su chi ha pubblicato il tweet, chi ha risposto, chi l'ha retwittato, e soprattutto un'anteprima di cosa contengono i link che vengono riportati, nel caso in cui puntino ad un'immagine o ad un video.
Il secondo aspetto che mi preme far notare in quanto ad usabilità dell'interfaccia, è una maggiore facilità di navigazione tra i thread. Precedentemente infatti lo stream di Twitter non consentiva un tracciamento delle mention/reply che fosse veramente accettabile ed efficace; con i cambiamenti apportati invece si riesce a seguire una conversazione in maniera quanto meno agevole, senza impazzire.
Colore, pienezza, cache del browser.
Ecco, il secondo aspetto che adoro di questa nuova interfaccia è tutta questa pienezza. Ti invade il browser come fosse un fiume in piena, e ti porta ondate di colori: sono state aggiunte delle etichette a margine per i retweet e i preferiti, di un bel colore verde smeraldo per i primi e di un bel giallo sole per i secondi. Inoltre è stata implementata una gestione eccezionale della cache del browser che permette di navigare i vari menù inerenti tweet, menzioni e preferiti con grandissima velocità, senza sovraccaricare il server con sempre nuove richieste, che vengono effettuate periodicamente dal controllo di nuovi tweet o su richiesta tramite un banale refresh del browser.
Insomma: alla fine dei giochi, Twitter da banale sito che necessitava, per un utilizzo continuo, di un buon client, è diventato un'ottima applicazione web e una piattaforma veramente formidabile per la condivisione dei propri contenuti. Questo redesign da capo a piedi ha fatto strabuzzare gli occhi non solo a me, e penso che continuerà a mietere cuori. Veramente 10+, complimenti agli sviluppatori.
08 Sep 2010
Come ha già detto il buon Francesco, Google dalle 18.00 di oggi sta tenendo una esauriente conferenza stampa per quanto riguarda il lancio di una nuova caratteristica del motore di ricerca, denominata Google Instant: si tratta di ricerca eseguita in tempo reale, mentre digitiamo la chiave di ricerca. Un tentativo sicuramente interessante, e mi sento di riprendere i complimenti di Francesco che dice, appunto, che dopo gli esperimenti, diciamo pure abortivi, di socialità in rete come Buzz e il malnato Wave, i nostri bravi ragazzi sono tornati a fare quello che gli riesce meglio: farci cercare le cose, e farcele cercare facili. ;)
È inoltre freschissima la notizia secondo cui Instant sarà, alla luce di tutte queste informazioni, ovviamente integrato in Google Chrome: per questo motivo potremo non solo vedere da subito i progressi applicati al nostro motore di ricerca preferito, che con questa mossa si porta in testa a tutti i concorrenti, ma, suppongo dalla prossima versione, potremo anche usufruire di una migliore esperienza di ricerca desktop-side. Insomma, Google ha di nuovo fatto bingo dopo i flop che l'hanno contraddistinta per quanto riguarda l'esperienza social/online :D
03 Sep 2010
Qualche mesata fa in un impeto di nerditudo ho installato Debian in una partizione del mio ormai stoico portatile (che mi sopporta sin troppo), e nel corso degli smanettamenti vari per cercare delle informazioni sul kernel Linux, mi sono trovato a cambiare i caratteri su GNOME. Mentre sapevo dove reperire la mia illegalissima copia di Monaco, mi sono trovato in difficoltà nel trovare i Droid pacchettizzati, e me ne sono dispiaciuto molto dato che la famiglia Droid è una meraviglia tipografica.
Ebbene, il grandissimo sonofthestage l'ha fatto per noi: Droid family per Debian Testing; il Picchio nei commenti ha avvisato che anche sulla sua Sidux funziona tutto quindi è ok anche Sid. :D
Download here :P
Enjoy :lol: