02 Jan 2014

È stato un anno ricco di cose. Cose belle, cose brutte, non importa (oddio, per la gran parte comunque cose belle - e di questo mi compiaccio). Fatto sta, che l'altro ieri mi sono trovato a sedermi e, per la prima volta in un anno e forse più, ho potuto decidere di non fare nulla tutto il giorno. È stato un anno di cambiamento, per me e per tutti quelli che mi hanno circondato; spero, ovviamente, che il cambiamento sia stato positivo - soprattutto per me, che diavolo, ma anche per gli altri: il lavoro, quello che è stato prodotto da me e da chi mi circonda durante l'anno, è stato parecchio e proficuo. Bene così.
Ma il cambiamento va portato avanti fino alla fine: e così ho deciso di cambiare nome e veste persino a questo blog, che rinasce dalle proprie ceneri e diventa "Grab The Blaster". Un po' quello di prima, un po' cose nuove, progetti nuovi, una vita nuova. È la prima volta che festeggio l'inizio di un anno così sentitamente: forse perché nel nuovo spero molto, ci ripongo parecchie speranze.
Solo una cosa rimane la stessa: la mia nerditudine. E un costante desiderio di debuggarmi la vita, per quanto arduo possa essere. Come ha detto un amico una volta, "life is a continuous pivoting". Non mi resta che far partire il nuovo thread, e sperare che non incontri deadlock o race condition.
2014.start();
(Tra l'altro, postilla: il codice del tema sarà open source prestissimo. Il tempo di correggere un paio di cose fastidiose.)
Photo courtesy of Stéfan
20 Dec 2013

Ma quanto sono demente da uno a venticinquemila? Venticinquemiladuecento, ovvio. È il momento sclero tecnologico. Perché è il momento sclero tecnologico? Ma perché l'ho deciso io, e l'ho deciso perché ho appena perso sedici ziliardi di ore lavorative appresso a qualcosa che, nel momento del salvataggio, ha deciso di andarsene bellamente in camporella invece che nel mio hard disk. Come lacrime nella pioggia.
Background: con tutto il set del mastro ferraio aperto decido di lanciarmi in un aggiornamento suicida del PC tanto - ehi - che male può fare? Ebbene, Yum (questo, dico, il package manager) mi avvisa che nonostante io stia lavorando alacremente, lui aggiornerà comunque tutto il desktop environment, sia perché lui è programmato così, sia perché effettivamente è disponibile una nuova versione e sia mai che io mi perda le novità. Gli dico tranquillamente di aggiornare, tanto - yeah, che male possono fare quei 500 mega di aggiornamenti ad un computer che non è tanto sotto stress hardware, quanto sotto stress del sottoscritto che sta riducendo la tastiera a una poltiglia per lavoro?
Ok, aggiorna, aggiorno, perfetto. È qualche ora dopo che, immemore del mio aggiornamento perché, diamine, è andato tutto liscio, decido di salvare quello che ho prodotto senza farmi alcuna copia di backup - e ovviamente ecco che BAM, il desktop comincia a fare le grinze e accartocciarsi, lasciandomi con un pugno di mosche.
La quiete prima della tempesta.
Poi un sano urlo.
Vedi Calcare? Quando sei così demente da lanciare aggiornamenti random sulla tua macchina, manco il "salva ogni cinque minuti" t'aiuta più.
Photo courtesy of Kenny Louie
20 Dec 2013

Revolution, il nostro nuovo handset, sarà uno smartphone di fascia alta che con un processore Intel all'interno porterà possibilità uniche ai nostri clienti attuali e ne attirerà di nuovi. Tutto questo senza dimenticare che gli utenti finali potranno scegliere il sistema operativo che vogliono, il che rompe ancora un'altra barriera rispetto all'industria del mobile.
Niente male, Geeksphone. Sinceramente, non amo molto le CPU Intel per quanto riguarda l'ambito mobile, dato che faccio parte della prima ondata di utenti delusi dalle CPU Atom, poco potenti e capaci di scaldare quanto le fiamme dell'Averno. Nonostante questo, Geeksphone Revolution continua a sembrarmi un'alternativa ai tradizionali smartphone che merita quantomeno un chip per merito dell'idea.
Proprio oggi, peraltro, Geeksphone ha finalmente rivelato quali saranno i componenti fondamentali del Revolution:
- CPU Intel Atom da 1.6GHz con tecnologia Hyper-Threading (!);
- Monitor da 4.7 pollici IPS qHD;
- Batteria da 2000 mAh (ma non saranno pochini?);
- Fotocamera da 8 MegaPixel, HD-capable.
Sicuramente al limite (inferiore, chiaramente) per essere definito uno smartphone hi-end, ma è chiaro come con questo hardware possiamo finalmente permetterci di provare Firefox OS in situazioni con un hardware performante, e non in ristrettezza di risorse.
Come ho già detto, a me piace molto. La possibilità di scegliere il sistema operativo tra Android e Firefox OS sicuramente è un grosso plus, ma al sottoscritto non interessa più di tanto: sto per mettere le mani su un Nexus 5 (dovrò pur farmi il regalo di Natale no?), e mi permetterei il lusso di un Revolution solo per sviluppare applicazioni su Firefox OS, e per riservarmi una prova molto, molto approfondita del sistema operativo mobile di Mozilla, che attualmente tra i player emergenti per me è il migliore, nonostante gli sforzi di Ubuntu Touch per farsi notare.
Photo courtesy of Guillermo López
13 Dec 2013

Allora: stamattina mi sono svegliato e ho aggiornato a WordPress 3.8; subito dopo ho notato nell'ordine le seguenti cose:
- L'interfaccia di amministrazione è cambiata, e quella nuova ci piace molto: tra i nuovi pulsanti simil-flat, l'estetica dell'editor, e la pulizia del generale del side pane mi sto trovando molto bene.
- La welcome page che introduce i nuovi cambiamenti presenta una quantità di dispositivi mobili usciti tra il 2012 e il 2013 impressionante: nella lista abbiamo un Lumia nonsocosa, svariati iPhone 5C, un iPhone 5S, un iPad, un Nexus 7 (2013) e un Nexus 5. Più altro, mi pare. Una panoramica la potete vedere in figura. Wow.
- Il nuovo tema, Twenty Fourteen, è mortalmente fico.
Molto molto bello, tutto quanto. Complimenti agli sviluppatori.
10 Dec 2013

E così, Trello ha finalmente annunciato di aver messo degli sforzi concreti a frutto per tirare fuori un'applicazione per tablet Android decente al posto di quella schifezza per smartphone riscalata che avevamo a disposizione prima. Non che avessi qualcosa contro l'app di Trello eh, ma se su smartphone poteva andare bene una versione di Trello carente di qualche funzionalità, su tablet (che personalmente comincio a usare sin troppo per lavoro) era un pianto continuo.
La nuova versione presenta un paio di feature carine: innanzi tutto su tablet e smartphone supporta le nuove barre trasparenti di Android 4.4, visto che anche l'occhio vuole la sua parte; ma non solo: abbiamo infatti una meravigliosa overview della nostra board, con tutte le liste sott'occhio e la possibilità di operare "a tutto schermo", che ci era negata nella versione precedente dove per spostarci da (esempio) To Do a Doing era necessario fare uno swipe.
In questo modo quindi (scontatamente) migliora l'usabilità e chi fa uso di Trello (come il sottoscritto ultimamente) non dovrà più tirare in ballo divinità varie per un motivo molto semplice: adesso sui tablet ogni elemento grafico è al suo posto, non ci sono sgorbi e l'interfaccia è stata ritoccata per essere veramente ben fatta.
Per ulteriori informazioni, installàtevela. È su Google Play.