Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Il mio regno per il 4K

4k monitor

The toleration of mediocrity on the desktop irks me.

Così recita Brian Hauer in un suo recente post che ha fatto parlare un bel po' sviluppatori, hacker e nerd in generale, e devo dire che mi sento abbastanza d'accordo. Partiamo con un po' di background, che fa sempre bene: qualche mese fa ho fatto un nuovo acquisto, ossia un All In One con monitor da 27 pollici e specifiche tecniche parecchio elevato, marchio ASUS, totalmente compatibile con Linux, e tremendo gaudio sia lavorativo che per quanto riguarda l'entertainment. Ci ho infatti sostituito persino il televisore, ormai rimasto alla mia famiglia meno digitalizzata (anche se, aehm, mia madre ne ha preso uno con ingresso USB poco dopo: devo aver inoculato il germe dell'USB anche in casa).

Bello eh, anzi: riesco a tenere aperte parecchie cose contemporaneamente, ma sento ancora la necessità di un secondo monitor, e - per quanto io stia provando a far entrare nel mio "studio" una scrivania più grande - le dimensioni sono quelle che sono, la metratura pure, e quindi per ora me la devo amabilmente prendere in quel posto; diversamente, con un solo monitor, sostenuto da una sola base, anche più grande, riuscirei comunque ad avere un diverso assetto con la scrivania che ho, mantenendo l'arredamento simile e avendo più spazio "digitale" (desktop! LOL) a disposizione.

Se debbo fare un appunto alla mia workstation infatti, è solo la densità di pixel "standard". Questo (vista l'avanguardia generale della componentistica di cui parliamo), esattamente come per Hauer, genera in me un certo disappunto. Parecchio disappunto.

Questo mi serve, altro che 3D

Vabbeh, vedémoselo.

Più o meno questa è la reazione mia e dei miei amici, ogni volta che andiamo al cinema (chiaramente a Roma come avete percepito dall'accento) e ci viene proposto un film in 3D dove non è possibile scegliere l'alternativa in 2D. Chiaramente non è che io sia contro il 3D, che anzi al cinema è un'esperienza carina, ma tra lo spam dei cinematografi e la campagna d'assedio a cui ci ha sottoposto chi vende monitor e televisori, ne ho avuto veramente abbastanza di chi ha voluto veramente farci credere che la risoluzione non fosse più un fattore importante e discriminante nella scelta di un dispositivo di visualizzazione.

Così, quando per la prima volta ho visto un monitor 4K, e a maggior ragione quando ho letto il post in oggetto, ho pensato una sola cosa: "Avete finito di cercare di infinocchiarci, maledetti". Semplicemente perché mentre della tecnologia di riproduzione 3D possiamo fare a meno in quanto inerente prettamente l'ambito della divertenza (che termine fico eh), l'ambito della definizione e della risoluzione è qualcosa dove, al confronto con un monitor - o meglio ancora un televisore - 4K, un dispositivo tradizionale mostra il fianco, e senza cotta di maglia.

Con lo spazio per 4 colonne di editor di testo aperte, svariati terminali con qualcosa in esecuzione dentro, e la possibilità di affiancare a tutto comunque un browser per visualizzare il risultato del nostro sviluppo web, o l'emulatore dell'SDK per chi sviluppa nel settore mobile (e così via...), le specifiche di qualsiasi cosa che non sia l'ultimo modello di Zenbook dove su un 13 pollici abbiamo una risoluzione di duemilacinquecento e rotti pixel in orizzontale, risultano tremendamente imbarazzanti. Ma che dico imbarazzanti, praticamente di un'era passata.

Risoluzione, definizione, monitor e fattori di forma (un sacco di roba quindi)

Da quel che so, il sesso non ha avuto aggiornamenti con grafica ad alta definizione e armamenti potenziati. - Sheldon Cooper

Dato che un televisore 4K al posto di un monitor mette in luce quanto l'industria degli schermi si sia adagiata sugli allori, e questo l'abbiamo già acclarato abbondantemente, azzardiamo anche qualche previsione su quello che succederà in questi anni di profonda rivoluzione nel campo desktop, a causa di qualcosa che finalmente serve alla massa e non ai proprietari dei cinema per venderti un biglietto da 10 (dieci) euro - o se preferite, a chi vuole venderti un 40 pollici che, al posto di fare il televisore, potrà fare tranquillamente da soprammobile. Con buona pace degli amanti del treddì.

  • Il porno: Naughty America ha annunciato proprio in questi giorni che sono i fase pianificazione i primi film pornografici girati in 4K. Modestamente, in quanto esperto dell'ambito (:D), ritengo che questo cambierà parecchi aspetti nell'ambito home video: dato che il VHS ha vinto contro il Betamax complice il porno, la spinta dell'industria pornografica se ingente ha le carte in regola per rendere 4K un successo, mentre il "good enough" 3D nell'ambito rimarrà al palo. E si sa, per chi rimane al palo nel mondo del porno butta male. Oddio, effettivamente dipende da quale palo.
  • L'imbarazzo dell'anzianità: qualche tempo fa ho avuto l'immenso piacere di provare il Dell XPS Developer Edition, che un mio coworker ha anche acquistato. Il lavoro su uno schermo a così alta risoluzione è comodissimo, e immagino che lavorare con un monitor 4K mi farebbe voglia di fiondare dalla finestra il mio All In One esattamente come dopo aver provato l'XPS  è stato terribilmente traumatizzante tornare al mio "legacy laptop" con il suo monitor, per così dire, stretto.
  • Le dimensioni contano: mettiamo caso che finalmente arrivi un monitor 4K ad un costo decente, come ipotizza anche Hauer; a questo punto, con abbastanza spazio per quattro colonne di editor di testo, svariate CLI aperte e uno o più browser, tornereste veramente ad una configurazione della scrivania con monitor multipli? Nonostante a me piaccia la configurazione multi-monitor e io sia dell'opinione che i pixel non sono mai troppi, i limiti fisici della mia scrivania mi impediscono sia di avere due monitor, al momento (ed è per questo che sto cambiando scrivania eh), ma anche se questa fosse più grande preferirei risparmiare spazio in favore di qualcos'altro. Insomma, in due parole: le nostre scrivanie, dopo l'avvento e la massificazione del 4K, non saranno più le stesse.

Quando vi tireranno fuori l'ennesimo pacco per farci accontentare della qualità d'immagine attuale, non date soddisfazione a nessuno. D'altronde, il regno del 4K sta per cominciare, ma l'8K si profila già all'orizzonte, e potrebbe darci ancora più soddisfazione.

Photo courtesy of Tutaka Tsutano

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Change

È stato un anno ricco di cose. Cose belle, cose brutte, non importa (oddio, per la gran parte comunque cose belle - e di questo mi compiaccio). Fatto sta, che l'altro ieri mi sono trovato a sedermi e, per la prima volta in un anno e forse più, ho potuto decidere di non fare nulla tutto il giorno. È stato un anno di cambiamento, per me e per tutti quelli che mi hanno circondato; spero, ovviamente, che il cambiamento sia stato positivo - soprattutto per me, che diavolo, ma anche per gli altri: il lavoro, quello che è stato prodotto da me e da chi mi circonda durante l'anno, è stato parecchio e proficuo. Bene così.

Ma il cambiamento va portato avanti fino alla fine: e così ho deciso di cambiare nome e veste persino a questo blog, che rinasce dalle proprie ceneri e diventa "Grab The Blaster". Un po' quello di prima, un po' cose nuove, progetti nuovi, una vita nuova. È la prima volta che festeggio l'inizio di un anno così sentitamente: forse perché nel nuovo spero molto, ci ripongo parecchie speranze.

Solo una cosa rimane la stessa: la mia nerditudine. E un costante desiderio di debuggarmi la vita, per quanto arduo possa essere. Come ha detto un amico una volta, "life is a continuous pivoting". Non mi resta che far partire il nuovo thread, e sperare che non incontri deadlock o race condition.

2014.start();

(Tra l'altro, postilla: il codice del tema sarà open source prestissimo. Il tempo di correggere un paio di cose fastidiose.)

Photo courtesy of Stéfan

Quel momento di sano sclero tecnologico

Scream

Ma quanto sono demente da uno a venticinquemila? Venticinquemiladuecento, ovvio. È il momento sclero tecnologico. Perché è il momento sclero tecnologico? Ma perché l'ho deciso io, e l'ho deciso perché ho appena perso sedici ziliardi di ore lavorative appresso a qualcosa che, nel momento del salvataggio, ha deciso di andarsene bellamente in camporella invece che nel mio hard disk. Come lacrime nella pioggia.

Background: con tutto il set del mastro ferraio aperto decido di lanciarmi in un aggiornamento suicida del PC tanto - ehi - che male può fare? Ebbene, Yum (questo, dico, il package manager) mi avvisa che nonostante io stia lavorando alacremente, lui aggiornerà comunque tutto il desktop environment, sia perché lui è programmato così, sia perché effettivamente è disponibile una nuova versione e sia mai che io mi perda le novità. Gli dico tranquillamente di aggiornare, tanto - yeah, che male possono fare quei 500 mega di aggiornamenti ad un computer che non è tanto sotto stress hardware, quanto sotto stress del sottoscritto che sta riducendo la tastiera a una poltiglia per lavoro?

Ok, aggiorna, aggiorno, perfetto. È qualche ora dopo che, immemore del mio aggiornamento perché, diamine, è andato tutto liscio, decido di salvare quello che ho prodotto senza farmi alcuna copia di backup - e ovviamente ecco che BAM, il desktop comincia a fare le grinze e accartocciarsi, lasciandomi con un pugno di mosche.

La quiete prima della tempesta.

Poi un sano urlo.

Vedi Calcare? Quando sei così demente da lanciare aggiornamenti random sulla tua macchina, manco il "salva ogni cinque minuti" t'aiuta più.

Photo courtesy of Kenny Louie

Firefox OS sta arrivando: ecco le specifiche del Geeksphone Revolution

Firefox OS

Revolution, il nostro nuovo handset, sarà uno smartphone di fascia alta che con un processore Intel all'interno porterà possibilità uniche ai nostri clienti attuali e ne attirerà di nuovi. Tutto questo senza dimenticare che gli utenti finali potranno scegliere il sistema operativo che vogliono, il che rompe ancora un'altra barriera rispetto all'industria del mobile.

Niente male, Geeksphone. Sinceramente, non amo molto le CPU Intel per quanto riguarda l'ambito mobile, dato che faccio parte della prima ondata di utenti delusi dalle CPU Atom, poco potenti e capaci di scaldare quanto le fiamme dell'Averno. Nonostante questo, Geeksphone Revolution continua a sembrarmi un'alternativa ai tradizionali smartphone che merita quantomeno un chip per merito dell'idea.

Proprio oggi, peraltro, Geeksphone ha finalmente rivelato quali saranno i componenti fondamentali del Revolution:

  • CPU Intel Atom da 1.6GHz con tecnologia Hyper-Threading (!);
  • Monitor da 4.7 pollici IPS qHD;
  • Batteria da 2000 mAh (ma non saranno pochini?);
  • Fotocamera da 8 MegaPixel, HD-capable.

Sicuramente al limite (inferiore, chiaramente) per essere definito uno smartphone hi-end, ma è chiaro come con questo hardware possiamo finalmente permetterci di provare Firefox OS in situazioni con un hardware performante, e non in ristrettezza di risorse.

Come ho già detto, a me piace molto. La possibilità di scegliere il sistema operativo tra Android e Firefox OS sicuramente è un grosso plus, ma al sottoscritto non interessa più di tanto: sto per mettere le mani su un Nexus 5 (dovrò pur farmi il regalo di Natale no?), e mi permetterei il lusso di un Revolution solo per sviluppare applicazioni su Firefox OS, e per riservarmi una prova molto, molto approfondita del sistema operativo mobile di Mozilla, che attualmente tra i player emergenti per me è il migliore, nonostante gli sforzi di Ubuntu Touch per farsi notare.

Photo courtesy of Guillermo López

WordPress 3.8: considerazioni sull'upgrade

Device

Allora: stamattina mi sono svegliato e ho aggiornato a WordPress 3.8; subito dopo ho notato nell'ordine le seguenti cose:

  1. L'interfaccia di amministrazione è cambiata, e quella nuova ci piace molto: tra i nuovi pulsanti simil-flat, l'estetica dell'editor, e la pulizia del generale del side pane mi sto trovando molto bene.
  2. La welcome page che introduce i nuovi cambiamenti presenta una quantità di dispositivi mobili usciti tra il 2012 e il 2013 impressionante: nella lista abbiamo un Lumia nonsocosa, svariati iPhone 5C, un iPhone 5S, un iPad, un Nexus 7 (2013) e un Nexus 5. Più altro, mi pare. Una panoramica la potete vedere in figura. Wow.
  3. Il nuovo tema, Twenty Fourteen, è mortalmente fico.

Molto molto bello, tutto quanto. Complimenti agli sviluppatori.

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