Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Mycroft: An Open Source Artificial Intelligence For Everyone

Mycroft is an open source and open hardware platform. It allows developers, makers and tinkerers to explore their own ideas. Want Mycroft to post to your Facebook account? Control a Roomba? Start your 3D printer? You can do it. Our community will include comprehensive documentation on the hardware inside Mycroft and the software that makes it go. And since Mycroft’s core is a Raspberry Pi 2 and his display is powered by Arduino, there are already thousands of tutorials, Instructables and project kits available so you can personalize him to meet your needs.

Una piattaforma di intelligenza artificiale, smart home e tanto altro basata completamente su Raspberry Pi e tecnologie open source (tra cui ovviamente Linux)? Pare che sia possibile: il progetto Mycroft ha già raggiunto su Kickstarter il traguardo fissato, e tra poco immagino che cominceremo a vedere i primi prototipi.

Node.js Foundation Elects Board of Directors

Come avevamo già visto tempo fa, IO.js e Node.js hanno riunito le forze sotto il marchio di Node per costruire insieme un progetto maggiormente community-driven che comunque tenesse bene in considerazione le esigenze del mondo enterprise. Proprio ieri sono state pubblicate le nomine relative alla Board of Directors di questo nuovo progetto, dentro cui troviamo dei nomi interessanti come quello di Gianugo Rabellino, o quello di Scott Hammond (scontato? Si ma nemmeno troppo…).

L’elenco è ricco di altro nomi rilevanti. Personalmente auguro il miglior operato possibile a tutti, e di riuscire a far crescere Node in una direzione che rispetti gli interessi di tutti.

Google OnHub – considerazioni

OnHub, il router di Google

Hanno iniziato a fioccare in rete le solite recensioni entusiaste nei confronti di qualcosa di Google: stavolta tocca ad OnHub, il router concepito a Mountain View che con la tecnologia che reca all’interno dovrebbe prendere a badilate ogni altro competitor sul mercato. In realtà, però, ci sono un paio di note a margine che vanno esplicitate su questo prodotto. In questi giorni e anche lungo le settimane passate infatti mi è capitato di “inciampare” in due elementi:

E non posso fare a meno non solo di essere impressionato soprattutto (in verità) dalle potenzialità di On, l’app che permette di controllare il router dal proprio smartphone, ma anche di concordare con Arment. Infatti:

Even the idea that people are more likely to keep this router out on a shelf or table with nothing around it is pretty optimistic. Notice how none of the OnHub photos show any wires? No matter how pretty you make it, it still needs at least two cables plugged into it, and one of those needs to be connected to your ISP’s ugly modem, so it’s probably going on the dusty floor behind your desk or hidden with the rest of your ugly networking equipment.

Sarà pure bellissimo come attrezzo in stile plafoniera, ma effettivamente con un paio di cavi infilati non solo diventa molto meno sexy, anche se comunque bello, ma una bella backdoor infilata dentro casa. Siamo sicuri infatti che oltre i Google DNS, oltre Chrome, oltre le nostre ricerche, il nostro smartphone, i nostri dati personali, vogliamo cedere anche l’ultimo millimetro della nostra privacy, ovvero il traffico della nostra rete casalinga?

Non è facile dare una risposta in generale a questa domanda, ma per me è sicuramente un no: commercialmente esistono router in grado di fornire prestazioni migliori a conti fatti, e sicuramente questo attrezzo va a posizionarsi nella fascia di prodotto appartenente ad Airport di Apple, che infatti non ho mai considerato in caso di acquisti.

Oltretutto, e soprattutto:

Like most appliances, the router is supposed to be invisible, do its job, and stay out of your way. For the first time, I can say my router does just that — I don’t have to worry about whether or not my Wi-Fi is working with the OnHub because it just does.

Il Technicolor (ed è uno stupidissimo Technicolor, manco un Buffalo) che mi ha consegnato Fastweb un paio di mesi fa è passibile dello stesso feedback.

8 (fantastiche) utility da terminale per OS X

A prescindere da che shell utilizziamo (e lo dico perché ho appena migrato anche il mio setup OS X a ZSH convertendo tutti gli *rc), i comandi che abbiamo a disposizione su ogni sistema operativo sono molteplici: Mitchell Cohen dà una panoramica di 8 comandi che possiamo utilizzare su OS X di Apple per renderci la vita più semplice anche se siamo costretti da varie circostanze a usare un Mac.

Per chi invece dal terminale vuole un po’ di più e non è disposto a scendere a compromessi con l’applicazione predefinita di OS X che è effettivamente un po’ povera, consiglio l’ottimo iTerm che permette di suddividere la vista in più pannelli, è molto più configurabile - e tantissime altre cose.

100 short impressions after a year in Italy

101. Foreign people can hardly write 100 accurate statements about Italy.

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