Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Il desktop di gomma!!!

Stamattina non avevo nulla da fare, e ho pensato di dedicare un po' di tempo al mio desktop per una cura ricostituente, ma andando a modificare un po' tutto, in stile "allegro chirurgo". :)

Non mi andava di avere sempre lo stesso pannello, che si, è trasparente, è quello che ti pare, ma non corrisponde esattamente al mio standard di "integrazione con il web". Così ho cercato di dare a tutto quello che ho modificato, un taglio molto più "Web 2.1"... e forse c'è chi ancora non sa a cosa mi riferisco! Reco la mia definizione:

Web 2.1: Essenzialmente con il "core" del Web 2.0, ma accentuando il lato "morbido" dela rete, con forme armoniche e "gommose".

Quindi, con l'impeto di un ragazzo appena svegliato che vuole cambiare il mondo ma per il momento può cambiare solo il proprio desktop, mi sono gettato in questo lavoro.

Lo stiamo perdendo! Lo stiamo perdendo!!!
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Prima di tutto, visto che ero stufo del solito Sans, ho cambiato il font delle icone sul desktop in Samanata, grandezza 10; poi ho guardato il pannello, e l'ho visto un po' povero, con quella trasparenza un po' vecchio stile, senza nulla a mantenerla giovane, così ci ho pensato io, con l'aiuto del mio bisturi di nome GIMP: a volte basta poco per "gommare" qualcosa, e stavolta mi sono servito dei miei bellissimi gradienti. :)

Infine è toccato allo sfondo essere modificato, in favore di qualcosa un po' più "à la Bl@ster", e stavolta devo ammettere che mi sono lasciato andare in una megalomania pazzesca... :D

Alla fine è arrivato il risultato sperato: un desktop molto più gommoso, che è messo maggiormente in risalto dal mio tema di icone preferito, le Dropline Neu, consigliate in un post di Lazza, a proposito dell'integrazione di applicazioni KDE in GNOME. Per le finestre ho scelto questo schema di colori:

Sfondo finestre: #D1DBE3

Elementi selezionati: #5598D7

Applicando tutte le modifiche, si ha questo.

 

schermoblaster

Con lo sfondo ho veramente peccato di megalomania, lo riconosco :D

Beh, a me piace moltissimo... e a voi?
</center>


P.S.: L'immagine è scalata male a causa del foglio di stile.

Hamachi

Beh, il titolo mi sembra abbastanza adatto direi. :)

Vi ho mai parlato di Hamachi? NO? Come ho fatto a gettarlo così nel dimenticatoio? E io che pensavo di avere una memoria di ferro... insomma, non voglio dire subito di che si tratta, ma vi darò degli indizi: prima fra tutti una telefonata tra me e il mio amico Jude:

Bl@ster: Pronto, Jude, che se dice?

Jude: Oh Blà, stavo a giocà a OpenArena, te voi unì al party co me e Mark?

Bl@ster: No, no... veramente volevo regolà quel conto in sospeso tra te e me sempre a OpenArena, ancora ce rosico...

Jude: Ah vabbè arrivo subito... famola su Hamachi, che là non ce disturba nessuno.

Bl@ster: Bravo, vedo che hai capito al volo; creala te, che io refresho.

Allora, chi ha capito di che cosa si tratta? Giù quelle mani, era una domanda retorica... Hamachi è un software per creare VPN (altrimenti detti LAN) a distanza.

Quali sono le possibilità di Hamchi, dunque? Infinite, nell'ambito delle reti locali. È possibile utilizzare Hamachi per creare la propria cerchia di condivisori file in tutta libertà, oppure... beh, avete mai sentito il bisogno, mentre regolavate i conti con un amico in Sacred, OpenArena, o Unreal Tournament, di regolare questi conti in privato, su una LAN in modo che i soliti quattro rompi***** non vi vedessero ed venissero a rovinarvi la festa?

Ebbene, quì si giunge al nocciolo della questione: come si installa Hamachi? Semplice: si scarica dalla pagina di download e si installa con un click del mouse. Purtroppo per chi possiede, come m, il pinguino, la strada si complica non poco; infatti Hamachi va compilato, e configurato correttamente, il che non è cosa proprio a portata di niubbo. Prima di tutto scompattiamo i file di Hamachi nella cartella hamachi creata appositamente per questa installazione, poi apriamo il miglior amico dell'uomo, il terminale, e digitiamo:

cd hamachi

dopodichè diamo un semplice

sudo make

e avremo installato Hamachi. Ora viene il difficile, però; ;)

hamachi-init

questo configurerà Hamachi per la vostra Linux-Box.

sudo tuncfg

da dare sempre prima di avviare Hamachi, questo configura il bridge di rete virtuale per i VPN, anche loro virtuali. Adesso possiamo far partire Hamachi:

hamachi start

e ora dobbiamo loggarci e ottenere così un IP univoco per essere identificati come "peer":

hamachi login

Adesso siamo dentro. Possiamo creare la nostra rete:

hamachi create nome_rete

E dopo il suddetto comando vi verrà chiesta la password che volete dare alla vostra rete, oppure possiamo entrare a far parte di una rete già esistente:

hamachi join nome_rete

Anche in questo caso vi verrà chiesta la password della rete.

Un ulteriore passo da fare sia in caso di creazione che in caso di joining, è rendersi visibili:

hamachi go-online nome_rete

E fatto questo ultimo passo potete godervi in santa pace i privilegi di giocare in una LAN privata, o quelli di condividere file in libertà, comanche tutti gli altri privilegi di una rete locale. :)

Beh, alla fine di tutta questa guida, c'è solo una cosa da dire, e cioè il mio motto... Enjoy the Web! 

La saga del dual-boot: defrag ogni due giorni?

Come forse saprete, avendo letto lo scorso post, ho impiantato a forza sul mio hard drive anche windows, insieme a Linux, rendendo il tutto un bel dual-boot. Nei commenti poi ho detto che avrei potuto fare un rapporto lungo come la Salerno - Reggio Calabria di tutti i problemi che mi ha causato: beh, il momento di stilare un ordinato report è giunto.

Da dove cominciare? Beh, innanzi tutto, due giorni dopo aver installato il mio bel bi-sistema, ho dovuto defraggare. Si, esatto, ho defraggato dopo soli due giorni, poichè Ubuntu era diventata inspiegabilmente una lumaca nell'avvio. Defraggato, risolto. Non mi aspettavo però che dovessi davvero defraggare ogni due giorni. Oggi mi sveglio, partenza regolare, poi avvio un attimo windows, e ci lavoro un po' (tortura!, dopo mi rompo e torno a Linux. Al momento dell'avvio mi accorgo subito dell'effetto lumaca che ha subito, così torno a windows e faccio un defrag (nonostante vi fosse lo 0,00000001% di discontinuità); Ubuntu ritorna veloce come prima. Come faccio sempre quando sono perplesso, chiedo un parere del lettore: ma tutto ciò non è un po' strano?

Forse è dovuto al fatto che windows purtroppo è in /dev/hda1, quindi nel primo settore del disco, dove normalmente c'è Linux.

Dual-Boot!

Cari lettori, quest'oggi è un gran giorno: vi parlo dalla mia box dual-boot :D .

Ebbene, per chi voglia sapere come ho fatto, è stato molto semplice. Mi sono svegliato, stamattina, con un'idea che mi ronzava in testa, e mentre mangiavo il cornetto preparatomi dalla mia fantastica mamma, l'idea ha preso forma; poi mentre trangugiavo il frullato offertomi sempre da mia madre (dovrebbe mettere su una ditta di catering :) ), l'idea si è concretizzata in un "e se formattassi tutto, installassi windoze, e facessi le partizioni Linux con Partition Magic?"

E così è stato. A mezzogiorno, dopo vari esperimenti andati male con PuppyOS per mettere la partizione NTFS "in mezzo al disco", ho dovuto formattare tutto, e partire dalle origini: adesso win è in /dev/hda1, cioè il settore inziale. Stavolta, essendoci una sola partizione, l'installer di XP non ha fatto macelli (anche se il maledetto partizionatore accetta solo partizioni fatte da LUI), e sono riuscito ad installare XP nella prima partizione. Appena partito XP, frenandomi dallo spaccare tutto per quella orrida musichetta (molto meglio il "turutù" di GDM! :D ) ho installato e avviato Partition Magic, che per comodità e per affezione, chiameremo Patrizio (cognome da celibe: Magico). Lì abbiamo avuto un dialogo virtuale che riprodurrò quì:

Bl@ster: Oh Patrì, che racconti?

Patrizio: Niente di che, mi hai installato ora dopo tanto tempo... precisamente da quando ho mosso un braccio per sbaglio e ti ho ranzato via XP a Natale.

Bl@ster: Non preoccuparti, basta che stavolta tu ti concentri e forse eviteremo casini.

Patrizio: Basta che non mi fai fare un reisize, che io li odio...

Bl@ster: No, ho creato la partizione wincozz su misura, apposta per te.

Patrizio: Ti voglio bene, sei il mio migliore amico!

Bl@ster: Dai su, adesso basta coi convenevoli, mi crei una ext3 e una swap, consecutive?

Patrizio: OK, faccio subito... intanto se vuoi da bere serviti pure.

Bl@ster: Rinco, stiamo a casa mia... comunque il thè freddo è nel frigo.

Patrizio: Ah si, dammene un bicchiere, che sennò quà sfascio il drive.

Bl@ster: Vabbè, vado...

*va e torna con il thè*

Patrizio: Ho finito, vedi un po' te poi...

Bl@ster: Lascia tutto così, ci penserà il tuo collega del CD di Ubuntu a fare il resto!

Patrizio: OK, io vado, chiama se serve qualcosa!

Bl@ster: Grazie, ciao!

Finita la chiacchierata col partizionatore, ho messo il CD di Ubuntu e ho avviato l'installer. Con mia grande sorpresasi è installato tutto senza problemi, così ho aggiunto i repo che mi servivano, ho fatto l'aggiornamento di Ubuntu, ed eccomi quà: vivo e vegeto con il mio dual-boot. Ah, la vie...

La scomparsa di Bl@ster ha avuto un motivo

Qualcuno dei miei utenti più fedeli si chiederà perchè non ho postato nulla per un po' dopo l'articolo su OpenArena. Il motivo c'è, ed è più che valido: il CD di XP mi aveva rotto il PC. Il prode lettore si chiederà "ma come è possibile?" Ed io rispondo: è possibile... e per aiutare nella comprensione delle mie eroiche gesta per salvare il salvabile, vi faccio il resoconto della giornata.

La mattina mi sono alzato, mi sono fatto il solito giro sul mio forum e una volta assolti i miei compiti mattutini di Admin, sia quì, che nel forum, e letto come si deve il blogroll, ho re-bootato e inserito il CD di Winzozz, visto che avevo la partizione fat32 libera. Una volta arrivato al partizionamento del disco, mi sono accorto che qualcosa non andava: era indicata una partizione unica con filesystem sconosciuto, invece delle mie solite tre (ext3, fat32, swap). Ho prontamente rifiutato l'installazione, e resettando mi sono accordo che XP mi aveva già levato il label al disco per un ripartizionamento alla windoze. Il tutto con il solo check del disco!!! Allora ho provato a montare un secondo hard drive, ma nulla... e inspiegabilmente il mio BIOS è diventato lento. Ho poi scoperto che era tutto dovuto alla mancanza del lettore floppy, che avevo tolto, e che poi ho rimesso. Ora l'avvio di Ubuntu è un po' lento (contagio del BIOS di prima?) mentre il BIOS è di nuovo una scheggia... anche se credo che dovrò riformattare presto...

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