10 Aug 2007
Visto che cominciavo da tempo ad arrugginirmi con le mie smanazzate di codice (è da quando ho finito il tema della Home che non tocco più una stringa), ho cominciato ad interessarmi ad altro, infatti avrete notato che durante la malattia non ho postato, ma solo perchè ho avuto un blocco riguardo le idee (che ora invece ci sono), e me ne è nata una, malsana ma che ho deciso di portare avanti. Ho visto che tutti i siti più importanti hanno un loro Planet, cioè un aggregatore di feed RSS, che raccoglie i feed di tutti i più importanti sviluppatori. Ho cominciato a interessarmi di Planet, così stamattina ho preso, ho scaricato e ho installato sul server il motore Moonmoon.
Il motore è già fatto, ma comunque per un'estetica più decente si deve editare a mano il file CSS (che è l'unico file estetico), e avere un bel po' di coraggio. Ho modificato un sacco di file del motore per fargli scrivere quello che voglio io nella maniera che voglio io, e modestia a parte è venuta fuori una grafica carina (mancano ancora le immagini, ma si può rimediare). Devo fare le utime modifiche, e in seguito aggregherò al Planet tutti i siti amici della sidebar, più eventuali richieste che dovessero pervenire. Da ricordare che il Planet non è da prendere come un'iniziativa seria, è solo un esperimento che sto facendo con Moonmoon e me stesso... comunque in tutto questo polpettone di post ancora non vi ho dato il link; provvedo subito:
Planet Bl@ster
Visitatelo in molti! Adesso mi fiondo a caccia di blog da aggregare... :D
08 Aug 2007
E niente. Solo un post per segnalare che il maledetto attacco batteriologico nei mie confronti non è finito. Allego foto del sottoscritto che combatte per salvare la pelle.

Io che combatto la malattia. Dite la verità, non sono sexy vestito da cavaliere?
02 Aug 2007
Sempre più spesso, istigando le persone che mi circondano contro Windows per spingerli a mettere su una modesta Linux-Box (com'è successo per esempio al mio amico Jude), sento una frase ripetersi sino alla noia, una frase che però mi ha portato a molte riflessioni:
Ma come, non c'è un solo Linux? Noooo... sono troppi...
infatti il nuovo utente si sente letteralmente spaventato: viene infatti da un mondo dove tutto viene costruito per lui da una sola persona (o azienda); non si deve "andare a scegliere" tutto, fin nei minimi dettagli.
Il newbie, se così vogliamo chiamarlo, è terrorizzato da questa realtà, dove la prima cosa che sente è libertà... ma forse per lui anche troppa. Stessa cosa succede non solo ai nuovi utenti, ma anche ai veterani del ramo commerciale, che continuano ad affidarsi ciecamente a Red Hat, non prendendo minimamente in considerazione altre scelte che farebbero risparmiare un sacco di soldi, e forse risulterebbero molto più valide per certi utilizzi. Tornando però al discorso del nostro niubbo spaventatissimo dalla giungla di distro che si pone intorno a lui: adesso bisogna porsi la fatidica domanda... e cioè: tutta questa libertà, tutta questa pluralità, è un bene, o è un male? Dobbiamo considerare il fatto da molteplici punti di vista: mettiamo il caso che il nostro amico newbie voglia effettivamente installare Linux. Arriviamo a casa sua con il bel CD arancione, si, quello di Ubuntu (che altro?), e lui fa "Ah, finalmente, oggi installo Linux!" Per sentirsi rispondere: "No, tu oggi ti installi Ubuntu." Oppure può darsi che lui già sappia tutto ciò, ma in ogni caso bombarderà noi poveri installatori di domande (ovviamente ad hard disk già formattato) tipo: "Ma ora _nome_di_gioco_famoso_ mi parte su Linux?" E quindi via con l'installazione del dual-boot. Comunque l'unico difetto di un prodotto multifornitore come Linux potrebbe stare nel fatto che se qualche sparuto utente dovesse scaricare un RPM, dopo dovrebbe convertirlo... ma questo non accade quasi mai, visto che i repository delle più note distribuzioni sono sempre stra-forniti. Io in questa strategia (a parte il disorientamento del nuovo utente, che non fa proprio bene all'immagine del prodotto finale) non vedo altro che pregi: si può consigliare la distro più congeniale, oppure la più fornita. Ai nuovi utenti io consiglio sempre Ubuntu: per me è il simbolo perfetto di facilità d'uso, è fornita di tutto quello che serve ad un desktop con tutti i crismi, le release sono sempre puntuali e ha un aggiornamento di versione in versione che è a prova di idiota (o di n00b?). Ad uno che vuole il sistema più stabile del mondo, si consiglia Debian, a un maniaco delle prestazioni Gentoo... a un pazzo che stanno per rinchiudere in manicomio Slackware (non intendo scatenare polemiche, spiegherò poi perchè la penso così su Slackware, e soprattutto, per la gioia di molti, con questa ho avuto un'esperienza diretta). Inoltre è possibile personalizzare la propria distro fino a renderla irriconoscibile, pur mantenendone un core stabile e funzionante... e soprattutto mantenendo un core in grado di ricevere gli aggiornamenti (e che fai, te li scrivi da solo?)! Io, per esempio, ho scelto Ubuntu per le ragioni di cui sopra, e ricevo sempre una marea di aggiornamenti visto che il mio sources.list è una cosa immensa :D
Un altro contro di Linux come prodotto multifornitore è il fatto che, a meno che non siamo utenti "fermi", le distribuzioni tendiamo a provarle un po' tutte... ma questo a me piace: è un simbolo di libertà, poter installare quello che mi è più congeniale. Ad esempio odio la strategia che Microsoft ha verso l'utente: si tende a tenerlo sempre con gli stessi programmi, che alla fine usano tutti, cioè lo squallido Media Player, Internet ExploDer, e tanti altri, che hanno a loro volta alternative libere anche sul sistema più odiato della galassia¹. Adesso passo la palla a tutti i passanti: c'è qualcosa che non ho detto, o qualcosa su cui non siete d'accordo? Beh, i commenti sono quì apposta!
[1]: provate un po' a indovinare di chi si parla... :D
01 Aug 2007
Questa è un'impressione che ho da quando conosco i gentooisti: hanno un modo di fare tutto loro... principalmente acido. Devono sempre fare la battutina pungente; ad esempio sul canale #linux-help mi è successo questo:
(15:51:16) dottorblaster: ragazzi ma io ho sentito in giro di deb di KDE4
(15:51:19) Eigen_KKnull ha abbandonato la stanza (quit: Client closed connection).
(15:51:23) dottorblaster: dove posso reperirli?
(15:51:34) Guest21081 è ora conosciuto come freds
(15:51:42) Karmik: no idea.
(15:51:47) dottorblaster: mah
(15:51:51) Karmik: non uso ne kde ne una distro debian based.
(15:51:57) dottorblaster: e che usi?
(15:52:02) dottorblaster: slackware?
(15:52:02) Karmik: gentoo
(15:52:05) dottorblaster: ah bene
(15:52:13) dottorblaster: una delle mie preferite :)
(15:52:19) Karmik: ..meh
(15:52:29) dottorblaster: volevo provarla ma mi sono frenato all'ultimo
(15:52:31) Karmik: non è un gelato o un arrosto di tacchino
(15:52:33) Karmik: è una distro
(15:52:36) freds è ora conosciuto come Guest63148
(15:52:42) Karmik: usi quella che ti serve
(15:52:58) Karmik: no la preferita, che per altro come fa a essere una delle tue preferite se non l'hai mai provata.
(15:53:13) dottorblaster: Karmik ciò non toglie che uno possa avere dei gusti sulle distro
(15:53:20) dottorblaster: per essempio odio mandriva.
(15:53:27) Karmik: meh.
(15:53:47) Karmik: mi chiedo perchè la gente debba vivere in un film di michael bay.
(15:53:53) dottorblaster: ?
Capite che roba? :D
30 Jul 2007
Questo è un pezzo che gira in rete già da qualche anno, ma data la sua introvabilità, lo rubo a tutti coloro che l'hanno già postato, come Stambec92, e lo incollo quì, in caso qualcuno (io) lo cercasse per la lettura.
Caro diario, giorno 1
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Oggi ho deciso di installare Linux. Non si può essere un vero hacker
se non si usa Linux, e io voglio essere un vero hacker. Soprattutto
per far colpo sulle ragazze. Ho chiesto a quelli che conoscevo ed ho
scoperto che Giovanni usa Linux; stranamente ha gli occhiali spessi, è
sovrappeso, non si lava molto, non si rade e non conosce nessuna
ragazza. Mi aspettavo qualcuno di più figo, con gli occhiali scuri
anche al chiuso e il trench di pelle. Probabilmente si traveste per
non dare nell'occhio. Una doppia vita! Che cosa emozionante diventare
un hacker. Mi ha consigliato la Debian dicendo che è la "distruzione
di Linux" per veri duri. Io sono un duro. Uso il computer da quando
ero piccolo; sempre Macintosh, ma quando uno sa usare un computer, li
sa usare tutti! Pensa: l'hacker di "Indipendence Day" entrava nel
sistema operativo di una nave aliena: figata! Chissà perché si chiama
"distruzione di Linux". Dovrò chiedere. Che nome da duro!
Caro diario, giorno 2
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Giovanni mi ha spiegato oggi che la Debian è una DIS-TRI-BU-ZIO-NE di
GNU/Linux. Non distruzione. Dice che è molto importante che si dica
GNU/Linux, se si dice solo Linux la Microsoft (che dovrei scrivere
Micro$oft o Microsuck, non so perché) prenderà il controllo del
pianeta, provocherà l'Apocalisse, spegnerà il sole, farà piangere Gesù
Bambino e impedirà che ci siano giochi recenti per GNU/Linux. In
questo ordine (di importanza). Giovanni dice che GNU vuoi dire "GNU
Non è Unix", però Linux è Unix e Giovanni dice che è da queste
contraddizioni apparenti che si capisce chi è un vero hacker. Tutti
gli altri sono dei perdenti che si meritano che un Virus spedisca alla
nonna pezzi di E-Mail pornografiche scambiate con la morosa. Io non
posso essere un perdente perché mia nonna è quadriplegica e non sa
usare il computer; oltre tutto, non ho mai avuto la morosa, anche se
ho scritto dei racconti un po' spinti su Kaori della pubblicità del
Philadelphia. Sto già diventando un vero hacker.
Caro diario, giorno 3
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Ho smesso di fare domande a Giovanni, perché il suo travestimento da
non-figo puzza davvero tanto e non riesco a concentrarmi trattenendo
il fiato. Chissà dove si procura il suo "odore di ascella non lavata
da quindici giorni", è DAVVERO realistico. Un altro segreto hacker,
immagino. Ho comprato una rivista con i CD della Debian. Da questa
notte il mondo sarà mio: devo solo installarla, poi sarò un vero
hacker. Nella rivista non ci sono donnine nude: un vero hacker si
eccita con le immagini dei computer nudi (smontati), o con il "codice
sorgente". Ci ho provato, ma ho ancora molto da imparare.
Caro diario, giorno 4
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Non trovo setup.exe nel CD. Sarà rovinato. Domani lo vado a cambiare.
Caro diario, giorno 5
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Non c'è il setup.exe! E' tutto molto semplice: si inserisce il CD a
computer spento, si seleziona da BIOS di boot-are (un modo di dire
inglese che vuoi dire "stivalare", ah! gergo hacker!) da CD, e si
installa. Facilissimo. Ci ho messo solo 3 ore a capirlo. Ora devo solo
scoprire come invocare il BIOS.
Caro diario, giorno 7
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Sono fortunato! Il BIOS nel mio computer si invoca semplicemente
premendo i tasti
CTRL-ALT-SHIFT-CANC-Q-W-E-R-T-Y-1-2-3-4-5
contemporaneamente nei 4 microsecondi in cui avviene il check della
memoria. Pensa che nel computer di uno che conosco è possibile
invocarlo solo nelle notti di luna nuova, dopo la mezzanotte, se si
rimane all'interno d'un pentagramma tracciato per terra col sangue
d'un gallo nero. E' destino che io diventi un hacker.
Caro diario, giorno 8
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Sto installando. Ho aspettato 4 ore che comparisse la schermata
grafica, ma continuo solo a vedere delle scritte. E non compare la
freccetta del mouse. Devo chiedere.
Caro diario, giorno 9
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Le scritte andavano lette! Pensa come sono furbi questi hacker,
nessuno può usare il LORO GNU/Linux se non sa che le scritte vanno
lette. E' un po' come una società segreta.
Caro diario, giorno 10
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Ieri mentre installavo mi è stato chiesto di "partizionare
l'hard-disk". Ho spinto OK quattro o cinque volte e sono andato
avanti. Cosa sono i moduli del kernel? Non so, ne ho scelti alcuni a
caso.
Caro diario, giorno 11
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In solo una settimana ho fatto partire il sistema. Pare che io abbia
cancellato tutto quello che c'era sull'hard disk quando lo ho
partizionato, ma non è grave: c'erano solo le mie mail personali degli
ultimi 3 anni con tutti gli indirizzi (quando sarò un hacker famoso,
si rifaranno vivi tutti) e la copia digitale della dimostrazione
dell'ultimo teorema di Fermat che avevo trovato in soffitta della
nonna, dopo che è morta (non sono andato al funerale perché stavo
installando). Poco male: diventerò un hacker, ed ho la copia cartacea.
Non faccio una doccia da quando ho cominciato, ho la barba un po'
lunga e sto solo mangiando pizza e hamburger. Però sto bene.
Caro diario, giorno 12
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I moduli del kernel non andavano scelti a caso. Pare che io abbia
fatto qualcosa che non va riguardo al modulo per la scheda grafica. Il
monitor è esploso. Poco male: ne ho un altro. Nell'incendio è bruciata
la copia cartacea della dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat.
Non importa, non trattava di Linux. Le mie ferite guariranno in un
mese, nessuno farà caso alle cicatrici quando sarò un hacker figo. Ho
messo su 4 chili: smaltirò poi, ora non ho tempo.
Caro diario, giorno 14
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Ho passato due giorni a scegliere quali programmi installare: l'elenco
ne comprende 6739, con nomi di solito senza vocali come ed, amb,
brlscnb e mvf fncl; di questi, 1356 sono editor di testo! Pare che
servano tutti: gli hacker ne sanno una più del diavolo!
Caro diario, giorno 15
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XF86Config ne sa MOLTE più del diavolo. O forse serve ad evocare il
diavolo stesso, non ho capito bene.
Caro diario, giorno 20
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Finalmente il computer funziona. Meno di tre settimane per sistemarlo:
un record di velocità. Ho dovuto saltare le docce per risparmiare
tempo, ma non ne ho risentito. Certo, non funziona l'audio, la grafica
non va a più di 16 colori a 640*480, il masterizzatore non dà segni di
vita e il cursore si teletrasporta da un angolo all'altro dello
schermo: ma è proprio dalla capacità di affrontare questi piccoli
disagi che si vede il vero hacker. Ora mi connetterò a Internet. Mi
hanno detto che gli altri hacker sono sempre molto disponibili verso
chi vuole imparare. Sono passati i vicini a chiedere dove era il
cadavere.
"Quale cadavere" ho chiesto io.
"C'è odore di cadavere in decomposizione" hanno risposto.
Non capisco. Non sento nessun odore: saranno impazziti? In effetti mi
lanciavano delle occhiate poco rassicuranti.
Caro diario, giorno 21
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Oggi ho provato a connettermi a Internet. Ho un WinModem. Questo è
MALE.
Caro diario, giorno 22
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Oggi ho provato a connettermi a Internet. Qualche cosa è andato
storto, dal nuovo modem vengono rumori strani e un po' irati.
Caro diario, giorno 23
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I rumori strani erano la voce di un cambogiano che rispondeva alle
telefonate. Pare che il suo numero di telefono sia quello usato di
default per la connessione a Internet. Ha detto che, se voglio, mi
legge ad alta voce il giornale, così mi sento nell'autostrada
dell'informazione. Per ora ho declinato. Si chiama Chea Vichea.
Caro diario, giorno 24
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Mi sono connesso! Fino a che non esco dal pentagramma di sangue di
gallo nero, tutto funziona a meraviglia! Mi chiedo cosa succederà
all'alba. Sento degli strani rumori provenire dalla cantina.
Caro diario, giorno 25
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Ho mandato delle mail su Internet chiedendo aiuto per capire meglio.
Ho scritto sulla mailing list Kernel Dev, mi sembra il posto migliore
per trovare degli esperti.
Caro diario, giorno 26
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Chi è RTFM? E quando comincerà ad aiutami? (N.d.W: se nn l'hai capita leggi in fondo alla mail*)
Caro diario, giorno 31 (o forse 52)
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Sono stato multato. Pare che sia vietato bruciare i computer in
terrazzo. Ho detto che dopo tutto era Capodanno, ma mi hanno spiegato
che Capodanno è stato tre settimane fa: devo aver perso il conto dei
giorni. Ora che ho eliminato il computer, sto molto meglio.
Dopo la terza doccia ho sentito i miei vicini di casa urlare "era ora
che riparassero quel tombino, l'aria era proprio irrespirabile!". Ho
comprato un machete per tagliarmi la barba, fino ad ora ho rotto tre
rasoi. Domani parto per la Cambogia, ho ritelefonato a Chea Vichea. Mi
ha trovato un lavoro come bracciante nelle risaie. Non vedo l'ora di
cominciare: ha detto che il computer più vicino è a 5km dal suo
villaggio. Basterà?
* RTFM è un abbreviazione di Read The Fucking Manual, risposta a chi fa
domande troppo stupide o la cui risposta è molto + esauriente nel manuale