28 Oct 2007
Oggi Piplos mi ha fatto notare una cosa strabiliante: il suo pagerank era 5! Viste le sue esclamazioni di gioia mista a stupore, ricordandomi che non lo facevo da tempo, ho controllato anche io il mio pagerank per vedere che cosa usciva. Visto che l'ultimo era stato un bel due, mi aspettavo due, tre al massimo e invece...

*inserire quì nota di stupore*
Non potete immaginare l'infarto quando ho visto ciò... e non potete immaginare le coronarie quando ho visto di essere stato linkato da Pianeta.com!!! (Ebbene si, i mitici creatori del fantomatico "testina"!)
Spero di continuare così, e vista la "recensione" che mi è stata fatta da Pianeta.com, mi sento spronato, perchè voi lettori tirate fuori sempre il meglio di me. Adesso mi scuso, ma torno a meditare sul mio prossimo attentato a Giovanni Venturi.
27 Oct 2007
Oggi, 27 ottobre 2007, si è tenuto nell'università Tor Vergata di Roma, il Linux Day, che come tutti gli anni ha visto protagonisti di alto e basso calibro.
Per iniziare farò un resoconto della mia giornata al Linux Day.
La mattina, alle otto e mezza, mi sono avviato con papà alla guida verso il posto nel quale si sarebbe tenuto l'evento; trascurando quel poco traffico che abbiamo trovato in autostrada, verso le nove e mezza / nove e quaranta ci siamo trovati ad essere arrivati, attraversate non poche peripezie: la sede dell'evento infatti era nella facoltà di Ingegneria, la quale è un po' "annidata" dentro Tor Vergata.
Arrivati, abbiamo firmato il "Guestbook" all'ingresso e ci siamo seduti a leggere il programma della giornata, con scritti i vari talk: è stato così che alzando lo sguardo ho visto Falling che mi guardava con aria malvagia (non è vero, mi guardava e basta). Una volta sbrigati i consueti convenevoli, e superata la fase da Maria De Filippi, ci siamo diretti verso i talk e abbiamo visto che uno dei relatori era Andrea Sterbini, un suo ex-professore di università, così trascinati da lui abbiamo seguito dalle ore dieci alle ore undici "Il Wiki: la scatola di lego del web".
Dopo l'interessante talk sui Wiki, che forse è andato un po' per le lunghe, volevamo inserirci a "Extreme Programming", ma dato che era già iniziato non abbiamo voluto nè disturbare, nè iniziare da metà, così abbiamo seguito "Alla scoperta i KDE 3.5 e KDE 4". Giovanni Venturi ha preso l'argomento molto alla larga, infatti è partito dagli elementi costitutivi di un PC (hardware, software ecc.) per poi andare a prendere una piega che non ho apprezzato molto, infatti diceva continuamente (e alcune volte anche in falsità) che questo e quello su GNOME non ci sono. Capirete ovviamente che uno GNOMEr come me può sentirsi leggermente irritato da questo atteggiamento, ma tralasciando il comportamento un po' da "fanboy" di Venturi il talk è stato interessante: ha ripercorso a grandi linee tutta la storia di KDE fino ad oggi ed ha mostrato qualche screenshot di KDE 4 con annesse differenze dal 3.5. Da notare che in tutto ciò Falling s'è alzato e se n'è andato :D
Dopo il talk su KDE, siamo andati io, Falling e la masnada al bar di Scienze Matematiche, e abbiamo così passato la terza ora in pace a schiattare di caldo su una panchina, a parlare del più e del meno. Trascorsa la terza ora del Linux Day Falling e i suoi amici (molto simpatici anche loro) se ne sono andati, mentre io sono ritornato alle aule e dopo un pranzo frugale mi sono messo a parlare con la gente che era all'Install Fest. Dopo un interessante colloquio su Arch e Ubuntu, siamo stati intervistati, io, papà, e alcuni dell'Install Fest, da una giovane donna. Quando sarà online il filmato lo posterò sicuramente, visto che all'interno è presente una cruenta discussione tra due presenti su quale linguaggio di programmazione insegni di più.
Dopo i momenti esilaranti all'Install Fest, ho seguito l'interessantissimo talk di Antonio Doldo intitolato "Gestione di macchine virtuali con VMware server", e una volta conclusosi questo ho preso la strada di casa.
Devo dire che questo Linux Day mi ha veramente divertito, soprattutto quando Falling mi ha fatto notare il "solitario" tizio del banchetto di TopoLinux :D
Che devo dire... all'anno prossimo!
Aggiornamento: Mi sono poi chiarito nei commenti con Giovanni Venturi su quasi tutti gli aspetti del talk, e devo ammettere che avevo frainteso il suo atteggiamento, infatti con alcune cose si riferiva a Windows. Chiedo scusa per l'errore commesso.
25 Oct 2007
Sto, come già sapete, sperimentando la potenza di Arch Linux, la distribuzione che non deve chiedere mai (chiedo venia).
Adesso il mio sentiero è, anzichè ad un bivio, addirittura ad un trivio! Cioè mi trovo preso tra tre distribuzioni, che amo in egual misura, ma che voglio esplorare bene a fondo una per una: il problema risiede appunto proprio quì. Da chi comincio? Tosta decisione, che credo sia comunque da imputare alla vicinanza del Linux-Day e alla mia voglia di scoperta. Vediamo comunque insieme cosa apprezzo e cosa odio di questo trittico divino.
Ubuntu: Dopo la mia Mandriva, Ubuntu è diventata colei con cui ho mosso i primi passi: mi ricordo ancora quando ho dato per la prima volta il fatidico sudo dhclient eth1 per vedere se la penna wifi funzionava davvero (ed è giunta al funzionamento con Gutsy!), ricordo ancora la guida che seguii per avere Compiz, Beryl, qualunque porcata grafica, bastava che funzionasse. E ricordo ancora quando, in un aggiornamento suicida, ho spappolato tutto. Mi vengono quasi le lacrime agli occhi constatando quanto ho imparato su Ubuntu, pur disponendo di tool che mi seguivano passo per passo, andando sempre a cercare il cavillo nei file. Ma ora è tutto diverso... vuole fare tutto lei, anche quando non ce ne sarebbe il bisogno, ed è diventata mastodontica con degli effetti che poi, in fin dei conti, non è che servano tanto.
Arch: La nuova bimba in casa Bl@ster, una volta presa confidenza non mi sono staccato più. Ho approfondito tutto quello che avevo imparato con Ubuntu, fino anche alle piccole cose; certo, ancora non ho compilato il mio custom kernel, nè ne sto sviluppando uno mio, ma la trovo veramente fantastica, soprattutto come politica: non vi sono scelte predefinite, e i programmi sono tutti unbranded, come mamma li ha fatti. Tuttavia trovo scomodissimi i caratteri (e non la considero cosa da poco), visto che l'antialiasing lascia un po' a desiderare, e Firefox non essendo brandizzato certe volte fa le bizze. Un amore a primo tasto, che tuttavia metterò un attimo da parte per riprendere in mano...
Debian: L'ho provata una sola volta, e mi ha lasciato stupito, tuttavia l'ho gentilmente scostata per lasciare il posto ad Ubuntu. Adesso considero i tempi maturi per tentare di nuovo (apt-get install sudo).
24 Oct 2007
Ebbene, ho il consenso genitoriale (pura formalità...) per andare questo sabato al Linux-Day a Roma. Si terrà in via della Ricerca Scientifica, 1 all'Università di Tor Vergata; spero di vedervi in molti!
P.S.: ci sarà anche lui...
21 Oct 2007
Ebbene si, ormai lo sapranno quasi tutti i lettori, ma voglio rengerlo pubblico lo stesso: sto usando stabilmente dall'installazione Arch Linux.
Che cosa trovo di brutto? Cosa trovo di bello? Facile: di brutto nulla, di bello tutto; innanzi tutto devo dire che sono rimasto affascinato dalla modularità del sistema non appena installato: Pacman è il secondo gestore di pacchetti più interessante e funzionale della mia vita (APT è il primo), e anche il suo figliozzo Yaourt non è male. Devo dire che il primo impatto con la distribuzione mi ha spaventato un tantino, ma forse sono stato idiota io ad installare solo la categoria "base" dei pacchetti... ma alla fine di tutto il sistema era molto pulito: talmente pulito da mostrarmisi nudo come mamma l'ha fatto. E cioè boot testuale e tty :D
Il giorno dopo, non appena tornato da scuola, ho installato X (mezz'ora per configurarlo bene...) e gnome, che in Arch è splittato in due pacchetti: gnome e gnome-extra; una volta fatto ciò, AAARGGH! Font senza antialiasing, ovviamente: e giù di terminale, pacman e yaourt per rimediare. Ovviamente Sans rende da schifo su Arch che non patcha nulla (cosa che amo), così installo i Liberation e... paradiso: antialiasing ai massimi livelli e resa da paura. Poi è il turno del mount automatico: ci metto un po' per capire che oltre ad installare e aggiungere ai daemons hal, fam e compagnia bella, devo rivedere i gruppi di cui faccio parte e aggiungere il mio utente ai gruppi optical e removable (mi pare fossero questi). Infine mi occupo della parte audio/video: installo codec a rotta di collo e finalmente posso dichiarare di avere una box usabile. Mi sto divertendo molto con Arch, e spero che chi prende spunto da questo post provi altrettanto: adesso me ne scappo a provare il kernel 2.6.23, che è entrato in core oggi.