15 Jan 2008
Mi è stata inviata la recensione fatta dal responsabile delle pubblicazioni riguardanti Linux su GiadaNet, ottimo portale, trattante KDE4. In realtà io non ne parlo perchè la cosa non mi appassiona, essendo io utente GNOME, ma sto documentandomi a fondo poichè se, un giorno, decidessi di recensirlo o provarlo, saprò così dove scavare.
Ma andiamo a leggere l'incipit (se volete leggerla per intero c'è il link) di questa recensione fatta da GiadaNet:
KDE 4.0: primo contatto
Da circa tre giorni ho istallato KDE4 sulla mia SUSE 10.3 ed ho avuto subito la sensazione di trovarmi in un "Desktop Environment" senza precedenti sia per ciò che concerne il suo layout sia per l'eleganza che esso esprime grazie al migliore funzionamento di superKaramba e alla presenza dei plasmoidi.
Qualcuno qualche tempo fa disse che il team di sviluppo di KDE metteva, come si suole dire "le mani avanti" su alcuni problemi, ma a mio avviso è anche giusto, del resto in tre giorni il mio sistema ha aggiornato 3 volte il DE per cui lo sviluppo procede a pieno ritmo anche dopo il rilascio della versione stabile.
Le prime impressioni sono positive anche se non ho capito ancora bene come funziona alcune parti di questo innovativo ambiente desktop (forse perché troppo abituato con la 3.5.8) ma per questo basta qualche tempo per carburare.
Per approfondimento:
http://www.giadanet.it//index</wbr>.php?option=com_content&task</wbr>=view&id=329&Itemid=209
Un parere positivo, il suo, contro una massa di malcontento e negatività. Aspetteremo :)
14 Jan 2008
Suona un po' da spaghetti western, il titolo, ed eccomi tornare alla carica dopo settimane di silenzio in quanto sono stato colpito da pigrizia più impegni vari: vado subito al punto nel paragrafo sottostante.
Già da tempo ogni linuxiano DOC si sta chiedendo dove caspita sono finiti i leggendari quanto osannati dieci milioni di euro stanziati dal Ministro Nicolais per il software libero; non se n'è vista infatti nemmeno l'ombra. Dunque delle intelligentissime persone hanno pensato bene di scrivere una lettera aperta, che cito per intero, e che si trova a questo indirizzo:
Roma - Alla cortese attenzione di:
Luigi Nicolais
Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione
Via Isonzo, 21/b - 00198 ROMA
Beatrice Magnolfi
Sottosegretario per le Riforme e le Innovazioni nella P.A.
Via Isonzo, 21/b - 00198 ROMA
Egregio Sig. Ministro,
Lei è ben consapevole del fatto che il futuro del nostro paese e più in generale dell'Europa non può più prescindere da un utilizzo consapevole e maturo delle nuove tecnologie. In questo quadro il ruolo dell'informatica, che costituisce l'infrastruttura portante di realtà pubbliche e private, è fondamentale.
Nel corso degli ultimi anni diverse regioni italiane hanno promosso ed approvato leggi che favoriscono l'adozione di soluzioni informatiche basate su codice a sorgente aperto, ma è con la legge n. 296 del 23 dicembre 2006, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", che lo Stato italiano privilegia per la prima volta tali soluzioni.
892.(Contributo per la realizzazione dei progetti per la società dell'informazione)
Al fine di estendere e sostenere in tutto il territorio nazionale la realizzazione di progetti per la società dell'informazione, è autorizzata una spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Con decreto di natura non regolamentare, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali per gli interventi relativi alle regioni e agli enti locali, individua le azioni da realizzare sul territorio nazionale, le aree destinatarie della sperimentazione e le modalità operative e di gestione di tali progetti.
895.(Priorità dei progetti da finanziare) Nella valutazione dei progetti da finanziare, di cui al comma 892, è data priorità a quelli che utilizzano o sviluppano applicazioni software a codice aperto. I codici sorgente, gli eseguibili e la documentazione dei software sviluppati sono mantenuti in un ambiente di sviluppo cooperativo, situato in un web individuato dal Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione al fine di poter essere visibili e riutilizzabili.
Concordiamo con la Senatrice Magnolfi che in proposito ha dichiarato:
"Il fine è quello di sostenere la crescita di un'industria del software italiana in grado di competere con le grandi multinazionali, ma alimentando al contempo lo sviluppo locale nei territori. Si tratta di un settore in espansione formato da un arcipelago di piccole imprese, quasi sempre gestite da giovani, e capace di infondere al mercato un forte contenuto di innovazione e creatività."
Il Web 2.0, One Laptop Per Child ed il nuovissimo eeePC sono solo tre esempi di come nel panorama internazionale l'offerta di tecnologia e servizi basati su codice a sorgente aperto sia in evoluzione, ed i fondi previsti dalla legge finanziaria possono contribuire a farci entrare a pieno titolo in questo panorama, realizzando e industrializzando soluzioni per la Pubblica Amministrazione.
Con questa lettera la ringraziamo per aver dimostrato sensibilità per questi temi e le chiediamo di adoperarsi a che gli articoli 892 e 895 della legge finanziaria vengano onorati.
È possibile che siano già stati impegnati e in tal caso le chiederemmo di farci sapere come siano stati spesi i primi 10 milioni di euro previsti per il 2007.
Nel caso non fossero ancora stati impegnati le chiederemmo di farci sapere se e come lo saranno e in quali tempi.
L'Italia può assumere una posizione di leadership nell'ambito della produzione ed erogazione di servizi e soluzioni basate su codice a sorgente aperto per il mercato della Pubblica Amministrazione, e questi fondi potrebbero creare i presupposti tecnici ed imprenditoriali affinché le nostre imprese possano commercializzarle anche all'estero.
In attesa di un suo cortese riscontro, restiamo a disposizione e cogliamo l'occasione per porgere i nostri più cordiali saluti,
[seguono firme]
Invito dunque, come ha fatto il buon imu, a firmare anche voi la lettera aperta e a pubblicizzarla ulteriormente, se avete un blog, un forum, un canale IRC o comunicate mentalmente con qualsivoglia forma di vita extraterrestre.
Nella speranza che qualcosa ci venga dato.
02 Jan 2008
Avendo da circa due settimane preso il consueto Linux Magazine, dove ho trovato una interessante recensione di Fedora 8 Werewolf, ho deciso di provarla, dato che nel DVD Double Side c'era anche lei, pronta ad essere installata.

Mi sono detto: "Mah, un lato del DVD tutto dedicato a lei, vediamo se è effettivamente all'altezza delle aspettative.
Ho inserito così il DVD nel lettore, dal lato di Fedora (aehm, sull'altro lato c'è Gutsy), e ho eseguito un reboot. Prontissimo si è presentato così Anaconda, il pluripremiato installer di Red Hat, ed ho inziato l'installazione. Il processo è stato molto rapido, e non ho trovato punti deboli nell'installazione: al reboot però ne ho trovati, eccome.
Mi dice "Installazione completata, rebootto?"
"Certo!" Rispondo io, andando a premere l'apposito pulsante reso affascinante dal nuovo stile GTK, Nodoka.
Al boot, scorgo che c'è un bel framebuffer, complimenti ai look manager di Fedora (anche per Nodoka e Infinity!), do invio sulla apposita voce di Fedora, e tutto sembra procedere per il meglio, quando...
Uncompressing Linux... Ok, booting the kernel.
Direte, cosa c'è di male, il mio sistema lo fa ogni volta. E anche io ho pensato così all'inizio... un minuto, due minuti... questo il mio sistema non lo fa ogni volta. A due minuti e passa finalmente si sblocca il boot (ho controllato, me lo fa ogni volta), e prosegue.
Il GDM è fantastico, il tema Infinity lo rende qualcosa di spettacolare; una volta inseriti username e password, si presenta un'interfaccia Gnome un pochino lenta, ma molto bella grazie a Nodoka, dopodichè rabbrividisco aprendo Firefox, che si presenta con dei caratteri piccolissimi.
A questo punto ricevo un'elegante notifica: ci sono aggiornamenti disponibili (circa una novantina); clicko sull'icona nella tray, e si apre (arrancando) Pup, il gestore degli aggiornamenti. Dopo aver sfogliato cosa mi propongono gli chef (abitudine presa con Debian Sid), vado avanti. E quì comincia la vera attesa: due ore dopo il mio sistema è aggiornato. Al reboot si ripresenta il blocco intestinale, e Gnome si avvia un filo più velocemente.Dopo aver fatto un giro tra gli strumenti di sistema, stilo questo giudizio.
Fedora 8. Per molti una garanzia, per me l'inferno. Al boot la sua lentezza è impressionante, e Gnome non contribuisce; un altro contro è la lentezza di Yum e delle sue interfacce grafiche. Punti di forza invece sono, oltre al nuovo engine Nodoka, il tema di GDM, Infinity e una serie di strumenti ereditati da Red Hat per la configurazione del sistema; inoltre è presente PulseAudio, ma personalmente non è che me ne importi più di tanto. Anche se Fedora è una distro principalmente orientata a chi di Linux non sa moltissimo, comunque non mi sento di consigliarla al posto di Ubuntu. La piccola di Canonical infatti si è dimostrata, almeno con me, molto reattiva e agile, al contrario dell'elefantessa "concorrente".
01 Jan 2008
Nessun crash rilevante, per ora: sembra che il team di Ubuntu sia rinsavito tutto d'un tratto, levando quell'obrobrio di sfondo che c'era prima e inserendo solamente quello "terroso", scelta, in Gutsy, alternativa allo yogurt marrone.

Come potete vedere, il monitor di sistema presenta una leggera obesità, ma svolge bene il suo lavoro, mostrando uno Gnome 2.21 all'avanguardia, il rilascio (prova inconfutabile che non mento), ed il kernel, un bel 2.6.24.
Tracker è stato arricchito inoltre di una infernale applet che tiene sotto controllo l'indicizzazione; futile dire che subito dopo aver fatto partire Hardy, sono andato a disinstallare l'indicizzatore :)
In finale, debbo dire che i crash sono stati irrilevanti (credo che avesse dato di matto proprio l'applet per segnalarli), e credo, dopo questo breve test, che a parte elementi infamanti come il suddetto Tracker (disattivatelo!), la release stia venendo su più che bene. Che dire allora, se non: alla prossima, Ubuntu!
01 Jan 2008
Ebbene, questa mattina, svegliatomi molto tardi, avevo bisogno di uno stimolo per proseguire la seconda parte delle vacanze in pieno clima di testing, così ho pensato... cosa c'è di meglio di una Ubuntu aggiornata al ramo Unstable?
Dunque ho preso la mia Ubuntu Gutsy installata qualche giorno fa per divertimento e...

Modificando il sources.list a dovere, ho poi dato un bel dist-upgrade per vedere che aria tira lassù, dove volano gli aironi.
Stay tuned! Vi informerò quando avrò finito di upgradare e avrò fatto i primi test :D