22 Jan 2008
Eh si, parlo proprio del famoso foglio di calcolo del set OpenOffice.org; perchè mandarlo a rogo? Semplice. Ieri ho sostenuto i miei esami ECDL e uno dei moduli era proprio il quarto: Fogli Elettronici.
Resoconto: sono arrivato a scuola alla solita ora, ho ascoltato le solite noiosissime lezioni, ho mangiato la solita noiosissima pizza, e finalmente è arrivata l'ora. Come, Andrea è imbottigliato nel traffico? Va beh, arriverà prima o poi. Alle cinque, tre ore dopo, Andrea è arrivato da tre ore quando tocca a me: lui ha avuto un server BSD da settare, mentre io ho avuto cinque ore di scuola pesanti come un carro armato; siamo tutti e due incavolati come bestie, quando clicko sulla famigerata scritta
OpenOffice.org 2.0
ed inizio il mio esame di Writer (Elaborazione Testi). Piano piano, lemme lemme, comincio la scalata alle trentasei domande, con molta calma: scopro che alcune sono difficili, come per esempio impostare la sillabazione automatica (e per uno che non ha frequentato le lezioni causa varicella la cosa non è molto facile), ma altre sono banalmente semplici, di quelle "salva il testo con il nome tizio nella cartella sempronio". Concludo il mio esame, abbattuto visto che alcune domande mi hanno mandato completamente nel pallone, e passo così al modulo 4, riguardante Calc (Fogli Elettronici).
Le prime domande sono del tipo facile, come un banale "salva con nome", ma arrivato circa alla ventesima domanda, il software mi chiede di fare delle cose assurde. Per fare un paragone con il genere fantasy, è come combattere un Drago con un pugnale smussato.
Procedo, tra le insidie di Calc, e mi destreggio tra domande assurde, come stampare un numero limitato di pagine (gli sviluppatori l'hanno nascosta bene, l'opzione), o visualizzare i risultati di una mostruosa addizione in ordine crescente, oppure formule SE che, se non si sa programmare, sono molto ostiche.
Arrivo, infine, all'ultima domanda che mi chiede di stampare il foglio; concludo l'esame e corro dal professor Fornari a farmi riferire gli esiti dell'esame:
Complimenti, Word su Linux 91.... Excel no.
Al che io:
Professore, controlli bene.
Sentendomi rispondere ancora negativamente, controllo di persona: ero convinto di aver fatto un esame dignitoso... e infatti lo avrei passato, se non fosse stato per due risposte errate.
Quindi, tornato a casa, mi consolo pensando che se fossi andato alle lezioni, e non avessi avuto la varicella, a quest'ora sulla mia Skills Card ci sarebbe un modulo in più. Non importa: tenterò in seguito.
20 Jan 2008
Beh, vi sarete certamente accorti che in questo periodo le notizie non sono poi molte, e quello che si scrive è di argomento puramente tecnico e opinionistico: non ci sono più (anche se c'è chi ancora le propina in tutte le salse) le guide all'installazione di KDE4 o simili sciccherie, e resta solo, tra le prove, una grande quantità di tempo che, se non viene speso a studiare o a lavorare, viene speso uscendo con amici e perchè no... con una bella partita ad OpenArena. È giustappunto dell'ultima alternativa che parlo, e vengo alla domanda: c'è qualcuno, tra i lettori, che ha un server OpenArena, sul quale ospitare le scorribande della gente di LSIRC?
Beh, fatevi sentire!
In realtà esisterebbero alternative molto meno invasive, come Hamachi od OpenVPN, ma il fatto è che provando con edo947 ed ubu4ever, i test non hanno dato i risultati sperati, quindi sorge la "necessità" di un server vero e proprio.
17 Jan 2008
Come segnala ancora una volta GiadaNet, è uscita la prima Alpha di OpenSUSE 11; ma vediamo nel dettaglio cosa riferisce il portale:
"Rilasciata openSUSE 11 Alpha 1
Rilasciata openSUSE 11 Alpha 1, ecco pronto il secondo step del lungo sviluppo che la nuova versione dovrà attraversare.
Il Team di sviluppo openSUSE, come al solito, si affida agli utenti coraggiosi che, nell'uso di questa nuova versione alpha, ne spulcino eventuali bug da segnalare e risolvere.
L'aiuto fornito dagli utenti è fondamentale perché permette un test che va oltre il Team di sviluppo, infatti, essa, nelle mani degli utenti, siano essi esperti o no, viene fatta girare su ogni tipo di macchina con le più svariate combinazioni di hardware e sotto i più svariati carichi di lavoro."
Io continuo a rimanere fedele a deb e tgz, aborro gli rpm :D
Non so voi.
15 Jan 2008
Mi è stata inviata la recensione fatta dal responsabile delle pubblicazioni riguardanti Linux su GiadaNet, ottimo portale, trattante KDE4. In realtà io non ne parlo perchè la cosa non mi appassiona, essendo io utente GNOME, ma sto documentandomi a fondo poichè se, un giorno, decidessi di recensirlo o provarlo, saprò così dove scavare.
Ma andiamo a leggere l'incipit (se volete leggerla per intero c'è il link) di questa recensione fatta da GiadaNet:
KDE 4.0: primo contatto
Da circa tre giorni ho istallato KDE4 sulla mia SUSE 10.3 ed ho avuto subito la sensazione di trovarmi in un "Desktop Environment" senza precedenti sia per ciò che concerne il suo layout sia per l'eleganza che esso esprime grazie al migliore funzionamento di superKaramba e alla presenza dei plasmoidi.
Qualcuno qualche tempo fa disse che il team di sviluppo di KDE metteva, come si suole dire "le mani avanti" su alcuni problemi, ma a mio avviso è anche giusto, del resto in tre giorni il mio sistema ha aggiornato 3 volte il DE per cui lo sviluppo procede a pieno ritmo anche dopo il rilascio della versione stabile.
Le prime impressioni sono positive anche se non ho capito ancora bene come funziona alcune parti di questo innovativo ambiente desktop (forse perché troppo abituato con la 3.5.8) ma per questo basta qualche tempo per carburare.
Per approfondimento:
http://www.giadanet.it//index</wbr>.php?option=com_content&task</wbr>=view&id=329&Itemid=209
Un parere positivo, il suo, contro una massa di malcontento e negatività. Aspetteremo :)
14 Jan 2008
Suona un po' da spaghetti western, il titolo, ed eccomi tornare alla carica dopo settimane di silenzio in quanto sono stato colpito da pigrizia più impegni vari: vado subito al punto nel paragrafo sottostante.
Già da tempo ogni linuxiano DOC si sta chiedendo dove caspita sono finiti i leggendari quanto osannati dieci milioni di euro stanziati dal Ministro Nicolais per il software libero; non se n'è vista infatti nemmeno l'ombra. Dunque delle intelligentissime persone hanno pensato bene di scrivere una lettera aperta, che cito per intero, e che si trova a questo indirizzo:
Roma - Alla cortese attenzione di:
Luigi Nicolais
Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione
Via Isonzo, 21/b - 00198 ROMA
Beatrice Magnolfi
Sottosegretario per le Riforme e le Innovazioni nella P.A.
Via Isonzo, 21/b - 00198 ROMA
Egregio Sig. Ministro,
Lei è ben consapevole del fatto che il futuro del nostro paese e più in generale dell'Europa non può più prescindere da un utilizzo consapevole e maturo delle nuove tecnologie. In questo quadro il ruolo dell'informatica, che costituisce l'infrastruttura portante di realtà pubbliche e private, è fondamentale.
Nel corso degli ultimi anni diverse regioni italiane hanno promosso ed approvato leggi che favoriscono l'adozione di soluzioni informatiche basate su codice a sorgente aperto, ma è con la legge n. 296 del 23 dicembre 2006, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato", che lo Stato italiano privilegia per la prima volta tali soluzioni.
892.(Contributo per la realizzazione dei progetti per la società dell'informazione)
Al fine di estendere e sostenere in tutto il territorio nazionale la realizzazione di progetti per la società dell'informazione, è autorizzata una spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Con decreto di natura non regolamentare, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali per gli interventi relativi alle regioni e agli enti locali, individua le azioni da realizzare sul territorio nazionale, le aree destinatarie della sperimentazione e le modalità operative e di gestione di tali progetti.
895.(Priorità dei progetti da finanziare) Nella valutazione dei progetti da finanziare, di cui al comma 892, è data priorità a quelli che utilizzano o sviluppano applicazioni software a codice aperto. I codici sorgente, gli eseguibili e la documentazione dei software sviluppati sono mantenuti in un ambiente di sviluppo cooperativo, situato in un web individuato dal Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione al fine di poter essere visibili e riutilizzabili.
Concordiamo con la Senatrice Magnolfi che in proposito ha dichiarato:
"Il fine è quello di sostenere la crescita di un'industria del software italiana in grado di competere con le grandi multinazionali, ma alimentando al contempo lo sviluppo locale nei territori. Si tratta di un settore in espansione formato da un arcipelago di piccole imprese, quasi sempre gestite da giovani, e capace di infondere al mercato un forte contenuto di innovazione e creatività."
Il Web 2.0, One Laptop Per Child ed il nuovissimo eeePC sono solo tre esempi di come nel panorama internazionale l'offerta di tecnologia e servizi basati su codice a sorgente aperto sia in evoluzione, ed i fondi previsti dalla legge finanziaria possono contribuire a farci entrare a pieno titolo in questo panorama, realizzando e industrializzando soluzioni per la Pubblica Amministrazione.
Con questa lettera la ringraziamo per aver dimostrato sensibilità per questi temi e le chiediamo di adoperarsi a che gli articoli 892 e 895 della legge finanziaria vengano onorati.
È possibile che siano già stati impegnati e in tal caso le chiederemmo di farci sapere come siano stati spesi i primi 10 milioni di euro previsti per il 2007.
Nel caso non fossero ancora stati impegnati le chiederemmo di farci sapere se e come lo saranno e in quali tempi.
L'Italia può assumere una posizione di leadership nell'ambito della produzione ed erogazione di servizi e soluzioni basate su codice a sorgente aperto per il mercato della Pubblica Amministrazione, e questi fondi potrebbero creare i presupposti tecnici ed imprenditoriali affinché le nostre imprese possano commercializzarle anche all'estero.
In attesa di un suo cortese riscontro, restiamo a disposizione e cogliamo l'occasione per porgere i nostri più cordiali saluti,
[seguono firme]
Invito dunque, come ha fatto il buon imu, a firmare anche voi la lettera aperta e a pubblicizzarla ulteriormente, se avete un blog, un forum, un canale IRC o comunicate mentalmente con qualsivoglia forma di vita extraterrestre.
Nella speranza che qualcosa ci venga dato.