Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Brain F(uck)AQs

Avrete letto ormai tutti del ritorno di Kolivas annunciato da me e non solo, ma forse non vi siete documentati abbastanza da leggere le FAQ riguardanti il nuovo patchset sviluppato dal nostro kernel hacker preferito, che tornando in grande stile non ha perso occasione per sbeffeggiare chi lo ha preso in giro buttando alle ortiche il suo lavoro.

Infatti, ogni riga delle sue FAQ è pregna del rancore che serba verso gli sviluppatori del kernel Linux, e tale rancore, trasformato in battutine e frecciatine quantomai azzeccate, mi ha fatto rotolare a terra per dei minuti, ridendo di gusto.

Per prima cosa cominciamo dal perchè ha scelto questo nome.

Perchè "Brain Fuck"?

Perchè non prende in considerazione nulla di ciò che conosciamo riguardo il design di uno scheduler moderno secondo il criterio di scalabilità.
Perchè è ridicolmente semplice.
Perchè fa le cose così ridicolmente bene riguardo ciò che deve fare, pur essendo così semplice.
Perchè è disegnato in un modo secondo cui la mainline non sarebbe mai interessata nell'adottarlo, che è appunto come piace a me.
Perchè farà alzare le persone in piedi e accorgersi di cosa non va nel progetto attuale.
Perchè la fa finita con la storia di uno scheduler che va bene per tutti i processi, e mostra che le cose possono andare benissimo con uno scheduler progettato per uno scopo specifico. Non voglio usare un rullo compressore per rompere le noccioline.
Perchè attualmente più CPU significano latenze migliori.
Perchè devo essere bacato in testa per pensare di lavorarci ancora.
Penserò a qualche altro perchè più tardi.

E già qui traspare il voler mettere in ridicolo chi lavora sulla mainline :D

Poi va avanti spiegando tecnicamente alcuni punti ostici dello sviluppo e alcune features particolari. Dopodichè entra nel vivo:

Processori multicore?

Beh, questa è la cosa che BFS fa meglio.

Uno scheduler progettato appositamente per PC moderni, in barba a Stallman e il suo medioevo informatico, e in barba a tutti gli sviluppatori del kernel che mantengono ancora il modulo per il token ring, per dirne una.

Ma continua con le sue battute non tanto bonarie, regalandoci attimi di ilarità:

Pensi di spingere mai per l'integrazione di questo scheduler nella mainline?

LOL.

No, veramente, lo farai?

LOL.

Dai, sul serio, lo farai mai?

No. Sarebbero pazzi ad integrare questo scheduler, se non altro perchè non scalerebbe fino alle loro macchine con 4096 CPU. L'unica via è riscriverlo per lavorare in quel modo, o avere più scheduler nel kernel. Non voglio fare il primo arrivato, nè la mainline vuole essere l'ultima. D'altra parte, sono un cattivo maintainer, cosa che ha senso dal momento che per qualche ragione sembra che io voglia avere una carriera, una vita, mettere su famiglia con dei bambini, avere degli hobby, tutte cose che non hanno a che fare con Linux.

Dopo aver letto queste FAQ, e l'amarezza di uno che ha dato tantissimo al kernel, ed è stato solo calciato via come una mela marcia, ho quasi pianto.

Ripeto, come ho fatto nello scorso post, che Con ha tutto il mio tifo perchè faccia vedere al mondo di cosa è capace lui, e quali mancanze abbia il kernel Linux. Così magari, forse, gli sviluppatori del kernel decideranno che il metodo di Con non è tanto male, e forse è ora di dare una svecchiata a Linux. :)

Con Kolivas 2 - il Ritorno e la Vendetta :D

È lui.

È tornato.

Mangerà le anime di chi gli ha datto torto quando invece aveva ragione. Quando si era spaccato per creare uno scheduler ottimo ed è stato sorpassato dal primo arrivato. Ha già dato alle stampe le sue dichiarazioni furenti, dicendo anche che non spingerà per far entrare il nuovo scheduler che ha scritto nella mainline.

Si, perchè Lui ha scritto un nuovo scheduler. E non avrà pace finchè non avrà mietuto tutte le vittime di cui ha bisogno per nutrirsi. Come quali vittime? I vostri PC naturalmente.

Il suo nuovo scheduler dicono che spacchi.

Si è pronunciato riguardo lo scheduling, dicendo che sarebbe meglio concentrarsi su uno scheduler per i desktop, ed uno per i server; in linea di massima sono d'accordo con lui.

È sempre stato il mio kernel hacker preferito, Con Kolivas, e, come molti, gioisco e applaudo al suo ritorno. Un ritorno in grande stile.

Arch Linux maintenance, ROTFL ancora una volta :)

È inutile, ho già scritto ripetutamente quanto adori la distribuzione, in virtù del suo staff e della sua comunità.

Solo loro riescono a trasformare un'occasione triste come quella di una manutenzione forzata a causa di un cracker idiota, in un'occasione ridareccia e lollosa come non mai ;)

Grandissimi come sempre :D

Un'altra macchina Linux in casa: Compaq Presario CQ61

Ieri, essendo mia sorella sommersa dai virus fino al collo, nel suo ambiente ormai divenuto predefinito, ossia quello offerto da Windows 7, è successo quello che, sinceramente, un po' speravo. Ossia la famiglia, soprattutto la mamma che condivide il PC con la mia sorellina, si è rivoltata. Mio padre, mia madre, hanno iniziato la loro opera di evangelizzazione sul free software, convincendola finalmente a dare un'altra chance al Pinguino.

Così, mi sono armato di un po' di pazienza, e fatti i backup del caso, ho distrutto per ricostruire. Rase al suolo le partizioni (tre?) create automaticamente da Windows, ho creato la solita root in EXT3 con swap correlato, installandovi subito dentro il sistema di casa Canonical. Al reboot, prima di installare alcunchè, ho aggiornato tutto quello che c'era da aggiornare; nessun problema, addirittura la scheda wifi ha funzionato al primo avvio senza intoppi, consentendomi di connettermi alla rete casalinga senza sforzo, e aggiornare senza portare cavi in giro per tutta la casa; successivamente, al reboot, ho voluto vedere se c'erano driver proprietari da installare, e nonostante la presenza di una scheda video nVidia, il gestore dei driver ha fatto un po' come gli pareva, mostrandomi solo i driver madwifi per la scheda Atheros che funzionava già alla perfezione. :|

Abilito, reboot, bam. Niente più wifi. Ok, disabilito, reboot, bam, di nuovo il wifi up. Perfetto. Successivamente, ho installato a manina i driver nVidia dato che il signorino Jockey non si degnava di mostrare la voce nVidia nei driver richiesti, quindi ho riavviato ancora. Ok, perfetto. Si vede tutto. Beata ignoranza (del pericolo). Mostro a mia sorella cosa può fare con Compiz e come configurarlo, lei se ne innamora subito.

È stato così che ho convinto mia sorella a rimanere a Linux; non c'è voluto tanto, è bastato farle vedere il fuoco sullo schermo :D

Ma venti minuti dopo arriva con il PC in mano dicendo...

Non si sente.

ARGH.

E adesso? Niente paura. Mi sono armato d'ingegno, meraviglia del cervello umano, e ho cominciato a scartabellare. E ho scoperto di dover ricompilare ALSA. Evabeh, pochi passaggi, semplici ma efficaci; ripercorriamoli:

sudo apt-get install build-essential

Con questo comando ho installato tutto il necessario per la compilazione.

wget ftp://ftp.alsa-project.org/pub/driver/alsa-driver-1.0.20.tar.bz2

Scarichiamo adesso la nuova versione di ALSA, che verrà salvata nella nostra Home.

tar xvpjf alsa-driver-1.0.20.tar.bz2

Scompattiamo...

cd alsa-driver-1.0.20

...entriamo nella directory...

./configure --with-cards=hda-intel

...configuriamo. Testato su una Ubuntu liscia di installazione, non dovrebbe dare problemi.

A questo punto possiamo muoverci e compilare il software:

make

E subito dopo, a lavoro fatto, installarlo.

sudo make install

Ora, le cose dovrebbero già andare a posto per conto loro, ma per essere sicuri al cento percento, possiamo dire anche a modprobe di caricare i moduli corretti per la nostra scheda audio, senza errori.

Editiamo quindi il file apposito:

sudo gedit /etc/modprobe.d/alsa-base.conf

Ed aggiungiamo alla fine la riga:

options snd-hda-intel model=hp-hdx

Salviamo, chiudiamo, riavviamo.

Se all'avvio doveste sentire un turutù familiare, non spaventatevi e non credete in allucinazioni, è proprio il vostro computer che finalmente suona :D

Fatto questo, ho riconsegnato trionfante il PC a mia sorella, anzi, le ho detto solo di riavviare, dato che il PC non si era mosso dalla sua scrivania. Glielo avevo fatto riportare al suo posto, e avevo fatto tutto da SSH ;)

18 anni di kernel Linux :)

Proprio subito dopo l'euforia dei quaranta anni di sistemi Unix, ricorre il diciottesimo anniversario di quella famigerata data, quella serata in cui comparve nel newsgroup comp.ox.minix un messaggio firmato da uno studente dell'Università di Helsinki. che recitava che stava lavorando a un sistema simile a Minix e Unix-like, e che anche se non era maturo aveva già fatto girare gcc e la bash. :)

Quello studente era il nostro Linus, e aveva da poco dato vita alla creatura che tutti amiamo, il nostro sistema operativo preferito che oggi è diventato maggiorenne. Lunga vita al pinguino :D

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