05 Oct 2009
Questa mattina mi sono svegliato e già che avevo lezione nella tarda mattinata, ne ho approfittato per ricompilare il Software di Manipolazione Immagini GNU, detto anche volgarmente, dal basso popolino, GIMP :D
Il motivo preponderante è stata una segnalazione che ho ricevuto ieri sera su Identi.ca riguardo degli sviluppi sulla faccenda della finestra unica, cosa che ho voluto approfondire e toccare di persona andando a clonare tutto quel popò di sorgente, compilandolo e installandolo. Per fortuna in tutto ciò mi ha aiutato Yaourt, perchè morivo dal sonno e non avevo abbastanza energie per star lì a fare configure, make, make instazZzZzZ...
Così, mi sono rilassato mentre la ventola del PC cominciava a girare facendolo levitare. Per fortuna esistono i soffitti, altrimenti il mio PC sarebbe decollato e non l'avrei più rivisto :lol:
In ogni caso, a fine compilazione, e ad atterraggio morbido avvenuto (LOL), ho potuto constatare che la finestra unica era finalmente arrivata, e che chiunque adesso può compilare la versione di sviluppo sperando in qualcosa di più di qualche mockup ;)

Come potete vedere, nel menù Finestre c'è il segno di spunta da mettere o levare, a seconda dell'interfaccia che si desidera; io l'ho immediatamente spuntato, e mi sono goduto un po' i progressi dei ragazzoni che, lo ammetto, ci hanno messo poco a tramutare i mockup in qualcosa di utilizzabile.

Per prima cosa, ho notato che ovviamente il pannello Strumenti e tutte le altre belle cose adesso sono inclusi nella finestra principale, anche se per ora, visto che questi sono i primi commit ufficiali, premetto che le cose sembrano più "incollate alla meno peggio" che "accorpate" ;)
Ma dando tempo al team, vorrei far notare l'altro cambiamento che mi ha affascinato e che ho trovato molto comodo, il quale inficia sia sull'interfaccia unica che su quella separata; possiamo infatti vedere dallo screenshot come le immagini vengano suddivise in tab, anzichè in sottofinestre. Questo rende molto più ordinato il lavoro, non costringendoci, ogni volta che dobbiamo cambiare immagine su cui dobbiamo procedere, a cercarla disperatamente tra tremila finestre aperte. Ottimo.
In conclusione: la finesra unica per ora è in stato embrionale, anche se è pienamente utilizzabile, e penso ci siano molti miglioramenti in arrivo. La novità delle tab mi ha colpito, perchè non mi aspettavo che fosse di una tale comodità.
Se volete vedere lo screenshot a grandezza naturale, potete benissimo clickare qui e godervelo in tutta la sua bellezza :D
E ora, tutti a compilare! :P
03 Oct 2009
Stamattina, pieno di gaudio per il finesettimana finalmente arrivato, mi sono alzato e mettendo su l'ultimo CD dei Transatlantic ho aggiornato GNOME.
Al riavvio di X, raccapricciante sorpresa, ho visto che la tastiera era di nuovo sballata, e seguiva la disposizione americana. Ricorderete sicuramente la cosa come il principale sintomo di una configurazione sbagliata o incompleta di HAL ai cari vecchi tempi dell'uscita di Xorg.
Mi sono armato di Nano e sono corso a vedere se c'era qualche file che impredentemente era stato sostituito da Pacman, anche se mi sembrava strano che Pacman mi togliesse il tappetto da sotto i piedi; infatti i miei sospetti sono stati confermati, e ho dovuto cercare la causa di tutto nel nuovo gestore della tastiera di GNOME 2.28, che, anche lui, assieme al gestore del mouse e del touchpad di cui avevo parlato già in precedenza, si sostituisce bellamente e senza dir nulla ai file di configurazione che avevo faticosamente modificato a mano :D

Tutto ciò è sicuramente un bene per gli utenti inesperti che si avvicinano al mondo Linux per la prima volta, ma è un trauma per chi, come me, le cose è abituato a farsele a manina :lol:
01 Oct 2009
Ormai tempo fa, mi sono arrivati due pacchettini bellini bellini, a casa, che ho scartato con mano tremante, dato che erano indirizzati alla "Pregiatissima Matricola Alessio Biancalana".
All'inizio ho pensato che fosse roba dell'Università, ma il contenuto dei pacchetti ha smentito la mia ipotesi e, intuito chi potesse essere il mittente, in poco tempo ho avuto chiaro l'intero piano.
Sono due, i regali, che mi sono stati mandati, come diviene ovvio ad un primo sguardo, dallo "zio" Carlo, amico di papà, che mi ha un po' "preso in custodia e in simpatia" per quanto riguarda gli smanettamenti. Essendo lui un appassionato delle features dei sistemi operativi Apple, quindi non il solito fanboy ignorante ma uno con le palle di ferro, per intenderci, mi ha regalato due cose che lui reputa essenziali per chiunque volesse addentrarsi nel mondo dell'hacking "differente".

Questo post vuole essere dunque un pubblico grazie, per due cose che mi servivano, e che avevo adocchiato da diverso tempo.

Il libro lo consiglierei a chiunque voglia imparare Cocoa, è veramente ben fatto ;)
30 Sep 2009
Ormai mi pare chiaro, nel web spuntano già gli annunci, e io non sono da meno.
Il 24 Ottobre, in tutta Italia, si terrà il mitico evento che ogni anno tira fuori dagli igloo migliaia di adepti pinguini per vederli tutti riuniti nelle maggiori città italiane (ma anche no!): il Linux Day.
Ovviamente, come ho già ribadito sui vari social network, quest'anno sarò presente: e sarò presente non come semplice utente che va là a svagarsi, bensì, udite udite, come relatore :D

Il talk che presenterò io effettivamente sarà, si, realizzato, esposto e moderato dal sottoscritto, ma avendo chiesto e ricevuto formale autorizzazione, in realtà io e il buon Odites che mi accompagnerà saremo delegati ufficiali della comunità italiana di Arch Linux.
Ovviamente il mio (o per meglio dire nostro) talk sarà incentrato su Arch, parlerò della filosofia che c'è dietro, della comunità, dei vantaggi, senza tralasciare tuttavia l'aspetto più carnoso che è quello della struttura del sistema, fino ad arrivare all'ABS e ad AUR, passando per tutti i tool di sistema, tra i quali ovviamente il ruolo principale sarà costituito da Pacman. Insomma, tanta carne al fuoco e solo mezz'ora per parlarne: accorrete numerosi per vedere il primo talk presentato da Bl@ster, il 24 Ottobre, al Linux Day che si terrà a Roma, presso la sede di Ingegneria di Via Eudossiana dell'Università La Sapienza.
Pare che saranno disponibili anche degli adesivi di Arch grazie a qualche magheggio e i soldi di Odites, quindi fate un salto a scroccare almeno quelli e a vedere il mio talk, anche se non vi va, su :lol:
29 Sep 2009
All'inizio ne erano un po' tutti entusiasti; Canonical stava implementando una soluzione, in Ubuntu, che consentisse l'installazione di applicazioni in maniera facile e veloce. Poi sono sorte le prime magagne.
Si, sto parlando del nuovo Ubuntu Software Center, nuovo aggeggio della distro africana. L'ho usato per un po', e non ne sono del tutto convinto, più che altro per la presenza nel mondo Linux di altri millemila aggeggi che fanno il lavoro svolto da questo nuovo "coso" in maniera molto migliore. Ma prima di tutto, un'immagine, che come sappiamo vale molto più di mille parole:

Io lo considero un prodotto malsano, ma sta a voi giudicarlo nel suo insieme. Io vorrei solo, nel mio piccolo, porre un accento (grave) su alcuni particolari per me raccapriccianti. :D
Cominciamo dal nome. Ubuntu Software Store. Una buona stella nell'ultima settimana ha deciso di intervenire sulla scena, e porre fine a questa agonia, ma la release finale fino a poche ore fa doveva chiamarsi Ubuntu Software Store. Store. Store. Apple Store. Troppo spesso ormai il mondo Linux si sforza di fare tendenza con cose che poi non sono quelle che sembrano. Lo stesso Android Market, di Market non ha proprio niente, ma doveva fare concorrenza all'Apple Store. Ancora Store. Store. Salute. Grazie.
Adesso per fortuna il Software Store è diventato Software Center. Per fortuna. :D
Poi, l'interfaccia. Non capisco perchè Ubuntu (ma non solo) non ha mai capito che i font a dimensione 10 mi spaccano gli occhi. Sono immensi, così grossi da distrarti anche facilmente. Io che uso sempre font di dimensione 8 sui miei desktop, mi ritrovo a dover combattere con il Software Center che mi sparaflescia negli occhi questi caratteri scabrosi, assolutamente non integrati, e queste icone per ipovedenti. :|
E, ultimo grosso neo, forse l'unico degno di vera nota, per ora, a pochissimo tempo dal rilascio del Koala Kagone, questo accrocco di codice fa solo quello che, come dicevo, il predecessore Gnome-App-Install faceva egregiamente. Solo che lo fa con meno integrazione, e in maniera più... visibile :D