Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Docky passa ad essere una costola di Gnome Do: impressioni d'uso

Ormai la notizia è vecchia di qualche giorno, ma voglio comunque scriverne e dire la mia sull'argomento: tutti quanti, grandi e piccini, sapete quanto io sia interessato allo sviluppo di Gnome Do, software che nel corso del tempo ho imparato ad apprezzare anche per via della recente integrazione (selezionabile a parte come "tema") della sua UI in una praticissima dockbar.

Ora, erano mesi che seguivo il progetto Gnome Do, e dopo aver usato la dock di OSX avevo anche imparato ad accettare il comportamento secondo cui la barra non lascia andare le finestre su di essa se massimizzate. Dunque, da più di una settimana ormai gli sviluppatori di Docky hanno deciso di staccarsi e diventare una costola autonoma di Do, se non altro perchè, a detta loro, e secondo me hanno ragione, Docky stava monopolizzando Do, e le risorse erano dedicato ormai quasi tutte alla celebre barra, la quale ormai occupava più della metà del tempo per quanto riguardava bugfix e sviluppo.

Per questo motivo a detta loro Docky ha assunto una nuova forma, staccandosi in maniera definitiva dal famoso lanciatore, ed assumendo i tratti di una dock nata per fare la dock e niente altro: a me personalmente il nuovo progetto piace tantissimo, in virtù del fatto che è contraddistinto da quella mole di cambiamenti pressochè orari che avevo descritto nel mio post su Do; a quanto pare le mie previsioni si stanno rivelando sbagliate :D

In ogni caso, la nuova interfaccia è molto più... dedicata. Aprendo il dialogo delle preferenze ci si trova davanti un'interfaccia ordinata, pulita ed essenziale; ottima cosa. Gli sviluppatori hanno deciso di portare avanti lo sviluppo parallelamente, implementando solo delle funzionalità di base e lasciando il compito della gestione di funzionalità avanzate a dei plugin, sviluppati appositamente: si segue dunque la filosofia dell'espandibilità di Gnome Do che, appunto, è estendibile con decine e decine di plugin più o meno utili; personalmente l'estensione che sto trovando più utile al momento è quella che si occupa di monitorare la mia casella GMail, in quando con il click destro posso avere una breve preview degli oggetti delle nuove mail in arrivo, e, se è il caso, catapultarmi direttamente nella mail che voglio "senza passare dal via".

Ovviamente non manca l'eyecandy in questa nuova veste della dock più amata dagli italiani: sono disponibili infatti quattro temi, due chiari e due scuri; apprezzo molto quelli chiari, che utilizzo sul fisso, dove prediligo sfondi scuri. Per il laptop invece ho adottato il tema HUD, molto simile alla dock di Tiger, che si adatta perfettamente a sfondi chiari e di tonalità medie. :)

Non c'è niente da dire in più sul funzionamento, che è pressochè identico nel complesso a quello della vecchia Do-cky: al momento non so come vada la situazione sull'altro fronte in quanto non ho ancora una copia di Do aggiornata da BZR per seguire i due progetti in maniera più o meno sincrona; quello che posso dire è che per mantenere un minimo di coerenza tra i due progetti, qualunque revisione si abbia a disposizione, si può disattivare il tema Docky di Do e al suo posto attivare la nuova dock, che si comporta come un'applicazione autonoma e del tutto svincolata dal Do tradizionale. Nel frattempo si può usare il lanciatore tradizionale alla vecchia maniera, col suo widget a comparsa ;)

Ok, ma come compilarlo?

Facile: per Arch Linux ho già preparato un PKGBUILD che è immediatamente andato su AUR. Il suo nome è docky-bzr.

Per le altre distribuzioni... beh, fate riferimento alle millemila guide che sono state postate sinora; consiglio quella di Barra, visto che è stato uno dei primi a parlarne :D

Happy Docking ;)

Effettuare il passaggio a GNOME 2.28 in maniera indolore.

Negli scorsi giorni, ho visto, anche frequentando la board internazionale, che parecchie persone sono state disorientate da alcuni piccoli cambiamenti effettuati all'interno dell'ambiente desktop GNOME; alcuni pensavano a features cambiate in peggio, alcuni pensavano ad alcuni bachi così evidenti da trasparire a colpo d'occhio. La verità è che qualunque cosa, con il debito lavoro, può essere messa al proprio posto, ed esistono molteplici maniere per fare un fallback al vecchio aspetto in maniera straordinariamente indolore.

L'accessibilità si è improvvisamente attivata da sola, e mi chiede la vita come pegno per essere disattivata! Come faccio?

Basta andare a vedere, qualche post fa ho descritto la soluzione, veramente a prova di idiota, sempre che uno sappia dove andare a cercare.

GDM mi uccide il cane all'avvio, e la disposizione della tastiera è sempre sbagliata!

Anche qui la soluzione è di facile comprensione, sempre che uno vada a cercare nei posti giusti. Ho descritto il procedimento (molto breve) in un post precedente.

Aiuto! Le icone dei menù sono state mangiate dal Flying Spaghetti Monster!

Abbiamo due scelte in questo caso: armarci di spada e combattere il Mostro Volante degli Spaghetti od agire subdolamente per farci restituire le icone con le buone. Siccome io sono un irrimediabile pigrone, e il Mostro mi sta simpatico, ho scelto di usare le buone maniere, così mi sono recato nelle preferenze dell'aspetto e nel tab "Interfaccia" ho detto allo gnomo di mostrare le icone nei menù. E tutti vissero felici e contenti.

GDM 2.28 mi fa altamente schifo, non posso configurarlo come vorrei e quell'aspetto fa vomitare anche il mio scoiattolo domestico!

Allora, piano con gli insulti prima di tutto. Il nuovo GDM può sembrare un animale forastico al primo impatto, tuttavia con un rapido comando possiamo avviare il dialogo delle preferenze e decidere controlli GTK, caratteri, e persino il wallpaper che vogliamo.

gksudo -u gdm dbus-launch gnome-appearance-properties

Sono venuto a sapere da varie segnalazioni oltretutto che è possibile togliere l'antipatica lista utenti, che a me non piace per niente, semplicemente usando anche qui una rapida modifica a GConf; in un passaggio fulmineo possiamo decidere di utilizzare il metodo di input classico per effettuare il login grafico nella nostra amata box.

sudo -u gdm gconftool-2 --set --type boolean /apps/gdm/simple-greeter/disable_user_list true

Il mio touchpad è stato tramortito, non ho più il tapping (e/o lo scrolling)!

Non c'è problema, anche in questo caso ho avuto esperienze poco felici che mi hanno portato a capire che questo GNOME è totalmente configurabile tramite GUI. Peccato che se ne strafotta dei file di testo relativi ad HAL e compagnia bella; in ogni caso, scordatevi GSynaptics :P

Mi pare di aver detto tutto; in caso contrario, come al solito, basta specificare nei commenti cosa non va e, se esiste, una soluzione per riportare il comportamento alla normalità.

Godetevi il vostro desktop educato alle civili maniere :D

Io si che sono un arciere.

Non forzate troppe installazioni, o Pacman vi mangia vivi.

P.S.: Oggi compio 19 anni :D

Ti ho detto ridammi la localizzazione. E non farmelo ripetere.

Pochi giorni fa, ho scritto giustappunto di GNOME e del suo ostinarsi a mettermi i bastoni tra le ruote quando decidevo di far funzionare i dispositivi di input alla mia maniera. L'ultima peripezia l'ho avuta pochi giorni fa quando misticamente il mio desktop environment preferito ha smesso di scrivere con la localizzazione italiana. :|

"Strano" mi sono detto "l'ho impostata e ci ho pure fatto su un post". Ho indagato. Ormai il dialogo delle localizzazioni della tastiera è cosa mia, quindi sono andato a cercarmi qualche opzione strana; poi all'improvviso noto che avevo solo la voce USA, l'altra impostata da me sembrava sparita.

Ma WTF?
Allora sono corso a reimpostare tutto. E funzionava. Al riavvio, stessa cosa. E ancora.

Maledetto gnomo, non voleva proprio memorizzare le impostazioni decise da me; poi improvvisamente il flash. GDM 2.28 fa tante belle cose di default, ma soprattutto imposta la localizzazione della tastiera di suo, senza stare a ricorrere a dialoghi strambi e impostazioni stralunate. Mi è bastato impostare la tastiera italiana da lì, e tutto a cominciato a funzionare a meraviglia: niente reset delle impostazioni al reboot.

Secondo me la cosa dovrebbe essere impostata in modo che GDM legga il GConf dell'utente specificato, e ne imposti la localizzazione secondo le preferenze decise a priori dal dialogo proposto dall'ambiente; ma vabeh, non siamo tutti perfetti, e la legge di Murphy deve sempre entrarci.

È per questo che scrivo, o no? :P

Il mio desktop GNOME: come è composto.

Giorni fa, leggendo i commenti ai post, ho visto che per l'ennesima volta mi era stato chiesto come è composto il mio desktop attuale: un raro esempio di bellezza, almeno per me; poi si sa che ogni scarrafone è bello a mamma sua :D

In ogni caso, ho intenzione di rispondere qui a tutti gli interrogativi, aiutandovi a Bl@sterizzare un po' il vostro desktop, che ne sente tanto il bisogno. Azatevi, avvicinate l'orecchio al monitor. Sentite questo ronzio, e i capelli che vengono attirati dallo schermo? È il modo che ha il PC per dirvi che la mia guida è autorevole e merita di essere messa in pratica.

Per prima cosa, i controlli GTK+, associati ad un buon decoratore di finestre che sia degno di questo nome. Ormai quasi tutte le schede video possono sOpportare gli effetti di Compiz e soci, quindi io uso con piacere tutte le minchiate grafiche che, si, in passato ho criticato pesantemente. Ragion per cui, come se non mi bastasse GTK Window Decorator (in arte, la versione figa di Metacity), ho deciso di darmi a Emerald. Più configurabile, i temi si possono creare in pochi click, e soprattutto si trovano di quei bordi per le finestre che sono di una pacchianeria incredibile :D

Per quanto mi riguarda, utilizzo una combinazione di controlli e window border creata personalmente da me per me, quindi non è detto che piaccia sempre, tuttavia per quello che penso rimane uno dei migliori Murrine in tutto Gnome Look. Compreso il suo bordo finestre.

bzr branch lp:blasterthemes

Dando questo comando da terminale (avendo prima installato bzr!) potete clonare, senza spostarvi di un millimetro, tutto il polpettone creato da me per me medesimo, ma anche per voi a partire da adesso :P

Dunque, avete scaricato tutto? Bene.

cd blasterthemes

cp MurrinaFancyBlaster ~/.themes

In questa maniera potete installare il tema per i controlli GTK+ creato da me, completo di tutte le ultime sciccherie tra cui la compatibilità con RGBA e il glow negli elementi selezionati, cosa che a me personalmente fa impazzire.

Successivamente, potete con il gestore dei temi di Emerald installare il tema che si trova nella cartella appena creata.

Applicate il tutto e... ta-daaaaaaan :P

Secondo passo: i font. Tantissimi mi hanno chiesto cosa usavo, se potevano rendere GNOME uguale al mio in fatto di caratteri, soprattutto per quanto riguarda la nitidezza del rendering. La risposta è: si, potete farlo.

Questa è la mia configurazione relativa ai caratteri. Potete trovare i caratteri Droid installando il pacchetto ttf-droid (in Arch è su AUR); vediamo invece nel dettaglio la configurazione relativa alla sfumatura subpixel, obbligatoria in caso di monitor LCD ;)

Come potete vedere, sono dei settaggi lievemente articolati; in caso di monitor CRT credo vada bene anche l'ottimizzazione della forma, senza stare a porsi tanti interrogativi, ovviamente sempre con 96 DPI di dimensione font.

Le icone che uso adesso sono le Gnome Colors, molto aderenti al design Tango ma con un pizzico di modernità in più che le rende estremamente affascinanti; altrimenti, se proprio volete un set da cartoon, le icone Buuf sono il massimo. Le Dropline Neu invece sono icone per chi adora un misto tra i due, disegnato secondo il concetto comunque di pulizia e semplicità.

Per finire, lo sfondo. Cambio spesso sfondo. Il mio wallpaper attuale è Be Original di Adam Betts, ma non disdegno gli altri. Di solito il mio sito preferito come spacciatore di sfondi è Desktopography, che specialmente con la collezione 2009 ha fatto un ottimo lavoro.

Beh, io termino qui, se avete altre cose da chiedere ci sono i commenti, usateli e sarete usati. :D

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