Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Il LiBBro.

Ho pensato. Ho pensato a tante cose. E nella miriade di pensieri, ha preso forma un'idea che adesso è un chiodo fisso; qualcosa che ottenendo il giusto riscontro potrebbe anche diventare realtà.

Se io scrivessi un libro. Non prendetela come la solita cosa pallosa: un libro su Linux, su di me, su me e Linux contemporaneamente, sul semi-onanismo di un sedicenne riguardo la tecnologia e i sistemi operativi. Le competenze che ho maturato, cosa significa Linux per me, cosa significa Linux per gli altri. Filosofia open source, filosofia spicciola open source (che è ben altra cosa dalla vera filosofia open); Arch, e tutti i ricordi brutti e cattivi, belli e sconvolgenti, di tutte le distribuzioni che ho provato e continuo a provare. Insomma, del perchè amo Linux e, informalmente e tra amici, spiegare un po' come vanno le cose, chi fa cosa, come si fa quello, a che serve quell'altro.

Ma quello che ci andrebbe dentro lo so, a me interessa sapere che effetto farebbe a voi che state dall'altra parte del monitor (e della cattedra, quando vado ai Linux Day :D): lo leggereste? Lo comprereste? Lo consigliereste?

Idee sono ben accette, come qualunque altro tipo di contributo, anche insulti. Fatevi avanti.

Xorg 7.8 è fra noi; installiamolo su Arch Linux :)

Pochi giorni fa è stato rilasciato Xorg 7.8, ultima versione del sistema grafico più usato dai pinguini e dai diavoletti (in prevalenza, certo); dato che ultimamente va molto di moda, è stato deciso, invece di sbattere tutto in testing, di aprire un repository a parte per chi volesse provare le prime pacchettizzazioni del nuovo Xorg. Tutto ciò che verrà detto ora, è scritto a prescindere dal fatto che un giorno farò un post volutamente polemico sull'uso dei repo alla cazzo di cane che si fa più o meno da quando Arch è passata a KDE 4.

Ordunque, è stato messo su in fretta e furia un repository con tutti i pacchetti aggiornati del server grafico, che può essere facilmente aggiunto al nostro pacman.conf per aggiornare il nostro sistema in maniera assolutamente veloce.

Apriamo pacman.conf...

sudo nano /etc/pacman.conf

...ed aggiungiamo in tutta tranquillità le righe che riguardano il repository chiamato, giustappunto, [xorg18].

[xorg18]
Include = /etc/pacman.d/mirrorlist

Scritto tutto ciò che serve, obbligatoriamente prima dei repository ufficiali, salviamo, chiudiamo e diamo un'aggiornata. A questo punto ci troveremo con il server grafico 1.8 e tutto il sistema alla versione 7.8; problemi noti? Per me, già troppi. Pare che con Nvidia infatti si debba aggiungere l'opzione ignoreABI all'avvio del server altrimenti l'intruglio ucciderà il nostro cane; ma dato che io uso Intel, per fortuna il server si avvia tranquillamente.

Diversamente, se con Compiz attivo si imposta la risoluzione del monitor, si viene rispediti direttamente a GDM come se nulla fosse successo. Sicuramente saranno problemi che verranno aggiustati in quattro e quattr'otto dagli sviluppatori così solerti e bravi, ma per ora, insomma, come dire, ce lo teniamo così :D

Arch e GNOME 2.30, primi pacchetti in [gnome-unstable]

Ormai è da qualche tempo che seguo gli aggiornamenti della serie instabile di GNOME, installata prima sul mio netbook e da qualche giorno per un utilizzo assiduo sulla postazione da lavoro; ebbene, dopo aver provato e usato con profitto la versione 2.29 dell'ambiente desktop, ho deciso di aggiornare alla 2.30 senza particolari problemi, dato che i pacchetti stanno entrando pian piano, uno alla volta, nel repository [gnome-unstable] mantenuto dal buon Jan De Groot.

Che posso dire di questa 2.30? Particolari problemi non ne ho avuti, a parte il non poter più decidere se visualizzare le icone nei menù o no, cosa di cui ho parlato assiduamente, e il fatto che gnome-panel si ostini ad andarsene crashando per le sue, ogni volta che chiudo una conversazione di Pidgin. Cose nuove ce ne sono certo, ma mi riservo di parlarne dopo aver testato un pochino il rilascio stabile, senza fretta.

Installare GNOME dal repository di Jan, dite? Molto semplice, è tutto ospitato sui server ufficiali, quindi basta editare il nostro pacman.conf...

sudo nano /etc/pacman.conf

... e abilitare l'archivio dei pacchetti aggiungendo le linee:

[gnome-unstable]
Include = /etc/pacman.d/mirrorlist

A questo punto siamo pronti, un pacman -Syu e saremo aggiornati. Immediato, veloce e, soprattutto, a differenza dell'altra volta, relativamente indolore ;)

Una LuNa in più, in cielo.

Ho pensato, ripensato, pensato ancora a cosa scrivere in questo post. La verità è che tu, brutto marrano, te ne sei andato senza lasciarci niente di scritto, così, in uno schiocco di dita, in un soffio, in un attimo. Anche se molto spesso eri fin troppo caustico, ti amavamo per com'eri, e nonostante tutte le sfuriate contro chiunque, avevi sempre una parola buona per chi se la meritava, e te ne intendevi davvero. Sei stato il mio mentore per tanto tempo, eri un po' il mio modello sai. Tanto che quella volta che hai fottuto gli hard disk e volevi mollare tutto, mi sembrò impossibile che il titano in cui credevo avesse deciso di lasciare in questa maniera.

Infatti poi la curiosità dell'hacker è stata troppo grande, e hai ripreso a smanettare come sempre; sei tornato, cosa che adesso non puoi più fare. Sai, dicono che la vita sia una partita a scacchi in cui puoi solo perdere con stile. E penso che chiunque, sapendo come sei fatto, sapendo quante ne hai passate, direbbe che molto probabilmente è stata la vita stessa ad usare i cheat contro di te, perchè se così non fosse stato, la partita l'avresti vinta. La stavi vincendo con tutto il cheating del mondo contro.

In realtà scrivo una serie di stronzate per il solo motivo che se magari questo post ti capita tra le mani, ti fai una risata. La dura, amara verità, è che ci hai lasciati lunedì scorso e lo abbiamo saputo quasi una settimana dopo. E non riesco a scrivere nient'altro, LuNa, anzi,  Michele, perchè la tristezza è troppa. Chissà, magari nel paradiso degli hacker ci sono PC a non finire, e quelli cattivi li bruciano in un fuoco radioattivo alimentato da iPad. Sembra impossibile eppure è così, non ci sei. E non sarai più qua a dire ad Antonio che se non continua l'università è un coglione, a dire a me che ce la posso fare e che devo inseguire il mio sogno, a dire a Shuttleworth che così non si fa, che non si illude la gente.

Se sono diventato quello che sono in parte lo devo a te, che mi hai insegnato veramente troppe cose: mi ricordo ancora quando scoprii Arch con quel tuo post, ne eri veramente entusiasto e così decisi di provarmici anch'io, se quella distro era così fenomenale. Ricordo il corso di scripting mai finito, ricordo le ore a chattare del più e del meno, ricordo Mac OS LolCat. Pezzi di ricordi. Frammenti.

Lo devono sapere tutti che sei morto perchè il mondo non riusciva ad abbatterti e allora il destino ha deciso di usare un'emorragia cerebrale. Lo devono sapere tutti che da poco combattevi contro l'HIV a colpi di fioretto. Lo devono sapere tutti che sei stato un grandissimo e che voglio un monumento in tuo onore.

Lo devono sapere tutti che a pochi giorni dal tuo decesso le ultime parole che ti ho detto sono state "Guarda che Quartz era stato scritto per NextStep".

Troppe le cose da dirti, troppa la tristezza. Ci mancherai. Mancherai a me, a tutti.

Magari “su dal capo” c’hanno internet, e lo puoi leggere qui. [cit.]

Nerdeggiare pallido e assorto

Nerdeggiare pallido e assorto
Presso un firewall d'orto,
Ascoltare tra i podcast e le webradio
Click di nerd, flame di troll.</p>

Nelle crepe dei thread o sui like
Spiar gli utenti dei commenti gonfi
Ch'ora si distinguono e ora si confondono
A sommo di minuscoli nick

Lurkare tra i feed i protocolli
Lontani di google wave
Mentre si uppano tremuli trilli
Dei poser dai calvi picchi.

Surfando nella web che deraglia
Sentire con triste meraviglia
Com'è tutto il 2.0 e il suo travaglio
In questo spammare di gentaglia
Che ha in cima cialis e accozzaglia.

Veramente un bel lavoro, complimenti ad Haukr e Federico che su FriendFeed si sono uniti per scrivere questa rivisitazione in chiave nerdica del nostro mondo.

Stupendo, clap clap.

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