24 May 2010
Da qualche giorno nella mia umile dimora è arrivato il nuovo CD ufficiale di Ubuntu 10.04 Lucid Lynx; quando ho visto la busta bianca targata Canonical sinceramente mi aspettavo il solito color cacca, e invece...

Canonical si è dimostrata competente anche in questo campo: la copertina della custodia in cartone come potete vedere è viola con tutti quei sexy pallini bianchi e il font figoso; non solo, ci ricorda anche che è una LTS :D
Il nuovo brand Light dunque si riflette anche su questi particolari; il packaging segue una linea splendidamente elegante anche continuando ad esaminarlo. Aprendo la custodia infatti ci si può trovare di fronte alle solite scrittine "cos'è ubuntu", "perchè usarlo", eccetera, che hanno subito tuttavia un restyling pauroso. Vedere per credere:

All'interno anche i pallini arancioni fanno la loro figura :P
Sul retro invece c'è una sorta di "motto": queste premesse mi fanno pensare (tristemente?) che Canonical stia abbandonando la via dell'"umanità verso gli altri" per questioni di marketing. Ho potuto constatare di persona infatti quanto in realtà tutta la storia del "io sono quello che sono per via di ciò che siamo tutti", alla fine, acchiappi poco tra le comuni genti :/
Orbene, comunque il motto di cui parlavo senza dubbio fa più presa:

Tirando fuori il disco dalla custodia, non ho avuto modo di essere meno sorpreso. Al contrario delle precedenti release su cui chiunque poteva nutrire dubbi, stavolta il CD si presenta veramente come una gioia per gli occhi ;)

Insomma, dieci e lode al nuovo brand, che con un look all'avanguardia fa promesse allettanti. Canonical sta lavorando sodo: riuscirà veramente nel suo intento? Solo il tempo potrà dircelo... per ora ci godiamo queste meraviglie, attendendo la prossima release che alza il tiro ancora di più. :)
12 May 2010
Giusto un aggiornamento in corsa dopo questo ventidue e un po' di pacchia post-esame :D
Ultimamente ho avuto di nuovo a che fare con MSN, il Docky helper e aggiornamenti vari; non so di chi sia il merito, se di Docky aggiornata, o di Emesene, ma...

A quanto pare, il misterioso assistente ha deciso di funzionare senza essere stimolato da terze parti. Ben presto tornerò con alcune storielle interessanti, ma fino ad allora, beh, dovrete accontentarvi delle mie comparsate su OneOpenSource. Godetevi pertanto la Cina che censura DropBox, Mandriva in vendita, e Canonical che apre il nuovo sitone sul design.
Cya boyZ ;)
25 Apr 2010
Ormai ho capito che i racconti di papà Bl@storo piacciono, perciò mi dedicherò a raccontarvi un altro piccolo traguardo raggiunto dal sistema operativo più amato dai nerd italiani nella mia facoltà universitaria; sono più di due settimane che non tocco questo blog, semplicemente per il fatto che sono stato fagocitato da una sessione di esoneri abbastanza intensa. Insomma, veniamo al racconto. L'altra mattina ero in facoltà, arrivo e mi metto a chiacchierare con il mio amico David, artista che peraltro stimo moltissimo, vivace mentalmente e di idee affini alle mie su molti punti. Man mano che il tempo passava, sono arrivati anche altri nostri amici, tra cui uno che aveva portato il suo nuovo gioiellino, un Sony Vaio in miniatura da circa undici pollici, con batteria a sei celle e un monitor che più che uno schermo sembrava una lamina di grafite.
Abbiamo iniziato a chiacchierare del più e del meno, mentre lo accendeva, e abbiamo visto lo splash di Windows XP che si avviava sul piccolo, gli abbiamo chiesto spiegazioni e David gli ha chiesto se aveva portato il CD di Xubuntu per provarla su quella meraviglia. Ordunque, ci siamo attrezzati e in poco tempo stava già partendo la live, data la disponibilità di un lettore CD integrato nel cosetto, mentre il nostro amico ci spiegava che aveva un po' paura, perchè un ingegnere informatico gli aveva detto che Linux è difficile da usare, da installare, e poteva danneggiare il computer. Io mi sono limitato ad alzare un sopracciglio, David è stato un attimo più... verboso :D
La live ha proseguito guidando il nostro amico nel processo di installazione di Ubuntu, che negli anni è stato reso sempre più a prova di persone carenti di intelligenza; dunque, compilati tutti i form, e lanciata l'installazione finalmente, ci è stato posto un interrogativo: ma Linux è veramente così difficile? La risposta è stata, dopo un attimo di riflessione, no. Molte cose sono state automatizzate, e come si è visto nei minuti successivi, il riconoscimento hardware è pressochè perfetto, contando la possibilità di installare driver rilasciati appositamente dalle case hardware apposta per il nostro sistema operativo, che saranno anche proprietari, ma nella maggior parte dei casi funzionano egregiamente.
Abbiamo proseguito la mattinata installando cose su cose in quel simil-netbook (simil si, perchè dentro c'è un Centrino Duo :D), aggiornandolo e configurandone bene i benchè minimi dettagli. Il nostro amico è rimasto soddisfatto, e ha continuato a raccontarci di quell'ingegnere, che in preda ai fumi dell'alcool gli aveva sconsigliato Linux, dicendone peste e corna in quanto a molti aspetti. Ebbene, è stato sdoganato un mito, ed è stato effettivamente visto come anche su hardware relativamente più ostico di una configurazione standard, comunque il sistema si comporti bene e riconosca correttamente le componenti. Ormai l'unica carenza di Linux è la diffusione, che ne impedisce la creazione di applicazioni più che specifiche; tuttavia le cose stanno cambiando. Sempre più Linux Boxes in facoltà, e nel mondo. Non sarà mai l'anno di Linux, e non lo è mai stato, semplicemente perchè Linux conquista terreno a poco a poco. Lentamente, ma in modo inesorabile.
Ah, e no, non ve lo do il numero di David, mi dispiace.
14 Apr 2010
Si parla sempre di Linux applicato a dei contesti professionali più o meno strambi, e se ne parla sempre in negativo, tuttavia in molti contesti può avvenire la cosa inversa. Ossia che altri sistemi possano risultare mostruosamente inadeguati e costituire addirittura fonte di fastidio e disagio nello svolgimento del lavoro. Di tutto ciò ho, addirittura, le prove in prima persona: come faccio? Semplice, ho scoperto da poco cosa significa la frase fatta "Linux per programmare è perfetto", che oltre ad essere un mastodontico luogo comune, è anche una cosa verissima.
Ma adesso sedetevi, e ascoltate la storiella. Sennò vi meno.
È iniziato tutto qualche mese fa, appena all'università noi matricole abbiamo intrapreso la dura strada del secondo semestre e abbiamo cominciato il corso di Fondamenti di Informatica: due parole di circostanza, quattro cose sul binario e via, tutti col manualone di C++, a scrivere codice prima più facile, poi più difficile. L'ambiente di programmazione scelto dal professore è Codeblocks, un buon IDE, magari un po' scarno e di netto inferiore agli editor che uso io come Geany o MonoDevelop, però nel complesso un ambiente assolutamente carino. Il professore ha dichiarato le motivazioni della sua scelta, dicendo che Codeblocks oltre ad essere un discreto IDE, è anche open source e compatibile con tutti i sistemi operativi, quindi la sua scelta non avrebbe creato problemi a nessuno.
Vado a casina, cerco Codeblocks, uh, è nel repo [community] di Arch! Lo installo immantinente, lo apro, comincio a smanazzarci un pochino. E il giorno dopo torno in facoltà. Ora, il paragone è più o meno questo: immaginate un guerriero che torna dalla battaglia fiero delle vittime che ha fatto, e guarda i suoi compagni feriti gravemente medicarsi. Ecco, tutti tristi, tutti mogi, ho chiesto cosa succedesse.
Ora, ovviamente gli studenti di Ingegneria Informatica non sanno nemmeno cos'è un computer, tecnicamente parlando: la gente viene a studiare l'informatica convinta di imparare come usare eMule. Ebbene, tutti i windowsauri erano lì, che mi guardavano speranzosi. Perchè io non mi faccio mai i cazzacci miei, e da grandi poteri derivano grandi responsabilità: così da bravo consulente IT della facoltà (magari lo fossi davvero -.-') ho ascoltato un po' cosa c'era di nuovo. Ad alcuni si impallava l'IDE, ad altri venivano fuori i puffi dallo schermo, c'era anche chi aveva perso il cane nel tentativo di far funzionare bene Codeblocks. E poi l'errore più comune. Il compilatore C: un sacco di gente misteriosamente non aveva GCC installato (o qualunque altra cosa servisse per compilare), gli mancava std, mancava tutto.
Ora, non è per fare i soliti flame, ma nelle distro più comuni, click, clack, risoluzione dipendenze, installazione. E funziona. Funziona, per Diana. Ma chi, la Lady? No, una Diana qualunque. Facciamo... che ne so, la dea della caccia.
Gli sciamani dai grandi poteri, ossia io e qualche altro sparuto che ha avuto il coraggio di far sapere in giro che se la cavava con i PC, hanno dato prova della loro potenza, aggiustando cose e soprattutto mandando dal professore un bel po' di persone che continuano anche adesso a presentare degli errori assurdi di quel programma che, su Windows, non vuole andare. Ci sono ancora quattro o cinque casi di persone che sono state costrette a cambiare IDE di corsa; gli altri hanno risolto, oppure hanno installato Linux poco prima o poco dopo l'inizio del corso. Il risultato sono computer performanti, ambienti di programmazione che si comportano in maniera cristiana, niente danze tribali attorno a compilatori scritti da idioti. Sempre e solo GCC, for evah.
Adesso, perchè ho raccontato questa storia. Doveva essere un insieme di pippe mentali per farvi capire che Linux è meglio. Ma forse, l'ho raccontata per la mia vanagloria di BOFH quale sono a tratti, e per farvi ridere un po'. E perchè sono un fottuto nerd.
11 Apr 2010
Questa è una storia vera. Oggi provavo a fare delle cose belle con GCC, soprattutto aggiornarne delle componenti tramite ABS sulla mia Arch Linux... quando improvvisamente mi sono trovato davanti un messaggio inquietante.

Di fronte a questo avviso perentorio, il build s'è bloccato ed è tornato piangente. GCC ci ghettizzerà? :D
Comunque, qualcuno me la deve spiegare 'sta cosa. :)