Mandriva sarà una distro community-based, parola di CEO
Torniamo a bomba su uno degli argomenti che mi stanno più a cuore: i progetti open source e le distribuzioni Linux. A quanto pare, dopo la recente approvazione della ricapitalizzazione, Mandriva ha capito quale strategia adottare per difendere il suo progetto dal cannibalismo del mondo imprenditoriale. Sulle pagine (alcune?) del wiki della distro infatti appare una nota del CEO di Mandriva, J.M. Croset, che recita:
Questa pagina - e in generale questo wiki - sarà parte di un trasferimento globale del Mandriva Linux Project alla community, che verrà finalizzato presto. Mandriva SA vuole che il progetto sia gestito dalla community di Mandriva Linux sotto una governance appropriata. Noi (Mandriva SA) contribuiremo al Mandriva Linux Project in futuro e vogliamo vederlo crescere. Non vogliamo commentare queste righe e vogliamo enfatizzare il fatto che questo wiki sia il wiki della community, anche se è ospitato sul dominio mandriva.com.
Grandissimi, non c'è che dire. Ho sempre snobbato un po' Mandriva, ma questa scelta è l'unica sensata e che non mi stupisce: la mossa di un'azienda che, adattandosi ai nuovi paradigmi, trasferisce responsabilità e parte rilevante dell'amministrazione di un proprio prodotto e progetto direttamente alla community, pur mantenendola ancorata alla compagnia.
In questo modo Mandriva diverrà qualcosa di simile a Fedora, infatti pur mantenendo il suo connotato di distribuzione tipicamente company-made, sarà invulnerabile dal punto di vista del funding e della governance: di questo da ora in poi (una volta ultimato il trasferimento delle cariche) sarà responsabile solo e soltanto la community. A questo punto Mandriva può felicemente fallire :D - Scherzi a parte, probabilmente l'azienda riuscirà a rimanere in piedi; resta da vedere quanto questa giostra economica continuerà. In ogni caso sono felice che la distro e il suo sviluppo siano stati svincolati.
Photo courtesy of Mario Gonzalez