Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Kubuntu e il delirio dei "sottuttoio"

Nonostante fosse palese il beneficio inevitabile di Kubuntu dell'accaduto recente, il fatto che Canonical si sia scrollata di dosso l'onere dello sviluppo di Kubuntu ha generato negli isterici quanto simpatici trollini della comunità Linux un senso di panico: da chi credeva che KDE fosse eliminato dai repository ad altre amenità (leggasi "stronzate") simili, sono volate verso la casa che sforna una release di Ubuntu ogni sei mesi una serie di invettive corredate da improperi, mancanza profonda di competenze e un quoziente intellettivo pari a zero, decimo più, decimo meno.

Il buon Dario 'iced' Cavedon invece ci racconta cos'è successo, concordando bene o male con quanto scritto nel mio speciale su TechEconomy pubblicato proprio ieri, arricchendo il concetto però con la sua opinione da insider: alla fine, il gesto di Canonical è stato quasi magnanimo. Il fatto di lasciare di fatto il packaging di KDE in mani di terzi è stato soltanto l'atto (obbligato a mio parere) di concedere a qualcuno a cui importasse realmente del flavour di avere la sua voce in capitolo in veste di individuo appassionato, mandando in "pensione" (reassign al team QT) Jonathan Riddell che ormai conduceva le operazioni come una tartaruga vecchia e stanca.

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