Vasco, Nonciclopedia, e il non saperci stare
Quest'oggi stavo firmando delle cose per lavoro e non mi sono accorto subito del putiferio che si stava scatenando in rete; da stamattina infatti Nonciclopedia ha chiuso, e non ha chiuso per fare i lavori in soggiorno e divenire più grande e più bella di prima, bensì come autocensura di protesta da parte degli amministratori per via di azioni intimidatorio/simil-processuali intraprese da... Vasco Rossi. Dopo la gran brutta figura fatta poco tempo fa in cui praticamente anche mia cugina di sette anni poteva dargli lezioni sull'uso dei social media, la sedicente - e solo "sé", perchè nessuno a parte lui penso sia dicente che egli rivesta qualcosa di simile al ruolo di - rockstar ha visto che questo sito praticamente sconosciuto (o no? :D) riportava cose poco carine sul suo conto e, come il miglior Sheldon Cooper a cui bisogna spiegare il sarcasmo prima che possa capire una battuta, ha deciso di prendere provvedimenti.
Poteva farsi una risata, poteva mandare a quei poveri uomini di Nonciclopedia una torta, poteva comportarsi in mille maniere, ma ha deciso per quella che da buzzurro quale è gli si confà alla perfezione: tirare una piazzata notevole in campo legale, facendo il bullo coi più piccoli (e i conti senza l'oste ma questa è un'altra storia). Ovviamente è tutto documentato sia su Facebook da persone che dovrebbero fargli da social PR ma che in realtà sanno solo peggiorare l'effetto valanga che si è venuto a creare, che su Nonciclopedia stessa, la quale reca un diario più o meno aggiornato degli eventi e delle impressioni.
Il risultato di questo gesto, che denota una pochezza infinita e un'infima conoscenza della rete sia da parte di Rossi in prima persona, che di coloro che gli stanno a fianco per assisterlo a fare la socialstar mancata, dato che comunque Nonciclopedia ormai è un sito simbolo dei tempi e qualcosa di più che famoso, si palesa in questo modo: #vascomerda a tratti in top five dei trending topic mondiali, caterve di insulti, su praticamente qualsiasi piattaforma, e soprattutto una pagina, messa su non so da chi e non so come, che però in qualche ora e rotti di attività ha superato i centomila fan e continua a fagocitare iscritti ad una velocità impressionante.
Complimenti Vasco, bellissima opera di personal branding. Un lavoro coi fiocchi veramente studiato, preciso e puntuale.