Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

GNOME 2.28, ridammi il mio touchpad!

Ormai è quasi una settimana che utilizzo con soddisfazione, a parte dei problemini assolutamente irrilevanti di cui ho parlato, GNOME 2.28 sul mio portatile, tramite i pacchetti instabili mantenuti da JGC in un repository apposito.

Non usando mai il touchpad in questi giorni, perchè non ne avevo necessità, ho sempre usato il mouse USB, e non mi sono accorto che dopo l'aggiornamento il pad del mio laptop ha assunto un comportamento anomalo: ha smesso cioè di funzionare il click al tap.

In un primo momento, mi sono armato di bash, nano, e soprattutto di dita di scorta (:D), per risolvere il problema che credevo fosse causato da un aggiornamento di HAL o di Evdev, che magari, che so, aveva sovrascritto qualche file di configurazione di troppo, e quindi aveva inficiato sul buon funzionamento, o quantomeno sul funzionamento "alla come dico io" del mio touchpad.

Smanetta che ti rismanetta, edita che di edita, usa che ti riusa le dita di scorta, sono arrivato al dunque: numerosi reboot, e il touchpad che per quanto io bussassi forte e facessi ripetutamente toc toc, tac tac, e tic tic, non voleva saperne di clickare.

A quel punto, all'ennesimo reboot, per sbrigarmi, ho deciso di provare il tap direttamente sulla scrittona "Opzioni" presente nel mio GDM. Funzionava :|

Mi sono detto, "allora c'è qualcosa che non va". Login, tutto va bene, mi ritrovo immantinente nel mio desktop, e comincio a ravanare nel dialogo delle preferenze. Scav scav scav scav... TOC! Ahi, la testa! Ho sbattuto... contro questo.

Un dialogo di preferenze? Da quando GNOME ha un dialogo di preferenze del mouse che include anche i settaggi del touchpad? :P

Sarà che sono troppo nerd, sarà che non sapevo della sua esistenza, fatto sta che ho ravanato nei file di configurazione di HAL per circa venti minuti prima di accorgermi del fattaccio; Adesso tutto si spiega, tutto ha un suo perchè, c'è una risposta alla vita, l'universo e tutto quanto. Non male, ottimo lavoro, però cavolo, qualcuno poteva avvisarmi eh.

E adesso tappo sul pulsante "Pubblica". :lol:

I like the way you update it.

Da pochi giorni, JGC, il maintainer ufficiale di GNOME per quanto riguarda Arch Linux, ha istituito un repository di pacchetti precompilati contenente il mio Desktop Environment preferito aggiornato alla versione 2.27.9x.

È già da due o tre giorni che sto testando il tutto sul mio laptop con immensa soddisfazione, e sto scoprendo pian pianino tutti i cambiamenti che GNOME ha subito nel corso di questi mesi in cui mi sono crogiolato con la release 2.26: nuove interfacce di granting dei permessi, ritocchi per quanto concerne l'interfaccia, e miglioramenti diffusi in tutti i software che fanno da humus per quanto riguarda il piedone di casa Linux, sono i tratti che caratterizzano la versione che sto testando e che è destinata a trasformarsi di qui a poco nella release 2.28, l'ultima prima del grande passo che porterà a GNOME 3. :)

Veramente un ottimo lavoro, quello del team con un piedone nel cuore, che porta anche miglioramenti in fatto di usabilità.

L'unica nota negativa che ho da fare a questa beta appena rilasciata, è la non sufficiente leggerezza di Metacity, il quale non esita un secondo a farmi schizzare su Xorg di un bel 10% nel workflow della CPU, ma pazienza, nessuno è perfetto, e confido nel fatto che, se la cosa non verrà corretta tempestivamente, sarà riparata dai distributori nei rami "in corsa", ossia Debian Unstable, Ubuntu Karmic (sulla quale non ho controllato), Arch Testing, Gentoo ~x86, e chi più ne ha più ne metta.

Per ora mi godo lo gnomo così come ce lo offre JGC, e fornisco uno screenshot del mio pacman.conf alle righe incriminate, per chiunque volesse inquinare la propria box Arch con software radioattivo, non maturo e che potrebbe uccidere il vostro armadillo domestico. :D

In fondo, un'immagine vale più di mille parole no? :P

Cambiamento nell'aria... e nuovi hostname.

Ultimamente sto cambiando un sacco. Dai blog, alla vita in rete, alla vita reale. Non credevo che quest'ultima potesse cambiare, e invece è successo; sono stato quasi strappato via dal mondo scolastico. Sai com'è: credi che duri per sempre, anche se sai che ne uscirai di lì a poco. E adesso catapultato all'Università. Essì, alla fine sono entrato, e senza nessun obbligo formativo, nella facoltà di Ingegneria Informatica; sto cambiando. Sto diventando più maturo. E come stanno diventando più coerenti con me stesso le mie abitudini (chi ha detto PC in aula?), stanno diventando più coerenti anche gli hostname delle mie macchine :)

Così, ho deciso di dare rispettivamente al laptop e al PC fisso i nomi di Polinice ed Eteocle. I due fratelli che lottarono per il comando della città di Tebe, in una sanguinosa battaglia fratricida; il serverino invece sarà Anfiarao. L'assaltatore della Settima Porta di Tebe.

Si, le mie macchine hanno i nomi degli eroi greci.

Si, sono pazzo :D

Debian 5.0.3 è qua, e io aggiorno :D

Stamattina mi sono trovato nel Reader molteplici fonti che recitavano di quanto fosse bello e bravo il nuovo aggiornamento per Debian Stable, così ho deciso di gettarmi sul server via SSH ed aggiornare.

Non male, non male.

La procedura di aggiornamento è filata perfettamente liscia, APT non si è lamentato di nessun pacchetto che non soddisfaceva dipendenze turche, download e installazione, tutto a posto.

E nemmeno il WordPress di prova, installato sul mio serverino, ha fatto storie, nonostante l'aggiornamento di MySQL, Apache e tutti i soci annessi. :D

Non mi resta che dirvi, dunque, buon update ;)

E, ovviamente, condoglianze a chi questo gesto dovrà ripeterlo n² volte. :P

Brain F(uck)AQs

Avrete letto ormai tutti del ritorno di Kolivas annunciato da me e non solo, ma forse non vi siete documentati abbastanza da leggere le FAQ riguardanti il nuovo patchset sviluppato dal nostro kernel hacker preferito, che tornando in grande stile non ha perso occasione per sbeffeggiare chi lo ha preso in giro buttando alle ortiche il suo lavoro.

Infatti, ogni riga delle sue FAQ è pregna del rancore che serba verso gli sviluppatori del kernel Linux, e tale rancore, trasformato in battutine e frecciatine quantomai azzeccate, mi ha fatto rotolare a terra per dei minuti, ridendo di gusto.

Per prima cosa cominciamo dal perchè ha scelto questo nome.

Perchè "Brain Fuck"?

Perchè non prende in considerazione nulla di ciò che conosciamo riguardo il design di uno scheduler moderno secondo il criterio di scalabilità.
Perchè è ridicolmente semplice.
Perchè fa le cose così ridicolmente bene riguardo ciò che deve fare, pur essendo così semplice.
Perchè è disegnato in un modo secondo cui la mainline non sarebbe mai interessata nell'adottarlo, che è appunto come piace a me.
Perchè farà alzare le persone in piedi e accorgersi di cosa non va nel progetto attuale.
Perchè la fa finita con la storia di uno scheduler che va bene per tutti i processi, e mostra che le cose possono andare benissimo con uno scheduler progettato per uno scopo specifico. Non voglio usare un rullo compressore per rompere le noccioline.
Perchè attualmente più CPU significano latenze migliori.
Perchè devo essere bacato in testa per pensare di lavorarci ancora.
Penserò a qualche altro perchè più tardi.

E già qui traspare il voler mettere in ridicolo chi lavora sulla mainline :D

Poi va avanti spiegando tecnicamente alcuni punti ostici dello sviluppo e alcune features particolari. Dopodichè entra nel vivo:

Processori multicore?

Beh, questa è la cosa che BFS fa meglio.

Uno scheduler progettato appositamente per PC moderni, in barba a Stallman e il suo medioevo informatico, e in barba a tutti gli sviluppatori del kernel che mantengono ancora il modulo per il token ring, per dirne una.

Ma continua con le sue battute non tanto bonarie, regalandoci attimi di ilarità:

Pensi di spingere mai per l'integrazione di questo scheduler nella mainline?

LOL.

No, veramente, lo farai?

LOL.

Dai, sul serio, lo farai mai?

No. Sarebbero pazzi ad integrare questo scheduler, se non altro perchè non scalerebbe fino alle loro macchine con 4096 CPU. L'unica via è riscriverlo per lavorare in quel modo, o avere più scheduler nel kernel. Non voglio fare il primo arrivato, nè la mainline vuole essere l'ultima. D'altra parte, sono un cattivo maintainer, cosa che ha senso dal momento che per qualche ragione sembra che io voglia avere una carriera, una vita, mettere su famiglia con dei bambini, avere degli hobby, tutte cose che non hanno a che fare con Linux.

Dopo aver letto queste FAQ, e l'amarezza di uno che ha dato tantissimo al kernel, ed è stato solo calciato via come una mela marcia, ho quasi pianto.

Ripeto, come ho fatto nello scorso post, che Con ha tutto il mio tifo perchè faccia vedere al mondo di cosa è capace lui, e quali mancanze abbia il kernel Linux. Così magari, forse, gli sviluppatori del kernel decideranno che il metodo di Con non è tanto male, e forse è ora di dare una svecchiata a Linux. :)

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