29 Sep 2009
All'inizio ne erano un po' tutti entusiasti; Canonical stava implementando una soluzione, in Ubuntu, che consentisse l'installazione di applicazioni in maniera facile e veloce. Poi sono sorte le prime magagne.
Si, sto parlando del nuovo Ubuntu Software Center, nuovo aggeggio della distro africana. L'ho usato per un po', e non ne sono del tutto convinto, più che altro per la presenza nel mondo Linux di altri millemila aggeggi che fanno il lavoro svolto da questo nuovo "coso" in maniera molto migliore. Ma prima di tutto, un'immagine, che come sappiamo vale molto più di mille parole:

Io lo considero un prodotto malsano, ma sta a voi giudicarlo nel suo insieme. Io vorrei solo, nel mio piccolo, porre un accento (grave) su alcuni particolari per me raccapriccianti. :D
Cominciamo dal nome. Ubuntu Software Store. Una buona stella nell'ultima settimana ha deciso di intervenire sulla scena, e porre fine a questa agonia, ma la release finale fino a poche ore fa doveva chiamarsi Ubuntu Software Store. Store. Store. Apple Store. Troppo spesso ormai il mondo Linux si sforza di fare tendenza con cose che poi non sono quelle che sembrano. Lo stesso Android Market, di Market non ha proprio niente, ma doveva fare concorrenza all'Apple Store. Ancora Store. Store. Salute. Grazie.
Adesso per fortuna il Software Store è diventato Software Center. Per fortuna. :D
Poi, l'interfaccia. Non capisco perchè Ubuntu (ma non solo) non ha mai capito che i font a dimensione 10 mi spaccano gli occhi. Sono immensi, così grossi da distrarti anche facilmente. Io che uso sempre font di dimensione 8 sui miei desktop, mi ritrovo a dover combattere con il Software Center che mi sparaflescia negli occhi questi caratteri scabrosi, assolutamente non integrati, e queste icone per ipovedenti. :|
E, ultimo grosso neo, forse l'unico degno di vera nota, per ora, a pochissimo tempo dal rilascio del Koala Kagone, questo accrocco di codice fa solo quello che, come dicevo, il predecessore Gnome-App-Install faceva egregiamente. Solo che lo fa con meno integrazione, e in maniera più... visibile :D
22 Sep 2009
Stamattina ho visto qualcosa di alquanto sconcertante nel mio terminale.

Non ho letto date di rilascio, relese notes o affini, ma sembrebbe...
...sembrerebbe che ci siamo :D
P.S.: Primo post dalla wifi dell'Università ;)
22 Sep 2009
È risaputo, adoro compilare e installare sulle mie Linux Box software instabile per divertirmi a vederne giorno per giorno le evoluzioni e gli eventuali passi in avanti, prima che tutto venga congelato nella release stabile. Mi sono sempre scelto distribuzioni che mi permettessero di seguire con calma, senza scapicollarmi, lo sviluppo del mainstream senza pregiudicarmi un uso della mia Box tranquillo.
In ogni caso, digressioni smelense e sentimentali a parte, sono ormai mesi che seguo lo sviluppo dei driver video Intel dal ramo di sviluppo GIT. Ciò che mi ha spinto a farlo è stato innanzi tutto il mio voler divertirmi ancora una volta a veder crescere un progetto che giorno dopo giorno fa grossi passi in avanti, e, per dirla tutta, ho voluto seguire da vicino i fatti riguardanti questo driver perchè dalla versione 2.7 è stato levato il supporto ad EXA, ed il supporto a UXA, nuovo metodo di accelerazione video, non era ancora completamente maturo. Ho verificato quindi che gli sviluppatori andassero a parare nella direzione sperata.

Ebbene, ho ottime notizie per chi si interessa delle prestazioni della sua povera scheda video che avevano subito un calo dopo il drop di EXA da parte degli sviluppatori: in questi ultimi giorni nel GIT si sta muovendo parecchio codice, i commit sono frequenti, i miglioramenti si vedono attimo dopo attimo.
Non è ancora l'ora, ma posso affermare che la prossima release dei driver xf86-video-intel, sarà una release che si avvicinerà, in quanto a prestazioni, a quelle ottenute con EXA e i driver ormai legacy. Non oso immaginare con il nuovo Xorg e il Kernel Mode Setting abilitato cosa possa venire fuori :P
21 Sep 2009
Ho appena letto, dai tremila blog che hanno riportato la notizia, del codename che sarà caratteristico della prossima release di Ubuntu. Lince Lucida.
Nemmeno un drogato in overdose da LSD immaginerebbe mai una cosa del genere. :|
E non manco di osservare che Janvitus su Identica ha immaginato cosa mai possa venir fuori da questa accozzaglia di parole.
19 Sep 2009
Da qualche giorno, ho deciso di trovare un modo per sopperire ai miei disturbi dell'attenzione simili a quelli caratteristici delle scimmie.
È proprio vero che discendiamo dalla scimmia, io come vedo qualcosa che mi interessa smetto di fare quello che sto facendo e rincorro il nuovo giocattolo (LOL); è per questo che ho deciso di munirmi di un qualche tool per (apro improvvisamente altre tre schede in Firefox e leggo delle cose sul wiki di Arch) per ricordarmi, letteralmente, di fare le cose.
All'inizio l'idea era quella di prendere una badante clandestina, ma ho dovuto ripiegare, per una palese questione di costi, sulla bellissima e fighissima applicazione web (e non lo dico perchè non ho potuto avere la badante eh!) Remember The Milk. Remember The Milk è, giustappunto, una webapp che ci permette di gestire in scioltezza e comodità i nostri task quotidiani, ma non solo. Ha il supporto a più liste, così non siamo obbligati a tenere tutte le attività in una sola, disordinata lista, ma possiamo suddividere i task, mandandoli a finire in più liste, come quella del lavoro (ossia l'oblio :D), quella degli impegni personali, quella del cazzeggio e chi più ne ha più ne metta. In teoria l'applicazione può venirci incontro anche quando non vogliamo dimenticare dei compleanni,facendoci schedulare l'attività annuale di fare gli auguri alla persona "bersaglio".
Oh ma che dolce, ti sei ricordato il mio compleanno!
D'altronde, è efficienza anche questo :D
Insomma, Remember The Milk è un eccellente alleato nello scheduling dei propri compiti giornalieri e non, e devo dire che anche l'interfaccia web è fatta splendidamente, permettendo di impostare non solo l'attività, ma anche ovviamente il giorno nel quale si deve svolgere, tempo stimato, e soprattutto ci permette di stilare una lista dei task in base alla priorità di ciascuno, numerabile con 1 (assoluta), 2 (alta), 3 (normale), oppure lasciare in bianco per una priorità indefinita, considerata dall'interfaccia come inferiore alle priorità definibili ;)
L'interfaccia web mi fa schifo! / Non mi va di usare il browser, voglio qualcosa di più immediato!
Niente paura: la soluzione è presto pronta. Per la maggior parte degli utenti al mondo, esiste un client fenomenale che racchiude tutte queste potenzialità, integrato nel desktop e soprattutto sincronizzabile con Remember The Milk: il suo nome è Tasque.

Il bello di Tasque è che esiste per ogni sistema operativo, basta scaricarlo dal sito di GNOME Live, nel formato supportato dal proprio sistema; per Debian, Ubuntu e soci, dovrebbe già essere presente nei repository della distribuzione. Per Arch Linux, basta cercarlo su AUR ;)
Tasque racchiude tutte le features di cui abbiamo bisogno, compresa la funzionalità di assegnare delle note accessorie alle attività, e determinarne la priorità: un client leggero e funzionale il quale è approdato subito sul mio desktop, senza nemmeno passare dal via. :D
L'interfaccia per Linux è in GTK+, facendo ovviamente parte di GNOME Live, ma niente paura per gli utenti KDE: ho pensato anche a voi, e a quanto pare esiste un plasmoide che fa proprio al caso vostro, avviabile con un click dall'elenco dei plasmoidi, aggiunto proprio in occasione di KDE 4.3 :)
E per gli utenti QT che non usano KDE?
Nessuno è perfetto. Aprite il browser, attaccatevi e usate la webapp. :lol:
A parte gli scherzi, spero che i miei consigli siano utili, e che io vi abbia fatto trovare, come è successo a me, un fedele alleato nell'impiegare al meglio il vostro tempo. Sia chiaro che la badante, meglio se tascabile, comporta un aumento prestazionale del 110% in confronto alla webapp di cui ho appena parlato.