Mandami un'email
Adoro le email. Non c’è niente da fare. Rispetto a tanta tecnologia che nel corso dei decenni è andata e venuta le email sono sicuramente una soluzione tecnica che non solo è rimasta, ma per me al pari delle pagine web è assolutamente impossibile da distruggere.
Qualche giorno fa leggevo da Manuel che c’è gente ancora convinta, dopo i tentativi degli anni 2010 (tipo quella roba oscena che convertiva le mail in una sorta di todo list, non mi viene il nome), che le email possano essere soppiantate da questo nuovo paradigma olistico messaggistico paraculistico. Peccato che nessuno abbia ancora capito in che direzione andare.
E sapete perché? Nonostante io sia un fortissimo sostenitore della sperimentazione, dirò: perché non c’è alcun bisogno. Nel 2024 l’email continua a essere l’uovo di colombo della comunicazione su Internet. Lo testimonia persino il nuovo boom delle newsletter (di cui paradossalmente non sono un fan).
Non sono ancora arrivato al punto di vista drastico di Manuel o di Andrea, che hanno dismesso completamente i commenti sui propri blog per lasciare spazio alle email. Lo spazio dei commenti è ancora un piccolissimo forum per me, e le interazioni “molti a molti” che ho avuto negli anni qui e altrove sono state assolutamente di valore. Nonostante questo trovo che abbiano ragione nell’esprimere che le interazioni via email hanno qualcosa di estremamente intimo, riservato. Un’email al momento giusto ti rimane dentro per sempre, secondo me.
Quindi?
Quindi anche qui la porta è sempre spalancata. Mi raccomando: [email protected], ci tengo.