Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

GNOME 46: note d'uso oneste dopo qualche giorno

Esattamente come sul laptop su cui guardiamo le serie ho installato, a tempo perso, openSUSE Kalpa, su un po’ di altre macchine incluso il mio fisso ho vari flavour di openSUSE1 Tumbleweed che mi hanno permesso di avere a tempo di record GNOME 46, su cui volevo scrivere un paio di note prima di partire domattina per il Giappone2.

GNOME 46

Il desktop in sé è bellissimo: personalmente negli ultimi anni sono passato da essere uno zelota del theming (o dei WM tiling direttamente) ad adorare l’estetica di Adwaita. È praticamente uguale al precedente se non fosse che molte applicazioni hanno subìto un revamp del codice e il porting a GTK4, con relativa adozione dei nuovi widget grafici. Ripeto, credo che non sia qualcosa che fa contenti tutti, ma per me il traguardo che è stato raggiunto è esteticamente clamoroso. L’usabilità è ancora un po’ traballante, specie per quanto riguarda il design di File, il file manager, che è stato un po’ stravolto, ma non mi posso decisamente lamentare.

Chi ha usato un Mac lo sa: macOS non è esattamente il mostro di usabilità che in tanti descrivono, specialmente quando si tratta di Finder. La nota positiva è che File ormai è sempre più simile a Finder; la nota negativa è che di Finder rischia di ereditare anche le storture.

A parte questo però volevo fare un applauso per una feature in particolare, ossia l’integrazione con WebDAV, CardDAV e CalDAV, che mi ha permesso finalmente di importare sul calendario i miei calendari di Fastmail senza passare da interazioni strane con Evolution. Finalmente per il mio desktop è il 2024 e mi è bastato almeno solo debuggare Fastmail. :-D

In particolare ci tengo a ringraziare Emmanuele Bassi che mi aveva colto tanto tempo fa a urlare e far discendere l’anticristo in merito e contestualmente aveva colto l’occasione per avvisarmi dell’uscita di questa patch a firma sua e di Andy Holmes. Essendo un utilizzatore compulsivo delle app di calendario, questa cosa mi ha veramente cambiato il modo in cui configuro tutto il mio ambiente desktop. Mi sono sentito come un bambino che apre, e ci sta visto il periodo, un uovo di Pasqua.

La cosa meno bella è che visto il tempestivo arrivo di GNOME 46 in openSUSE Tumbleweed si sono rotte più o meno tutte le estensioni che uso e che non mantengo io. Sono due in croce, dato che col tempo ho imparato ad apprezzare molte delle scelte (e delle marce indietro…) del team di GNOME, ma mi sento comunque un po’ monco. Contestualmente ho notato quanto veloce sia stato il packaging, e questo mi ha dato l’occasione di riflettere sul fatto che in tempi non sospetti avrei pagato per un impacchettamento così veloce, mentre oggi che sono un po’ più “seasoned” avrei apprezzato un pochino più di calma nei miei aggiornamenti.

Sarà mica già il caso di passare a Slowroll?

A parte tutto, sono felicissimo di questi “quality of life improvements”, come li chiamano quelli forti.

Ora vado a fare le valigie.

  1. Chiamatemi aziendalista :-D diciamo che negli ultimi tempi ho preso la mano con openSUSE fino a diventarne anche in piccolissima parte sviluppatore, quindi volevo assaggiare in prima persona quello che usciva fuori. 

  2. I matti veri, quelli che invece di pensare come gli ossessi a fare le valigie hanno ancora il terminale aperto. Decidete voi se sono un poser o un sociopatico. 

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