Debian 8 - recensione minimale, tips and tricks
Durante questa settimana, seppure il periodo sia stato abbastanza distruttivo, ho trovato il tempo per aggiornare tutte le mie macchine che usano Debian a Debian 8.0, nome in codice Jessie, che offre diversi miglioramenti (almeno per me… :-D) da parecchi punti di vista differenti. Bando alle ciance, vediamo subito un po’ di cose nuove di questa release che arriva dopo due anni di lavori dal precedente rilascio “Wheezy” (Debian 7.0.0, taggato maggio 2013).
Nuove feature di Debian 8
In Debian 8 troviamo tutti i pacchetti aggiornati del caso, con le dovute patch. per quanto riguarda invece i miglioramenti distro-specifici, abbiamo un nutrito elenco di cose succose, di cui già il primo punto basta per stimolare discussioni (ma diciamo anche flame, ndr.) di durata tendente a infinito.
- Systemd finalmente diventa il nuovo gestore di demoni, il che significa che possiamo comunque estirparlo e reinstallare SysV o qualsiasi altro sistema di init, ma in maniera predefinita ci puppiamo lui che, a bocce ferme, io giudico comunque l’init system che ha risolto in maniera più efficiente i problemi che sono stati evidenziati nel tempo durante l’uso di softwareun po’ più anziano. Certo, l’ha fatto a modo suo e adesso i log di sistema sono un blob binario di cui difficilmente senza journalctl capirei qualcosa, ma vabbeh: ogni soluzione si porta appresso nuovi problemi, ci mancherebbe.
- GNOME 3.14 è il nuovo ambiente desktop incluso nella piattaforma Debian, il che ci fa molto piacere, perché con la release 3.14 è cominciato un processo di rinnovamento del supporto hardware che si è concluso (forse?) con la 3.16, e che rende il ramo stable di Debian di fatto al passo coi tempi per quanto riguarda i monitor HiDPI e tutta quella tipologia di hardware.
- MariaDB ha sostituito MySQL come database relazionale; di fatto pur essendo un drop-in replacement e non cambiando praticamente nulla per l’utente finale se non sul lungo termine, è una buona scelta dato il modello di governance migliore adottato dal progetto.
- Cinnamon e MATE entrano a far parte del pool di pacchetti ufficiale di Debian. Se GNOME vi fa schifo, adesso avete ancora più alternative tra cui scegliere, e potete sentirvi degli hipster fichissimi rispetto a chi ha scelto di usare XFCE o KDE.
Upgrade barometer
L’upgrade barometer è una cosa fichissima che prendo in prestito dal blog di GitLab :-D L’aggiornamento non vi porterà via troppo tempo. Io non facendomi troppi problemi anche su cosette dove ho la produzione (personale) ho lanciato l’aggiornamento con:
$ sudo apt-get update
$ sudo apt-get dist-upgrade
Dopo aver modificato il mio sources.list puntandolo a stable.
Ognuno dei server che ho aggiornato ha dovuto ricevere qualche pacca sul sedere prima di andare a dovere:
- Ungoliant, la prima macchina che ho aggiornato, è andata liscia come l’olio;
- Morgoth, invece, si è impuntato e nonostante la migrazione felice a Debian 8, non mi voleva far entrare su GitLab. Per questo motivo ho dovuto menargli delle sprangate, dopodiché è andato tutto a posto (senza nemmeno reinstallare cose specifiche per questa release - vedi sotto);
- Sauron invece, dato che non mettevo mano da un po’ alle configurazioni di Apache, ha deciso senza che me ne accorgessi (oppure era qualche dialogo che ho letto troppo distrattamente mentre giocavo a Bloodborne) che era ora di farmi riprendere la mano con i webserver, quindi ha cancellato tutti i miei VirtualHost.
Chicca finale: ho aggiornato tutte le macchine tramite una sessione di screen aperta in SSH sul mio Nexus 9 (come vedete in figura). Nonostante queste piccole incomprensioni col sistema operativo, Debian 8 è comunque promossa, e in generale l’upgrade è andato abbastanza liscio. Chiunque stia pensando che dovrei eseguire i miei servizi come Docker container ha ragione, e per la verità lo faccio con parecchie cose, ma con queste mi pesa veramente tanto il sedere e non c’ho voglia di impostarmi un’infrastruttura di container anche per servire due pagine statiche. :-D
GitLab: facciamolo ripartire a manate
Dato che siamo dei sysadmin sufficientemente coatti, non ci fermerà mica un errorino? Spulciando i log di GitLab ho visto che era “solo timido”, quindi a seguito di una migrazione da Debian 7 a Debian 8 bastano i seguenti comandi per ripristinarne tutte le funzionalità:
# Lancia i datatabase, i quali necessitano di migrazione
$ sudo gitlab-ctl start postgresql
$ sudo gitlab-ctl start redis
# Riconfigura GitLab migrando tutto a Debian 8
$ sudo gitlab-ctl reconfigure
A posto? A posto. E via, verso nuove avventure :-F