Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Global Sustainibility Jam 2011 - sintesi.

Tornato alla routine quotidiana, analizzo freddamente (o caldamente, come vi pare, ma un avverbio strafigo ci stava tutto) ciò che mi è successo in questo weekend: ho partecipato infatti alla Global Sustainibility Jam 2011. Comincio dal finale: è stato assolutamente epocale. Le presentazioni sono state tutte meravigliose, sono stati proposti dei progetti che possono cambiare il mondo nel campo della sostenibilità e della parola chiave di questa jam, che era "Playground".

Personalmente, ciò che ho apprezzato di più è stato Guerrilla Playground (qui la loro pagina Facebook), il progetto di rivalutazione degli spazi urbani inutilizzati (ma anche utilizzati hahah) come campo di gioco temporaneo ideato dal nostro bravissimo Tomas Mancin, membro di Hopen e soprattutto architetto molto molto capace. Io, Simone, e gli altri membri presenti, ci siamo dati parecchio da fare per evangelizzare la folla sul nostro progetto, ma lo scopo principale della nostra presenza è stato godersi la jam in compagnia: anche le altre piccole creature sono state assolutamente all'altezza di Guerrilla Playground, e un mio personale ringraziamento va ai ragazzi del team Melopresti (LOL) con cui ci siamo sopportati per due giorni a vicenda senza dire a né ba :D

Non avevo mai fatto una jam di progettazione, ed effettivamente è stata un'esperienza costruttiva sia per la mia vita professionale che per la mia vita sociale: ho conosciuto tanta bellissima gente, un sacco di nerd, un sacco di meno nerd, ma nel complessivo persone con delle storie dietro e tantissime idee nella testa. Senz'altro il mio ego ne ha beneficiato, anche se mi sono sentito da una parte troppo "essere divino sceso sulla terra", dall'altra troppo uno schifo perchè potevo disegnare meglio, quando il mio schizzo ispirazionale ha ricevuto abbastanza smile da essere scelto per essere realizzato.

Le cose storte ci sono state, ed è stata un'esperienza significativa anche per imparare dai miei fallimenti e fare tesoro di ciò che ho appreso per non dover mai rifare gli stessi errori. Grazie mille, infine, a Cristiano che è un figo, a tutti gli organizzatori, e a tutti i mentori, dai quali mi sono sentito in dovere di rubare il know-how che mi mettevano a disposizione.

comments powered by Disqus

Member of

Previous Random Next