13 May 2016
Ho già visto un paio di articoli leggermente caustici sul fatto che Google non abbia introdotto la sua Gboard su Android, ma abbia privilegiato prima iOS. In realtà, mi sembra una querelle abbastanza senza senso anche solo come pensiero, mica per altro ma perché ci sono un paio di ragioni fondamentali per cui ritengo il suo arrivo su Android poco rilevante.
La tastiera Google
Android ha la tastiera Google, che racchiude alcune tra le funzionalità più smart disponibili nel telefono, come la dettatura. Non è esattamente la stessa cosa, ma sicuramente Google potrebbe arrivare ad implementare le funzionalità di Gboard direttamente nella tastiera Android nativa, come confermano anche svariate fonti.
Io dal canto mio ho disabilitato parecchia roba, preferisco una tastiera che fa la tastiera, senza impicci.
Android stesso
Android è un sistema operativo pesantemente contaminato, come esperienza utente, da Google. Vuoi una funzionalità di ricerca spinta? Se non hai modificato troppo il comportamento del device che usi, probabilmente ce l’hai direttamente nella home screen.
La mossa di Google è interessante, perché le tastiere secondarie si sono rivelate un elemento affascinante per gli utenti iOS. Per gli utenti Android temo non sia lo stesso. In conclusione, quindi, le funzionalità di Gboard potrebbero non essere un gamechanger per Android alla stessa maniera di come lo sono per iOS.
12 May 2016

Tra una cosa e l’altra ho visto che un paio di giorni fa è stata rilasciata una desktop app per WhatsApp; incuriosito sono andato a cercare dettagli e ad esaminarla – anche se purtroppo ho riscontrato esattamente le stesse criticità della versione web.
Dato che, ovviamente, questa WhatsApp “desktop app” non è nient’altro che un wrapper Electron che ripropone la versione web con un’icona dedicata. Il che significa che le performance non sono stellari (e non sto parlando del fatto che sia una web app in generale: le performance di WhatsApp Web sono abbastanza becere in confronto ad altre webapp come, beh, Webogram), e ovviamente tocca tenere il telefono acceso e collegato altrimenti non te ne fai niente.
E niente, via anche questa. Magari al prossimo giro WhatsApp potrebbe decidere di darci un attrezzo che funziona. Nel frattempo potreste considerare di passare a Telegram :-D
Tra l’altro, devo dire che sono rimasto sorpreso: mi sono fatto un giro su ChitChat, un progetto open source (per Mac) che fa grossomodo la stessa cosa, e c’è una stupenda comparativa nelle issue, molto utile visto anche che a livello estetico le due app sono identiche; eppure quella open sembra tenere botta eccellentemente.
08 May 2016

È un bel po’ che non scrivo qui, ma ultimamente mi sono immerso senza accorgermene in uno studio matto e disperatissimo di The Linux Programming Interface.
Adesso però non sono qui per parlare di questo, ma di Feedly e della sua applicazione Android, che non mi ha mai soddisfatto. Viceversa, avevo trovato una validissima app per agire come client di Feedly, che era Press, ma dopo l’aggiornamento di Android alle nuove specifiche Material Design, non è che fosse stata mai aggiornata; il mio problema visivo e di aggiornamento del client è stato risolto da Matteo Villa, lo stesso geniaccio dietro Fenix (un ottimo client per Twitter), che ha scritto Quote.
Quote è un client Feedly con tutte le caratteristiche che adoro. L’interfaccia grafica è veramente bella a vedersi, con la possibilità di cambiare sia tema che font per la lettura, e di cambiare anche il modo in cui vengono visualizzate le thumbnail nella lista degli articoli. Ovviamente c’è anche il supporto a Readability, e - cosa più importante - quando condivido gli articoli da qualche parte li condivide nel modo giusto, associando al link anche il titolo o permettendo di fare sharing dell’URL “as is”.
Mi domandavo quanto ci avrebbe messo ad arrivare quest’app, che fa esattamente quello che serve a me come serve a me. E la cosa sorprendente è che per quanto i vari Paperboy, Palabre, FeedlyReader siano buoni, non arrivano a questo livello né come bellezza o funzionalità della UI, tantomeno come grado di funzionalità dell’applicazione. C’è chi fa troppo, ma lo fa in modi che non ti aspetti, e chi fa poco e male.
Quote è la mia scelta come client Feedly per Android, e infatti l’ho comprata subito in modo da sostenere gli sviluppi futuri. Con un grosso in bocca al lupo a Matteo :-)
Mark Solomon, intervistato da SOMA Magazine:
One interesting detail that differentiates the Pebble Time from competitors, for example, is the use of external buttons rather than a touch screen. “If we have a touch screen, what does that bring to the table?” asks Solomon […] With Pebble, simplicity and ease of use are key.
Ho un Pebble da ormai parecchio tempo (un Pebble Time), e nonostante abbia avuto modo di testare parecchie alternative, rimane comunque uno dei migliori oggetti da polso sul mercato.
Vorrei scrivere qualcosa di più approfondito in proposito nelle prossime settimane.
Apple cambia, ancora una volta, nome al suo “sistema operativo migliore di sempre”. Nel frattempo Microsoft porta la Bash (nativa) su Windows 10, insieme a gran parte della userland di Ubuntu.
Se fossi un coatto, scriverei “ciaone”.