Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Sono tre anni che uso un laptop incredibile: ode al mio Thinkpad x270

È parecchio che non scrivo del mio setup, che negli anni è cambiato molto poco: sul mio computer fisso ho voluto passare ad Hyprland perché è l’unica “cosa tiling” che funziona relativamente bene su GPU Nvidia, e sul portatile aziendale sto semplicemente usando Aeon da parecchio tempo cercando di non farmi prendere troppe fisime.

Sul laptop invece la rice è identica a quella che mostrai parecchio tempo fa, con qualche minuscola variazione semplicemente perché nel frattempo GDM è diventato capace di lanciare una sessione Wayland senza sbroccare.

openSUSE Tumbleweed con Sway su Thinkpad x270

openSUSE Tumbleweed con vim aperto, con Sway, su Thinkpad x270

Ma non è di questo che voglio parlare, quanto del laptop, che non è più un X1 Extreme: alla fine qualche anno fa io che amo i form factor un po’ strani mi sono lasciato sedurre dal Thinkpad x270 di Carmine, e gli ho chiesto dove lo avesse preso. In realtà la conversazione è stata ben più lunga e articolata, durante la quale Carmine mi ha anche introdotto a un sito che all’epoca li vendeva come il pane, già modifcati e massimizzati con 16 GB di RAM e 512 GB di disco SSD, una goduria per le mie orecchie in quel momento. L’X1 Extreme infatti oltre ad essere un po’ pesante non aveva quel feeling di una macchina “pocket”: credevo che passare a un 15 pollici e spicci non mi avrebbe fatto quell’effetto, e invece…

Thinkpad x270 in foto

… e invece ordine fatto d’impulso, e una settimanella dopo mi è arrivato questo gioiellino, che da tre anni è il mio unico portatile personale. 300 euro e è passata la paura. Ora inizia a mostrare un po’ i segni del tempo, ma devo dire che per essere una macchina ricondizionata che ho pagato pochissimo è stato veramente un grande affare. Ho avuto un paio di cosette da sistemare ma devo dire che anche per me che sono super pigro è bastato smontarlo e sapere dove guardare.

Il feeling è veramente quello di un “cyberdeck”, di una macchinina piccola non eccessivamente potente che però tutto sommato fa il suo: alla fine riesco a farci girare progetti anche di lavoro con relativa facilità, e sono tre anni che questo computer mi accompagna in tutte le occasioni importanti (namely: openSUSE Conference, openSUSE Asia Summit, FOSDEM). A parte la durata della batteria un po’ risicata, specie quando è sotto sforzo, non ho mai avuto da ridire, anzi: sinceramente dato che il tempo passa inesorabile e iniziano anche i primi segni di cedimento (d’altronde tre anni sono sempre tre anni per un laptop che era già “di mezza età” quando l’ho comprato) sto cominciando a guardare delle alternative e con mio sommo disappunto a meno di non spendere un rene per non avere comunque tutte le cose che ha questo laptop (schermo IPS, 12 pollici, tastiera con una corsa stupenda, una CPU che non fa cagare, un sacco di RAM, un sacco di disco), non ne sto trovando affatto. Ero convinto di voler cambiare laptop qualche mese fa, e invece dopo una veloce ricerca di mercato ho capito che mi sa che il mio x270 continuerà a rimanere il mio laptop principale per ancora un bel po’ di tempo.

Da cui, appunto, il motivo di questo post.

Non me l’aspettavo quando l’ho comprato e infatti lo sto scrivendo tre anni dopo, ma l’x270 ha veramente scavato una nicchia incredibile nel mio cuore e nelle mie abitudini.

comments powered by Disqus

Member of

Previous Random Next