This blog is shamelessly powered by Jekyll
Qualche giorno fa stavo pensando a tutti i generatori di siti statici che sono usciti “ultimamente” (dove per ultimamente intendo negli ultimi anni, non nell’ultima settimana e mezza). Per coincidenza, sono cascato sopra questo thread nel bosco selvaggio del fediverso, proprio qualche giorno dopo che Mauro ha mandato un breve rant contro Astro nel gruppo Telegram di Gitbar.
E mi sono detto, ma lo sapete che c’è? C’è che io sono un maledetto nerd e adesso vi spiego che io sono felice di come è implementato questo blog, che da Settembre 2014 è completamente scritto con Jekyll e una chilata di file markdown. E basta. A parte qualche singhiozzo durante qualche upgrade non si è mai rotto, e ho sempre integrato qui e là qualche funzionalità quando ne ho sentito il bisogno. In realtà, per la maggior parte del tempo, non ne ho sentito la necessità. Da un annetto e mezzo genero le preview dei post in formato card usando ImageMagick e una svomitazza di Ruby amatoriale che i meno schizzinosi definirebbero un plugin.
Non ci è voluto molto perché arrivasse qualcuno a dirmi che era uscito Hugo e che se non stavo migrando tutto a Hugo stavo perdendo tempo. Me l’hanno detto in tanti devo dire, e Hugo è l’unico generatore con cui farei cambio a oggi, forse. Qualche tempo dopo è uscito Gatsby. Fichissimo. Tutto a componenti. Ci ho pensato a migrare, poi ho lasciato perdere: il risultato sarebbe stato più o meno lo stesso, ovvero la solita chilata di file markdown e il solito rendering. Certo, avere JSX al posto della sintassi Liquid è un grosso avanzamento, ma alla fine chi se ne frega.
Sono passati quasi dieci anni (melodrammatico: comunque più di otto). Adesso c’è altra roba in giro, e vedo tutti affannarsi a rincorrere il trend e riscrivere il primo sito che gli passa tra le mani nello static site generator del giorno. Tutti sembrano quasi aver dimenticato che Jekyll esiste, almeno da quella che è la mia percezione. Io nel frattempo ho imparato a scrivere plugin per Jekyll, e ho scrito il mio. Sicuramente i tempi di generazione sono biblici e si potrebbe fare in duecento modi migliori. Eppure c’è una parte di me che si sente estremamente bene nel non aver cambiato una virgola di come funziona il software che sta sotto questo blog in otto anni. Un po’ il detto ormai stantio, “choose boring technology”, un po’ il fatto che sul mio blog preferisco scrivere prosa rispetto al codice. Un misto di un po’ di tutto, anche di dimenticanza.
Perché alla fine secondo me l’indice di uno stack che ti soddisfa è questo, specie per qualcosa come un blog: ha valore quando te lo scordi. Per questo, senza alcuna vergogna, vi dico che questo blog da otto anni è generato tramite Jekyll, e non ho intenzione di cambiare una virgola di tutto questo almeno per altri quasi-dieci anni. :-D