2023: so it begins
Se dovessi cominciare a fare una lista di tutte le cose che sono accadute quest’anno per metterle in fila e fare il mio personale bilancio, non saprei nemmeno da dove iniziare. Probabilmente sarà meglio andare direttamente in ordine sparso, raccontarvi un po’ di roba, fare le mie solite sezioncine e alla fine vedere se c’è da tagliare, limare, sistemare, lettera, testamento.
È stato sicuramente un anno in cui mi sono messo alla prova. E devo dire che l’ho fatto in molti modi, a tratti esagerando, ma il bilancio è positivo e la soddisfazione che ne ho tratto complessivamente è stata enorme. Se dovessi riassumerlo in una frase, questo 2022 che sta terminando è sicuramente una fila di 365 giorni da cui mi porto dietro una migliore consapevolezza di me.
Ma veniamo agli eventi tangibili.
Creare Mondi: e mondi sono stati creati
L’anno scorso ho menzionato di aver intrapreso insieme ad Agnese un corso di scrittura creativa. Il corso in questione è stato Creare Mondi, curato e “insegnato” da Eulama Litlab. Voglio scriverlo esattamente come lo penso: probabilmente uno degli investimenti migliori che abbia fatto in vita mia. Mi ero iscritto pensando di voler accumulare qualche attrezzo in più per diventare essenzialmente un Dungeon Master migliore, invece come primo elemento di questa lista destrutturata mi sono stati dati degli strumenti analitici per nulla banali, che hanno aumentato a dismisura le mie capacità di sviscerare non solo un testo scritto, ma in generale una storia.
E non parliamo solo di strumenti di analisi, ma anche di progettazione e di esecuzione: la nostra classe di Creare Mondi ha deciso infatti di intraprendere un’esperienza di scrittura collettiva di un romanzo. Se vi dovessi descrivere che cosa è uscito fuori, i più direbbero che è un romanzo cyberpunk. Io vi direi che è un bel libro.
Abbiamo terminato nel corso di quest’anno la prima stesura. Non sappiamo bene che cosa ci faremo, ma è stato un viaggio talmente emozionante che ora, su due piedi, non so nemmeno descriverlo a parole. Entrare nella psicologia dei propri personaggi da una parte, dei coautori dall’altra, è qualcosa che auguro a chiunque voglia mettersi in gioco con qualcosa di inaspettato e nuovo.
Il mio grazie più profondo, per quello che Tolkien chiamerebbe assolutamente un viaggio inaspettato, va a (in rigoroso ordine alfabetico) Agnese, Alexander, Anja, Anna Chiara, Pasquale e Roberto.
Siete il gruppo di avventurieri migliore in cui uno possa sperare di imbattersi.
Un anno di Casa Blaster
Non c’è molto da scrivere su questo aspetto, ma è una cosa importante quindi ho voluto dedicargli una porzione tutta sua del bilancio di quest’anno. A Marzo abbiamo compiuto ben un anno di permanenza dentro questa casa. Il 2022 è stato il primo anno in cui ci abbiamo vissuto dentro dall’inizio alla fine. Come i proprietari terrieri (heh) che stanno leggendo questo post sapranno, il possesso di un immobile si porta dietro tantissime cose; principalmente bestemmie e imprecazioni.
Ma sotto questa coltre di madonne in realtà c’è tantissima felicità, la felicità di avere un posto sicuro. Il proprio angolo di mondo di cui si è assoluti signori e padroni, liberi di riempirlo di qualsiasi scemenza. Sia io che Agnese non ci siamo tirati indietro: chi ha visitato casa nostra ha ripetuto anche più di una volta che dovremmo far pagare il biglietto d’entrata.
Se state leggendo, mi auguro che veniate a visitare il nostro museo.
Fanno dieci euro.
SUSE Trento 1.0
Lavorativamente è stato un grande anno, sicuramente pieno di sentimenti intensi. Trento, il prodotto di cui mi occupo praticamente a tempo pieno insieme al mio team, è arrivato alla sua versione 1.0 passando per svariate gestazioni complicate e, devo dirlo, una riscrittura pesante cambiando completamente stack: siamo passati da Go, static templates e una manciata di componenti React a un’implementazione completamente scritta in Elixir, che implementa il modello CQRS/ES (ovvero Event Sourcing e Command/Query Responsibility Segregation), con spalmata sopra una bella single-page application basata su React.
Il viaggio è stato clamoroso, e ho imparato tantissime cose sia su Elixir e Commanded (il framework che usiamo per implementare CQRS/ES), sia su JavaScript. Una riscrittura non è mai facile, soprattutto una riscrittura della larghissima parte di un’applicazione web: i rischi sono tanti, e in molti faticano a vedere i benefici di un’operazione simile. La verità? Eravamo disperati. Ma dalla disperazione è nato qualcosa di meraviglioso. Probabilmente è materiale per un racconto più approfondito, sempre su queste pagine.
#Fedi23
All’incirca verso Marzo di quest’anno è stato chiaro che nell’ecosistema dei social media “tradizionali”, se così vogliamo chiamarli, stavano per verificarsi degli eventi di portata colossale. Dipende da quale lato si guarda la questione, ma per alcuni sono stati eventi con un impatto catastrofico. Bryan Cantrill ha definito l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk e gli accadimenti successivi qualcosa di portata “Enron-ique”.
Per questo motivo durante quest’anno ho ripreso lo studio del protocollo ActivityPub, che avevo già esaminato nel 2017 ma che avevo lasciato perdere per questioni di tempo e di perdita d’interesse.
A oggi penso che valga la pena spendere più tempo e sforzi a comprendere come poter migliorare quello che abbiamo a disposizione per mantenere Internet un meta-luogo decentralizzato. Ho ideato e intrapreso alcuni sforzi in merito, ma per ora sono solo caccole e non meritano nemmeno di essere raccontati :-) Quello però che posso dirvi è che alcuni li ho intrapresi in solitaria, su altri invece ho trovato dei sodali con i quali a inizio 2023 probabilmente concretizzeremo qualcosa di tangibile.
Impiadinando
Non mi andava di scrivere “ricapitolando”, e “wrapping up” mi suonava troppo scontato e esterofilo. Quindi: impiadinando. Questo 2022 è stato una piadina con dentro un sacco di cose. Chi ha avuto contatti più o meno stretti con me è a conoscenza del fatto che ancora più che curioso io sono insaziabile, per cui ho solo un proposito e un augurio per l’anno venturo: che sia una piadina colma da scoppiare, per me e per voi che leggete, di ingredienti meravigliosi che ci facciano strabuzzare gli occhi di stupore. Che ci allarghino il volto in un sorriso.
Daje.