SUSE Week #2
Devo dire che nemmeno io mi aspettavo una reazione del genere da me stesso, ma a due settimane e spicci dalla mia assunzione in SUSE mi sento come uno scolaretto delle medie che esce con quelli del liceo - e devo ammettere che ho non poca difficoltà a commentare questi primi giorni senza scadere nel “sono due settimane e tutto va bene” da una parte, e nel “ommioddio mi hanno regalato un sogno” dall’altra. :-D
Recinti per dinosauri
Non so se è vero gergo informatico, ma da piccolo lessi un bellissimo thriller di Jeffery Deaver intitolato Profondo Blu, in cui ricorreva l’espressione “recinto per dinosauri” che stava a identificare grosse sale piene di mainframe e di server. Questa cosa mi è rimasta impressa a fuoco nel cervello fino a oggi, e devo dire che pur lavorando in larga parte con il cloud o comunque in SSH e quindi non vedendo tanta di questa infrastruttura fisica di persona, lavorare a contatto con dei cluster SAP dà molto l’idea di quel tipo di computing.
Un cluster SAP ha dei requisiti hardware immensi, specialmente in termini di memoria, e se c’è qualcosa di più assurdo e alieno del leggere la documentazione di SAP è sicuramente leggere la nostra documentazione su come far scalare orizzontalmente e verticalmente le istanze. Sarà bizzarro e retrogrado, ma è un mondo nuovo e mi eccita. Sono fatto così.
The real job
In larga parte il mio lavoro consiste nel contribuire a Trento, che è una web application deputata a essere un pannello di controllo omnicomprensivo di nuova generazione per gli operatori SAP. È una sfida diversa da tutte quelle che ho incontrato sinora, innanzi tutto perché non è un software as a service e quindi ha problematiche leggermente diverse, dato che non valgono tutte le solite premesse quando si parla di temi come l’observability (principalmente perché l’infrastruttura dove viene deployato il prodotto non è la tua, quindi non sai niente di cosa ci sia dall’altra parte).
Il progetto è fresco e pieno di sfide, oltre che open source, quindi se avete qualcosa da dirci chiaramente qualsiasi pull request è benvenuta!
Pezzi di storia
Chiaramente per una persona come me, costantemente affascinata dalla storia dell’open source, entrare in un’azienda che ha l’open source nel DNA è un’esperienza estremamente particolare. A tutto ciò aggiungiamoci anche che sono entrato proprio a ridosso del ventinovesimo compleanno di SUSE, e la frittata è fatta :-)
In vari luoghi come Slack o le mailing list interne (di cui alcune piene di nomi giganti dell’open e di contenuti da infarto) hanno cominciato a piovere pezzi di storia come le prime mail dove veniva menzionata la distribuzione che annoverava tra le sue principali caratteristiche il supporto alla traduzione tedesca in tutto il sistema, oppure foto delle varie torte commemorative tra cui quella del venticinquennale a forma di server, che potete vedere in copertina.
Insomma, chiaramente so di sembrare un idiota che si piscia addosso per cose come queste, ma devo dire che è la prima volta che mi capita di essere così dentro uno dei pilastri di Linux per lavoro.
Questo anche per dire che chiaramente di aggiornamenti del genere ve ne beccherete altri, mi dispiace :-D