Lavoro, messaggi privati, e nefasti side-effect
Un post recente di ThoughtBot riguardo i messaggi privati nei tool di comunicazione aziendali e non:
Private messages silo information, which means either people have to repeat themselves or others miss out on the conversation. When you don’t allow others the chance to participate, everyone misses out on an opportunity to learn from each other.
Nell’eventualità in cui Bob e Alice vogliano scambiarsi un messaggio, a meno che non sia qualcosa di estremamente faceto come una lista della spesa, o un paio di raccomandazioni su qualche posto dove mangiare a New Orleans, la vedo dura che un messaggio mandato in un canale pubblico sia oggettivamente di poca utilità. La vedo altrettanto dura che incoraggiare l’atteggiamento opposto, ovvero discutere di tutto in privato, sia produttivo sia per il team che per l’azienda.
Di solito quello che viene a crearsi è un sapere frammentato in insiemi delle parti.
Di seguito quindi le mie raccomandazioni riguardo la comunicazione asincrona per i lavoratori del digitale e non, remoti o on-site che siano:
- Manager/Leader: questo tipo di figure si dovrebbero assumere il compito di facilitare la comunicazione attraverso atteggiamenti concilianti e la diffusione di blameless culture1. Allo stesso modo non dovrebbe far sentire gli altri costantemente osservati dall’occhio di falco del capo.
- Worker: chi mira a lavorare in un ambiente di questo tipo non dovrebbe avere paura di sentirsi osservato, perché sarebbe estremamente scorretto da parte di chi sta più in alto nell’organizzazione strumentalizzare i messaggi per usarli in altri tempi e altre sedi.
Team che affrontano i problemi di comunicazione usando l’approccio opposto devono prepararsi ad affrontare una serie di effetti collaterali dovuti ai silo che si creano per via di questo tipo di attività.
Il 99% dei team che ho preso in esame nella mia vita lavorativa, alla fine dei giochi, non erano pronti ad affrontare questo tipo di side-effect.
Lascio a voi l’esercizio di immaginare le conseguenze.