Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Nuovo Android Market: le mie impressioni

Vediamo. Da un po' di settimane, ormai, è stata rilasciata questa nuova spettacolosissima versione dell'Android Market, che apporta modifiche pesanti sia all'interfaccia, come risulta sin da subito, sia, come è meno visibile, a tutta una serie di algoritmi sottostanti per il download e la gestione delle applicazioni. Avendo usato un po' tutta questa robaccia sin da subito, dato che da buon curiosone ho immediatamente sostituito il "vecchio" Market con l'ultimo, posso dire di essermi fatto un'opinione su questa release e sul suo primo update, ovviamente correttivo di alcune delle lacune che andrò a descrivere.

La nuova interfaccia

Tutto ciò ha portato una polemica molto grande. La nuova interfaccia dell'Android Market infatti si palesa con una nuova schermata per le app "pubblicizzate" che a molti ha ricordato, per via sul suo stile un po' a blocchi, Windows Phone 7. In realtà dopo due minuti di uso approfondito ci si accorge che lo stile grafico forse un po' Metro-style (got the point) viene abbandonato nelle altre tab, le quali godono di un design pulito, funzionale, e introducono delle belle cosette fondamentali di cui sentivamo molto la mancanza, come tutte quelle fantastiche sciccherie fattibili attraverso il sistema di rating e che Google ha tardato ad implementare per mancanza di tempo, mancanza di voglia, o semplicemente la necessità di portare a tutti un sistema funzionante piuttosto che sprecarsi in queste - diciamolo - scemenze di secondo piano.

Ora però che abbiamo il re dei sistemi mobile tra le nostre mani, era necessario adottare un marketplace più maturo, ed eccoci qua. Interfaccia rinnovata, molto bella sia nel suo comparto a blocchetti per le "featured apps" che nel suo layout più tradizionale a lista di coppie. Il problema è che tutto ciò, incredibilmente, si è riflesso in una scattosità del tutto: il Market nella sua ultima release è diventato elefantiaco in quanto a prestazioni grafiche, cosa inaccettabile, e anche se con l'ultimo update le cose sono migliorate sensibilmente, comunque lo scrolling è poco fluido, e l'interfaccia molto poco reattiva.

Il substrato

Insieme all'interfaccia grafica, è cambiato anche il modo di gestire le applicazioni nell'Android Market. Per carità, non mi riferisco ai link sulla memoria fisica, i quali sono rimasti invariati, bensì agli algoritmi utilizzati per l'installazione parallela di più applicazioni: se infatti prima le applicazioni venivano scaricate ed installate in parallelo, sforzando parecchio la CPU e producendo anche più di un errore, il nuovo gestore di download e installazioni procede in una finestra di due applicazioni installate in contemporanea, e anzi è maggiormente restrittivo, nel senso che mentre un'app viene installata la successiva viene scaricata. Non vengono quindi mandati in esecuzione due processi di installazione (e di download, anche) simultanei, per favorire l'assenza di errori durante il processo di aggiornamento.

Purtroppo l'aggiornamento andato a buon fine non è qualcosa che il nuovo Market contempla :D

Con questo intendo dire che nonostante la bontà dei nuovi algoritmi, il marketplace risulta ancora in uno stato embrionale: una volta aggiornata una specifica applicazione, questa risulta ancora in download. E l'ultimo update non ha corretto questo fastidioso comportamento. Bisogna quindi (lo suggerisco) fare riferimento al sistema di notifiche il quale ci dice correttamente cosa sta succedendo.

Conclusioni

Che dire quindi? Tutto ciò mi stuzzica. Mi aspetto che mentre Google lavora al sistema operativo rimedi a un po' di questi bachi che sinceramente sono molto fastidiosi, dato che comunque in fase di gestione del software installato non mi fanno avere le idee molto chiare su cosa ha finito di scaricare, cosa no, eccetera eccetera. Inoltre, purtroppo, se questo aggiornamento per l'interfaccia dell'Android Market poteva essere una cosa decisamente buona, giusta e benvenuta, comunque l'interfaccia grafica così poco snella mi fa rabbrividire, e se penso che posseggo un Desire (1GHz di CPU), tremo al pensiero di come può viaggiare un'applicazione del genere su dispositivi con una CPU un po' più ristretta.

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