Cloud, LAN sync, Dropbox. [Pensieri sparsi]
Sempre più spesso ormai mi capita di stare in università e tornare piuttosto tardi, oppure dover condividere semplicemente i dati da una macchina all'altra senza alzarmi. È tutto a portata di file manager, o di un comando mv: mi basta spostare i file interessati nella mia Dropbox, e in un istante li ho su tutte le macchine, come per magia. Riflettevo di questo qualche giorno fa, quando mi sono reso conto del livello certosino di accuratezza raggiunto proprio da Dropbox e sistemi simili.
Mettendo da parte infatti le riserve sulla sicurezza di un backend lato server essenzialmente chiuso e quindi indifendibile in quanto a privacy, in quanto non se ne conoscono le meccaniche di protezione e cifratura del dato, comunque Dropbox ha messo su un bell'ambaradan: i nostri dati infatti sono sui server dove risiede l'account, ma anche sulle macchine; tuttavia, se non si ha accesso alla rete globale, comunque il demone di Dropbox provvede a sincronizzare il possibile, grazie alla superba funzione di LAN sync.
Insomma: io ho la mia nuvoletta casalinga, fatta di più macchine che hanno accesso ai medesimi file sincronizzati localmente tra di loro; non appena sono provvisto di accesso alla rete globale, il demone grazie ad un complesso e meraviglioso sistema di versioning e diff binari, si sincronizza con i server centrali. Che sarebbe la grande nuvolona, l'astronave madre.
Siamo già nel futuro, ma non ce n'eravamo accorti.