L'assistenza gratis, una piaga che ci affligge
Stasera navigando navigando, sono approdato su questo post del buon Gian Piero, che descrive minuziosamente in dieci punti le conseguenze dello snaturato gesto di prestare la propria assistenza a titolo gratuito agli amici e ai parenti. Spesse volte incompresi e derisi, peraltro.
Ecco, bene, io volevo aggiungere qualcosa in merito, perchè ho di recente, da qualche mese, messo a punto un sistema che non solo non mi ha tolto di torno amici e parenti, ma ha permesso al mio portafogli di levar via un po' di ragnatele, ovviamente non perchè io mi sia arricchito, ma semplicemente perchè alle persone non da fastidio quello che faccio. Adesso, facciamo conto che qualcuno dei miei amici mi chiami per qualche problema, e io come al solito coi miei brillanti metodi lo risolva in qualche minuto. Non esito tuttavia a fingere un leggerissimo fastidio, anzichè fare il servo, anzi, se la cosa si fa più difficile del previsto mi esibisco in una bella pensata ad alta voce con qualche impropero nei confronti della macchina, e anche uno o due nei confronti dell'amico, cosicchè lui non possa reputarmi in qualche maniera colpevole del danno. Chè io il tuo PC lo aggiusto, ma mica ci metto più le mani.
Una volta risolto tutto, date retta a uno scemo: fatevi offrire, non un caffè, ma qualcosa di più concreto, come una pizza. Siate leggerissimamente sfacciati, così ci guadagnerete sicuramente agli occhi dell'amico, perchè il subconscio metabolizza meglio qualcuno che fa qualcosa in cambio di qualcos'altro, e costui, memore della piccola sortita verso il suo portafoglio che avete effettuato, ci penserà un attimo prima di chiamarvi. Chè magari poi non sarà sufficiente a farlo sparire, ma sarà sicuramente abbastanza da fargli pensare: "Ehi aspetta, posso evitare di spendere tre euro per questo?"
Così, forse, riattaccherà la spina prima di accendere il computer.