Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

LibreOffice stabile in Arch Linux, e io lo testo.

Oggi tornando a casa ho lanciato un pacman -Syu sulla mia macchina principale, e ho notato con mio enorme stupore che tra gli aggiornamenti proposti dai repository di Arch Linux c'era LibreOffice, in trepidante attesa per sostituire la mia copia di OpenOffice.org che uso ed ho usato con enorme profitto per lungo tempo. Mi sono detto: giacchè l'ultima volta che ho provato LibreOffice l'esperienza (che risale a qualche mese fa) è stata disastrosa, riproviamoci. Così ho lasciato che Pacman facesse il suo sporco lavoro godendomi in panciolle l'ultimo episodio di The Big Bang Theory.

Non appena finito l'aggiornamento, ho provato ad avviare la suite per vedere se quantomeno rispondeva alle mie aspettative, e, meraviglia delle meraviglie:

Ora, in teoria quest'immagine dovrebbe essere tale e quale a OpenOffice.org, vero? E lo è, noterete. Il mio stupore in realtà deriva dal fatto che quando ho testato LibreOffice, qualche tempo fa, per misteriose ragioni a me sconosciute non ho riscontrato esattamente questa uguaglianza: plugin che mancavano, cose fatte a metà e, soprattutto, l'assenza completa del supporto a GTK+. E si che avevo installato tutti i pacchetti per bene.

Ora la situazione si presenta diversa: un vero e proprio "rebrand" di OpenOffice.org, con nessuna delle funzionalità del papà in meno; per quello che mi riguarda, posso dire di essere pienamente soddisfatto almeno per quanto riguarda una prova sommaria, tanto per dare una controllatina. Quindi, niente paura, utenti navigati, dite pure addio senza remore a GO-OpenOffice, la versione modificata della celebre suite che molte distribuzioni hanno adottato in questi anni al posto del ramo principale, e state sicuri del fatto che aggiornando a LibreOffice, adesso, non avrete da temere alcuna perdita di funzionalità.

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