Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

PyRoom: scrivere senza distrazioni

Spesso, troppo spesso, ci troviamo a dover scrivere e lavorare al computer in una condizione di costante rompimento di cosiddetti da parte degli altri. Non è così? No? Beh, allora voi siete gli anormali: vi assicuro che per la maggior parte della gente tutto questo calore umano mentre si lavora non è decisamente il massimo.

Immagino che abbiate quindi immaginato una condizione di totale eremitaggio, mentre scrivete, in modo da non essere mai disturbati da chat prorompenti, interlocutori troppo "verbosi", tantomeno da notifiche improvvise che distolgono la vostra attenzione.

Come ho già accennato in passato, io sono solito soffrire di un gigantesco disturbo dell'attenzione che mi porta a clickare qualunque cosa io veda e reputi interessante; in questa maniera la produttività di qualunque individuo, compreso me, è portata a calare drasticamente, andando a zero in giornate di particolare voglia di far nulla :P

Finalmente, dopo tanto tempo alla ricerca di qualcosa di simile, ho scoperto la soluzione a questo male, e ne parlerò un poco: esiste per PC e Mac, con nomi diversi, ma il concetto è sempre lo stesso; offrire all'utente un editor di testo alquanto scarno ma senza distrazioni. Il concetto di distractionless è stato messo a punto in questi ultimi anni dove le rotture di scatole via web e non si sono moltiplicate in maniera esponenziale, dalle semplici notifiche di Gmail alle finestre di chat dei vari messenger.

Esistono vari editor esenti dal concetto di distrazione, e posso confermare che sono veramente utili: per Linux esiste PyRoom, disponibile nei repository delle maggiori distribuzioni, su AUR per ArchLinux, editor distractionless che calca le orme del più celebre WriteRoom per Mac :)

Ma andiamo a scavare nei meandri del funzionamento di questi editor, in particolare PyRoom: da quando parte, l'applicazione oscura lo schermo, impostandosi in modalità fullscreen, e ci mette a disposizione un riquadro, dove brilla il nostro cursore, esattamente come un editor di testo a riga di comando; premendo CTRL+H possiamo visualizzare un dialog di aiuto, e vengono messe a disposizione anche delle shortcut per lavorare a più file contemporaneamente. Tramite CTRL+P accediamo al dialogo delle preferenze, dove possiamo scegliere il carattere visualizzato (io non abbandono mai il mio Monaco 7), alcuni parametri relativi all'editing e il delay tra un salvataggio automatico e l'altro. L'essenziale, insomma :D

La seconda tab delle preferenze, con mio sommo gaudio, ci fa selezionare i temi disponibili e, qualora ce ne fosse la voglia o la necessità, ce ne fa creare di nuovi semplicemente modificando le poche opzioni a disposizione, ossia colore della cornice e del testo, e colore di sfondo. Successivamente possiamo salvare il layout da noi creato ed utilizzarlo: semplice come bere un bicchier d'acqua ;)

Con ulteriori scorciatoie possiamo scoprire le grandissime potenzialità di questo editor, anche se io, al momento, mi accontento di lavorare ad un solo file per volta. Ottima cosa, comunque, quella di far diventare "asociale" l'applicazione, permettendo così di svolgere il proprio lavoro esattamente come, una volta, ci si metteva i tappi nelle orecchie.

Il muto casino del web e del desktop adesso non vi darà più fastidio, ragazzi. Happy Editing :mrgreen:

comments powered by Disqus

Member of

Previous Random Next