Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Google OnHub – considerazioni

OnHub, il router di Google

Hanno iniziato a fioccare in rete le solite recensioni entusiaste nei confronti di qualcosa di Google: stavolta tocca ad OnHub, il router concepito a Mountain View che con la tecnologia che reca all’interno dovrebbe prendere a badilate ogni altro competitor sul mercato. In realtà, però, ci sono un paio di note a margine che vanno esplicitate su questo prodotto. In questi giorni e anche lungo le settimane passate infatti mi è capitato di “inciampare” in due elementi:

E non posso fare a meno non solo di essere impressionato soprattutto (in verità) dalle potenzialità di On, l’app che permette di controllare il router dal proprio smartphone, ma anche di concordare con Arment. Infatti:

Even the idea that people are more likely to keep this router out on a shelf or table with nothing around it is pretty optimistic. Notice how none of the OnHub photos show any wires? No matter how pretty you make it, it still needs at least two cables plugged into it, and one of those needs to be connected to your ISP’s ugly modem, so it’s probably going on the dusty floor behind your desk or hidden with the rest of your ugly networking equipment.

Sarà pure bellissimo come attrezzo in stile plafoniera, ma effettivamente con un paio di cavi infilati non solo diventa molto meno sexy, anche se comunque bello, ma una bella backdoor infilata dentro casa. Siamo sicuri infatti che oltre i Google DNS, oltre Chrome, oltre le nostre ricerche, il nostro smartphone, i nostri dati personali, vogliamo cedere anche l’ultimo millimetro della nostra privacy, ovvero il traffico della nostra rete casalinga?

Non è facile dare una risposta in generale a questa domanda, ma per me è sicuramente un no: commercialmente esistono router in grado di fornire prestazioni migliori a conti fatti, e sicuramente questo attrezzo va a posizionarsi nella fascia di prodotto appartenente ad Airport di Apple, che infatti non ho mai considerato in caso di acquisti.

Oltretutto, e soprattutto:

Like most appliances, the router is supposed to be invisible, do its job, and stay out of your way. For the first time, I can say my router does just that — I don’t have to worry about whether or not my Wi-Fi is working with the OnHub because it just does.

Il Technicolor (ed è uno stupidissimo Technicolor, manco un Buffalo) che mi ha consegnato Fastweb un paio di mesi fa è passibile dello stesso feedback.

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