GitLab 7.2 - feature, feature e ancora feature
GitLab sembra aver messo il turbo. Di rientro dalle ferie infatti, aprendo il feed reader che ormai gridava vendetta per la quantità di elementi non letti che avevo, ho visto che proprio ieri è stata rilasciata la versione 7.2 di questo software open source che ho iniziato a usare ormai in ambito di produzione, e che sinceramente trovo di una bellezza (si può dire di un programma che è bello?) disarmante. Ci sono un bel po’ di novità in GitLab 7.2, e arrivano tutte a stretto giro rispetto al mio post dell’altra volta, il che mi ha sorpreso notevolmente. Il changelog è fitto di migliorie per così dire estetiche, ma bando alle ciance, andiamo a vedere cosa ci aspetta con questo aggiornamento:
- Le etichette: adesso le etichette possono essere colorate :-) Se ne facciamo largo uso, sicuramente ci perderemo in mezzo a un bazilione di label diverse assegnate alle nostre issue di progetto. Finalmente è possibile colorare queste etichette, e colorarle non solo di una palette predefinita ma anche di colori personalizzati. Dato che mi sta molto a cuore l’issue management, considero cambiamenti come questo irrisori dal punto di vista teorico, ma ingenti dal punto di vista pratico visto che permettono un colpo d’occhio decisamente più efficace sullo stato di avanzamento dei lavori.
- Le Star: In azienda si usano diversi strumenti per il networking tra dipendenti. Di fatto, col tempo, la Star di GitHub è diventato oltre che un’aggiunta al proprio elenco di bookmark, anche un importante elemento di social networking dato che ha emulato il Like di Facebook. Circa. GitHub se n’è accorto, e per stilare GitHub Explore (ovvero l’interessantissima newsletter che mandano ogni settimana agli iscritti - e voi dovreste iscrivervi, che domande) usa proprio delle metriche parametrizzate sul numero di star che un progetto riceve - oltre che i fork e tante altre cose. GitLab 7.2 può fare la stessa cosa, finalmente, quindi per gli utenti è possibile “starrare” i repository di altre persone oltre che forkarli. Hell yeah!
- Diff unfolding: Questa è una novità molto interessante. Di solito nel diff che ci mostra GitLab le parti nascoste non possono essere visualizzate. Vediamo quindi solo ciò che è inerente il contesto delle rimozioni e delle aggiunte ad ogni file. GitLab 7.2 introduce invece la possibilità di clickare sui puntini di sospensione visualizzati sull’interfaccia web del tra i commit, permettendoci di visualizzare ulteriori parti non cambiate del file, fino ad arrivare a visualizzare tutto, senza esclusioni di sorta. Molto, molto bene - ed è, credo, anche la feature tecnicamente più rilevante di questa versione.
- Pagina Explore rivista: La pagina Explore, che sarebbe quella pagina web dove vengono visualizzati tutti i progetti pubblici della vostra installazione di GitLab, è stata completamente rivisitata in favore di un design più moderno, pulito e meno “brandizzato”, se vogliamo. Sono molto soddisfatto di questa pagina personalmente; mi auguro che anche altre parti dell’interfaccia vengano riviste (magari non quelle relative alla dashboard) per rispecchiare questo design.
Aggiornamento
Beh, abbiamo spolpato abbastanza il changelog - il resto sono caratteristiche della versione Enterprise, o che non mi interessano (:-D). Quello che invece rimane è l’aggiornamento: siccome è il mio primo aggiornamento di GitLab, “recensisco” (e vi mostro in breve) la procedura adesso; pensavo a qualcosa di più complicato, invece per aggiornare la vostra installazione di GitLab 7.1 a GitLab 7.2 basta dare i semplici comandi di seguito.
Per prima cosa, creiamo un backup:
$ sudo gitlab-rake gitlab:backup:create
Dopodiché, andiamo a interrompere le operazioni dei servizi che ci intralcerebbero, scarichiamo il pacchetto, e installiamo la nuova versione:
$ sudo gitlab-ctl stop unicorn
$ sudo gitlab-ctl stop sidekiq
$ wget https://downloads-packages.s3.amazonaws.com/debian-7.6/gitlab_7.2.0-omnibus-1_amd64.deb
$ sudo dpkg -i gitlab_7.2.0-omnibus-1_amd64.deb
$ sudo gitlab-ctl reconfigure
$ sudo gitlab-ctl restart
Gli ultimi due comandi lanceranno la riconfigurazione e la migrazione a GitLab 7.2.
La parte divertente
Già che ci siamo vi racconto anche un aneddoto interessante: non fate gitlab-ctl stop, per nessuna ragione al mondo, oppure arresterete anche Redis e PostgreSQL (o quello che usate come database) - che è quello che ho fatto io al posto di stoppare solo Unicorn e Sidekiq. Il risultato è stato che gitlab-reconfigure ha fallito la migrazione del database, e mi sono dovuto andare a cercare come lanciarla a mano (senza trovare nulla: quello che vedete sotto è un comando inventato sul momento che per puro caso era veramente quello. :-D
Per lanciare manualmente la migrazione del database della vostra installazione di GitLab, aprite una shell e date questo comando:
$ sudo gitlab-rake db:migrate
Tutto andrà a posto, come nei finali delle migliori fiabe.
Buon lavoro a tutti :-)