GitLab 7.1 - sempre più simile a GitHub, ma open source
Nonostante in questo periodo stia guardando con interesse qualsiasi notizia proveniente dal mondo open source mi ero perso uno degli aggiornamenti più importanti riguardo - probabilmente - uno tra i miei software preferiti, ovvero GitLab. Il clone open source del sistemone che usa GitHub (non esageriamo, ma in piccolo è così) infatti si è reso veramente molto simile al suo parente chiuso, con alcune feature che, portate in uso stabile in questa release, lo rendono perfetto anche per aziende che dal proprio flusso di lavoro pretendono parecchio anche a livello di frontend per i propri sviluppatori.
Bando alle ciance, il changelog di GitLab 7.1 parla da sé:
- API per i contributor: adesso possiamo prenderci tutti i contributor di un progetto con una singola chiamata API. Statistics incoming! :D
- Discussioni: se c’è una cosa che GitHub sa fare bene, è consentire a persone potenzialmente sociopatiche e omicide di esprimersi verbosamente senza causarsi danni fisici. GitLab ha fatto tesoro di tutto questo, implementando un frontend per le discussioi che permette di tirare in ballo linee di codice, emoticon e quant’altro (persino cambiamenti & co.) senza dover sacrificare nessun gallo nero al signore oscuro. Un grosso passo avanti. Mi scusino gli sviluppatori che si sentono vessati da queste osservazioni… ma lo sapete meglio di me che è vero. Vi vengo a portare le arance al gabbio, prometto.
- Nuova pagina di login: è bellissima. Punto. Forse un filo enterprise, ma ci sta.
- VERSION nella sidebar: se avete un file VERSION all’interno del repository, vi verrà mostrato nella sidebar il contenuto, ovvero il version number. Mai più persi tra mille rilasci ;)
- Milestone di gruppo: semplicemente epico. Se abbiamo un progetto suddiviso in più sottoprogetti, le group milestone permettono di raggruppare tutte le issue di tutti i progetti che appartengono a una milestone nominata ugualmente in ogni sezione. Questo significa che per la milestone “pippo” potremo avere una visione di insieme parecchio ampia per quanto riguarda ogni milestone e chiuderla (o riaprirla per lavori dell’ultimo minuto) con molta più cognizione di causa, esaminando la situazione nel complesso.
È sicuramente un bel traguardo, questo, sia per GitLab che per l'intera comunità open source: avere a disposizione sia GitHub (che ormai è lo standard de facto per tutto quello che viene portato avanti in totale apertura) che un software as-a-service per sviluppare qualcosa di interno dove decidere la disponibilità per il pubblico di ogni repository è un grosso valore aggiunto, dato che naturalmente si abbassano i costi della piattaforma di code hosting, e soprattutto chi vuole può installare il proprio software in-house senza dover dipendere da fornitori con comportamenti ballerini.
Auguri GitLab, ancora una volta :-)