Flow: il mio nuovo tema per WordPress è open source
In due o tre, dall'ultimo restyle del blog che risale a questo capodanno, mi hanno fatto i complimenti per il nuovo tema; effettivamente non c'è voluto molto, ma ho dovuto mettere insieme qualche tassello per permettere la modifica della foto nell'header e qualche altra cosetta. È anche la mia prima esperienza diretta con il responsive web design: finora avevo demandato tutto a framework come Foundation o Bootstrap, ma ho deciso di fare tutto da zero e scrivermi un po' di media query da solo (con stili associati).
Flow (ho deciso di chiamarlo così) è su GitHub sotto licenza GPL2 per motivi di fork dal tema padre, Lean, a sua volta basato su Underscores; mi sono trovato molto bene a costruire un tema su Underscores, tuttavia anche le opzioni che ha elencato Francesco recentemente non sono niente male, e se dovessi ripartire da zero oggi userei BlankSlate.
Cosa c'è e cosa non c'è
- Per il momento all'interno del tema è presente la possibilità (implementata nel functions.php con delle specifiche precise) di cambiare l'immagine dell'header, che in questo caso è banalmente la foto circolare. In questo blog c'è la mia, ma di default ho inserito un simpatico capibara.
- Il codice è quello che è, è mio e ogni scarafone è bello a mamma sua. Ogni lamentela che non alleghi una pull request non verrà presa in considerazione. :D
- L'aspetto meno simpatico è che ho fatto hardcoding su un paio di cosette come il mio nome e il "gdb ./life" presente nella testata. Al momento non ho in programma di portare questi aspetti ad un livello più pulito e di backend, quindi chi vuole usare il tema lo modifichi tranquillamente. Chi invece ha tempo e voglia di perderci una mezz'ora a implementare un pannellino di configurazione, ha una birra pagata quando ci vediamo.
- Flow è responsive!
- Alla batteria, Mike Mangini.
Che altro dire: divertitevi. :)
Photo courtesy of Brennan Bearness