Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Tra il mezzo e il fine - ovvero connettività, open data e tanto altro

Simone Cicero qualche giorno fa mi ha portato a riflettere sulla questione open data, linkandomi un articolo piuttosto interessante, attraverso un tweet che ha scatenato qualche battuta anche da dei miei sodali quali Roberto Sambuco, Salvo Mizzi e Antonio Pavolini:

http://twitter.com/meedabyte/status/396308827257458688

http://twitter.com/RobertoSambuco/status/396318182837071872

http://twitter.com/antoniocontent/status/396365905028206592

http://twitter.com/dottorblaster/status/396389692381609984

(Mi paro preventivamente: sono estratti di una conversazione leggermente più larga. Il resto lo trovate integralmente su Twitter)

Qualche giorno fa, ho letto questo virgolettato di Bill Gates su Business Insider, riferito a quella che ha tutta l'aria di essere (e lo è) una risposta a Mark Zuckerberg, che si professa quale azzeratore del digital divide, portando tutto questo ad essere un fine piuttosto che un mezzo:

Take this malaria vaccine, [this] weird thing that I’m thinking of," Gates told Richard Waters of FT. "Hmm, which is more important, connectivity or malaria vaccine? If you think connectivity is the key thing, that’s great. I don’t.

Possiamo pensare che siano ordini di grandezza differenti, ma non lo sono. Abbiamo davanti, tutti i giorni, tutto il giorno, una serie di persone che difendono con tutte le loro forze un mezzo, senza dichiararne un fine specifico. Ovviamente per loro il fine è farsi entrare in tasca più soldi possibile, ma noi? Noi abbiamo una comunione d'intenti con questi individui, che spesso amministrano i mezzi che propongono? Ecco, ho pensato a un parallelismo tra la questione open data e il digital divide combattuto da Zuckerberg non a caso.

Spesso infatti si parla di open data (e di qualsiasi altra cosa simile) rinforzando l'argomento in sé e non il fine, se non quello della trasparenza, che è un baluardo a cui di solito le pubbliche amministrazioni si attaccano quando non sanno di cosa parlare in un ambito così tecnico. Tramite open data infatti possiamo realizzare tutta una serie di servizi in "stile" Internet of Things, che con la trasparenza c'entrano poco e niente, e se vogliamo si può anche sottrarre tutto il discorso dell'amministrazione pubblica per guardare il tutto da un punto di vista più ampio, quello tecnico/tecnologico dove ci sono macchine comunicanti tra di loro in formato JSON, che recentemente è stato proclamato standard ECMA, assolutamente interoperanti senza intervento umano. Carino no? È veramente un peccato che dal settore privato e dal settore pubblico continuino ad arrivarci dei CSV senza capo né coda, pieni di cose inutili che a nessuno interessano, mentre il fine di tutto questo sarebbe mettere innanzi tutto i developer dinanzi a risorse interessanti, e la cittadinanza di fronte a un'opera di disclosure mostruosamente potente, sfruttando un mezzo, ossia i famosi raw data.

Prendiamo in esame il secondo esempio: la connettività, l'individuo e il digital divide. Quello che alcuni sostengono è che la connettività in sé sia un bene, ma lo troviamo vero in ogni caso? È forse vero che come direbbe un matematico per ogni X esiste un risultato di questa funzione che è ottimo (non lo è mai, in reatà, ma parlando da matematici, approssimiamo...)? È vero, il digital divide oggi più che mai è un male. E stando fuori dalla questione della legittimità delle opinioni personali in alcuni casi, è in assoluto un male che un individuo venga coercito della libertà di esprimersi al mondo attraverso un doppino telefonico o una cella 3G, come avviene adesso per molti di noi. Il problema è che ci facciamo dire (e lo prendiamo per buono) che tutto questo ci è indispensabile da un tizio che fa una montagna di soldi coi nostri dati personali; io sono molto contento per questo tipo di persone, perché hanno tirato fuori un business praticamente dal nulla, ma accettare di far difendere un principio sostanzialmente per il fine sbagliato è il modo perfetto di prostituire un'idea. E andiamo, chiunque abbia anche solo qualche mese più di me lo sa: Internet senza l'NSA a stendere la mano con PRISM era davvero un posto diverso. Non sto dicendo che non ci fosse qualcosa, una parte di questo, già da prima: sto solo dicendo che anche le proteste, le suppliche e i discorsi hanno un fine. Predicare la fine del digital divide solo per poterci spiare meglio, con noi sotto applaudenti, è in definitiva la miglior forma di autoincaprettamento dell'individuo mai vista.

Esattamente come richiedere a gran voce dei CSV senza capo né coda è la miglior forma di autoincaprettamento di varie categorie: utenti, sviluppatori, amministratori pubblici, società civile in toto.

Vogliamo finirla di legarci da soli?

Photos courtesy of Seth Sawyers, Gregory Haley

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