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Fedora e MongoDB: nuovo packaging (che mi ha messo in difficoltà)

Francamente, non mi sono aspettato mai molto dalla mia Fedora installata sulla workstation casalinga, se non che funzionasse senza darmi grattacapi. Ultimamente invece ha cominciato a rendermi veramente fiero di usarla (cose configurate automagicamente, uso del PC scordandomi che OS ci fosse sotto) dandomi però qualche liscebusso per controbilanciare la facilità d'uso. In particolare, stavo andando a scrivere qualche riga di codice per TwitAntonio (dato che, a quanto pare, le API non vogliono funzionare come dovrebbero) e facendo partire il demone di MongoDB mi sono accorto come la procedura di start fosse fallita miseramente.

Uhm - mi sono detto - strano, il pacchetto è installato correttamente. E in effetti controllo: è lì, installato, senza fare una piega. Ho anche il client da CLI: me ne servo, ma mi restituisce che non riesce ovviamente a connettersi al mio host, dato che il demone è spento. La faccio breve: dopo una serie di ricerche, mi è venuto in mente che forse quei buontemponi dei developer di Fedora potevano aver cambiato la nomenclatura e lo stato dei pacchetti nei repository.

$ yum search mongodb

E improvvisamente vedo che spunta qualcosa, qualcosa che prima non avevo mai installato né avuto la necessità di usare:

[...]
mongodb-server.x86_64: MongoDB server, sharding server and support scripts
[...]

Eccolo lì, t'ho trovato maledetto. È stato sufficiente per me dare da terminale:

$ sudo yum install mongodb-server

E la questione è andata a posto da sé: MongoDB è tornato a funzionare senza problemi dato che il file relativo al demone si trovava in quel pacchetto insieme al resto della struttura "server". Per far partire il servizio di MongoDB su Fedora successivamente basta usare systemd:

$ sudo systemctl start mongod
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