Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

EA Games, la delusione dell'Ubuntu Developer Summit

Come i miei innumerevoli fan (hahah) avranno notato, non mi sono espresso molto sulla questione EA Games negli ultimi giorni: ho preferito non dare personalmente notizie relative alla presenza di Electronic Arts presso l'Ubuntu Developer Summit semplicemente perchè avevo intuito la patata bollente, e ho preferito tirarmene fuori lasciando ad altri il compito di occuparsi di dare copertura mediatica a quello che definirei un vero e proprio scempio.

Uno dice vabbeh, ma non ti sta mai bene niente. E invece si che mi sta bene, ma alle condizioni dettate da me; sono criptico. Mi spiego.

Già da quando ho visto il marchio come presenza al Summit, mi ero insospettito, finchè non sono venute fuori le vere intenzioni. EA Games ha infilato di soppiatto due giochi nell'Ubuntu Software Center, con un po' di piaggeria e un po' di melliflua nonchalance; prima di questo atto però, analizziamo ciò che è successo prima. Tutti ebbri di felicità, eravamo, all'idea che fosse finalmente in procinto di arrivare Steam per Linux, e che il Source Engine potesse essere disponibile a carrettate pronto per essere fruito da ogni orifizio, a cominciare dai bulbi oculari; nel frattempo EA ha diffuso il comunicato della sua presenza all'UDS. Dalla comunità è venuto un odore di hype come non se ne sentivano da anni: che addirittura dopo l'annuncio di Left 4 Dead 2 dovessimo addirittura fare spazio ad un altro titolo che soddisfacesse la ghiottoneria dei gamer più incalliti?

Mark Shuttleworth mask

Ovviamente no.

I suddetti due giochi di EA sono approdati una di queste mattine presso i lidi del Software Center, e sono due browser game, che possono divertire cinque minuti e poi basta che è meglio. Non contenta, EA ha oggi parlato in "sua difesa"; sembra infatti che l'accoglienza dei prodotti sia stata un po' fredda ma, signori miei, capirete che mentre voi ci offrite due browser game, dall'altra parte Valve ci ha detto e provato che avremo Steam. E il Source Engine. E tutto quello che ne consegue.

Ero fiducioso, finchè non ho letto il resoconto sullo speech di EA su OMG! Ubuntu, che esprime dei punti fondamentali: a quanto pare infatti EA non guarderà la revenue finanziaria dei giochi ma valuterà il feedback con uno spettro molto più ampio. Beh, vorrei ben vedere; se sperate di alzare due centesimi con quella roba, sono felice per voi ma occhio alle ragnatele nel portafogli. Secondo punto: gli interessa un sacco WebGL e HTML5. Presenteranno infatti un browser game (un altro? Ma che c***o!) con grafica "da PlayStation 2" al Google I/O.

Un altro. Browser. Game. Ditemi che ho letto male, vi prego.

Certo, anch'io sono un amante di Quake Live, e sicuramente WebGL può consegnare una nuova user experience e una rinascita artistica multipiattaforma al mondo del gaming, ma mi si consenta di contrassegnare l'intervento di EA Games come la figura più deludente di ogni Ubuntu Developer Summit di sempre, anche perchè di cose sugose d'altro canto ce ne sono abbastanza - come Wayland. L'intervento, i giochi uploadati e tutto il resto, sembrano voler dire una cosa sola: "Guardate, come vi reputiamo sciocchi e pensiamo di comprarci un po' di hype a buon mercato. Tenete queste due bazzecole e fatevele bastare" - il che avrebbe anche senso, dal punto di vista imprenditoriale. Ma a questa figuraccia porrà rimedio solo un buon titolo con un degno supporto.

Quindi, signori di Electronic Arts, smettetela di prenderci in giro.

Photo courtesy of Tara Oldfield (ma che diavolo di occhiali porta Shuttleworth?)

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