Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

GNOME "The Breakage" 3.4

Di solito mi scorno con telperion per quanto riguarda l'argomento desktop e dintorni, sia perchè siamo di fazioni diverse (non opposte) per ideologie e paradigmi, sia per altri motivi; tornando a fare i seri dalle solite scemenze invece, ci siamo confrontati su qualcosa di nuovo: GNOME 3.4. Figo? Non figo? Bello? Brutto? Eccetera. Ho scritto un post su OneOpenSource linkando un articolo di Joe Brockmeier che secondo me merita la lettura, se non altro perchè a mio parere è una buona cifra di cosa l'utente finale può aspettarsi.

Telperion da buon insider invece mi ha commentato così:

da quel che ho visto:
temi gtk3.4 di nuovo incompatibili con i 3.2, il nuovo adwaita mi sembra peggio del vecchio 3.2, in più ora i temi sono pure compilati (gtk.gresource) e quindi per fare qualche modifica bisogna procurarsi il sorgente.
Ogni rilascio un “pain in the ass”, sarebbe meglio un rilascio stabile ogni 2-3 anni dell’infrastuttura (lib) con solo correzioni e aggiunte di funzionalità senza api-break, e aggiornamenti semestarli dei soli programmi vari di gnome, questo per dare un minimo di stabilità.
Non si può ogni sei mesi riscrivere temi estensioni e quant’altro.
La stabilità per un tempo ragionevole, è essenziale.

Ora, io dico, ma è veramente necessario che ci sia un API breakage mostruoso come quello di cui si parla? Non solo a livello di sviluppo, ma anche a livello di community building - terreno sul quale mio malgrado sto diventando un esperto - GNOME 2.32 risultava avere una filosofia di rilasci vincente, dato che permetteva la retrocompatibilità con il 99,99% dei temi in circolazione. Differentemente, ormai su GNOME 3.4 ad ogni release viene rotto qualcosa e i developer di cose limitrofe piangono.

Oh, quando uno c'ha ragione, c'ha ragione.

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