Alessio Biancalana Grab The Blaster di Alessio Biancalana

Fedora? No, grazie!

Avendo da circa due settimane preso il consueto Linux Magazine, dove ho trovato una interessante recensione di Fedora 8 Werewolf, ho deciso di provarla, dato che nel DVD Double Side c'era anche lei, pronta ad essere installata.

 

Mi sono detto: "Mah, un lato del DVD tutto dedicato a lei, vediamo se è effettivamente all'altezza delle aspettative.

Ho inserito così il DVD nel lettore, dal lato di Fedora (aehm, sull'altro lato c'è Gutsy), e ho eseguito un reboot. Prontissimo si è presentato così Anaconda, il pluripremiato installer di Red Hat, ed ho inziato l'installazione. Il processo è stato molto rapido, e non ho trovato punti deboli nell'installazione: al reboot però ne ho trovati, eccome.

Mi dice "Installazione completata, rebootto?"

"Certo!" Rispondo io, andando a premere l'apposito pulsante reso affascinante dal nuovo stile GTK, Nodoka.

Al boot, scorgo che c'è un bel framebuffer, complimenti ai look manager di Fedora (anche per Nodoka e Infinity!), do invio sulla apposita voce di Fedora, e tutto sembra procedere per il meglio, quando...

Uncompressing Linux... Ok, booting the kernel.

Direte, cosa c'è di male, il mio sistema lo fa ogni volta. E anche io ho pensato così all'inizio... un minuto, due minuti... questo il mio sistema non lo fa ogni volta. A due minuti e passa finalmente si sblocca il boot (ho controllato, me lo fa ogni volta), e prosegue.

Il GDM è fantastico, il tema Infinity lo rende qualcosa di spettacolare; una volta inseriti username e password, si presenta un'interfaccia Gnome un pochino lenta, ma molto bella grazie a Nodoka, dopodichè rabbrividisco aprendo Firefox, che si presenta con dei caratteri piccolissimi.

A questo punto ricevo un'elegante notifica: ci sono aggiornamenti disponibili (circa una novantina); clicko sull'icona nella tray, e si apre (arrancando) Pup, il gestore degli aggiornamenti. Dopo aver sfogliato cosa mi propongono gli chef (abitudine presa con Debian Sid), vado avanti. E quì comincia la vera attesa: due ore dopo il mio sistema è aggiornato. Al reboot si ripresenta il blocco intestinale, e Gnome si avvia un filo più velocemente.Dopo aver fatto un giro tra gli strumenti di sistema, stilo questo giudizio.

Fedora 8. Per molti una garanzia, per me l'inferno. Al boot la sua lentezza è impressionante, e Gnome non contribuisce; un altro contro è la lentezza di Yum e delle sue interfacce grafiche. Punti di forza invece sono, oltre al nuovo engine Nodoka, il tema di GDM, Infinity e  una serie di strumenti ereditati da Red Hat per la configurazione del sistema; inoltre è presente PulseAudio, ma personalmente non è che me ne importi più di tanto. Anche se Fedora è una distro principalmente orientata a chi di Linux non sa moltissimo, comunque non mi sento di consigliarla al posto di Ubuntu. La piccola di Canonical infatti si è dimostrata, almeno con me, molto reattiva e agile, al contrario dell'elefantessa "concorrente".

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